“Non possiamo voltare lo sguardo da un’altra parte di fronte alle sofferenze di tanti fratelli e sorelle in Myanmar”. PAPÀ FRANCESCO interviene così all’udienza generale di oggi, ad un anno dal colpo di Stato dei militari. La chiesa in Myanmar si è posta a difesa della popolazione subendo una persecuzione. Tra agosto e novembre, nello stato di Chin, almeno 22 chiese sono state bruciate o distrutte dai militari insieme a più di 350 abitazioni civili. Il Chin, Stato birmano a maggioranza cristiana, è in prima linea nella resistenza alla giunta e ha assistito a feroci attacchi da parte dell’esercito, inclusi attacchi aerei, artiglieria pesante e attacchi indiscriminati ai civili. Centinaia di persone sono state arrestate.
https://www.agensir.it/quotidiano/2021/11/29/myanmar-unaltra-chiesa-cattolica-bruciata-e-rasa-al-suolo-dalla-giunta-militare-a-thantlang-nello-stato-del-chin/
Oramai in Myanmar è in atto una vera e propria guerra civile che ha portato a decine di migliaia di sfollati.
Il silenzio dei media e della comunità internazionale è imbarazzante.
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