venerdì 5 marzo 2021

Il governo Draghi fa un cambio di passo netto nella campagna vaccinale

Il governo Draghi ha fatto un netto cambio di passo sulla campagna vaccinale, sono stati sostituiti il commissario Arcuri e il capo della protezione civile Angelo Borrelli rispettivamente con il generale dell'esercito esperto in logistica Francesco Paolo Figliuolo e con Fabrizio Curcio e dando nuovi poteri al  sottosegretario con delega ai Servizi Franco Gabrielli. Questo cambio di passo e di gestione era necessario dopo il fallimento della campagna vaccinale.

Guardando i dati aggiornati al 1 marzo pubblicati dall’ European Centre for Disease Prevention and Control, emerge che il nostro Paese è nelle ultime posizioni della  classifica delle prime dosi  somministrate nei Paesi dello Spazio economico europeo, esattamente al 25 esimo posto. Inoltre molte sono le inchieste su sprechi e appalti sugli acquisti del materiale medico di protezione durante la gestione Arcuri senza contare i 400 milioni buttati per i banchi a rotelle.

Non stupisce quindi che la prima decisione del nuovo commissario sia stata l'abbandono del progetto delle primule e l'individuazione di strutture già disponibili su tutto il territorio nazionale per la campagna di vaccinazione di massa.

Il Governo ha anche chiesto all'Europa con il premier Draghi di fare pressione alle case farmaceutiche perchè rispettino gli accordi, anche se c’è da dire che anche a livello europeo le proteste sono molte a causa delle secretazione dei contratti e delle clausole e della scarsezza dei vaccini tanto che alcuni paesi europei tra cui Austria Danimarca e Ungheria e repubblica Ceca si stanno orientando a fare contratti diretti con Israele e Russia per avere vaccini e la Germania sta spingendo per fare approvare dall'EMA il vaccino russo Sputnik ed è in via di approvazione anche quello monodose Johnson&Johnson.

Sulla questione vaccini l’Europa ha completamente fallito, soprattutto se si pensa al Regno Unito dove già 30milioni di persone sono state vaccinate. L’attuale tendenza di diveris paesi di procedere autonomamente ne certifica il fallimento totale.

E’ importante segnalare un progetto finalmente strategico e non emergenziale su iniziativa del ministro Giancarlo Giorgetti che ha indetto una riunione con il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, quello dell'Aifa Giorgio Palù, il sottosegretario con delega ai Servizi Franco Gabrielli e il nuovo commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, si appresta a progettare la produzione in Italia dei vaccini a partire dall'autunno prossimo convertendo a tal fine alcuni impianti di industrie farmaceutiche in Italia. I commenti positivi e i tempi di 6 mesi promessi da Farmindustria fanno capire che finalmente si stanno pensando progetti che possono farci cambiare modo di operare che varranno per i prossimi anni.

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