Il governo Draghi ha fatto un netto cambio di passo sulla campagna vaccinale, sono stati sostituiti il commissario Arcuri e il capo della protezione civile Angelo Borrelli rispettivamente con il generale dell'esercito esperto in logistica Francesco Paolo Figliuolo e con Fabrizio Curcio e dando nuovi poteri al sottosegretario con delega ai Servizi Franco Gabrielli. Questo cambio di passo e di gestione era necessario dopo il fallimento della campagna vaccinale.
Guardando i
dati aggiornati al 1 marzo pubblicati dall’ European Centre for Disease
Prevention and Control, emerge che il nostro Paese è nelle ultime posizioni
della classifica delle prime dosi somministrate nei Paesi dello Spazio economico
europeo, esattamente al 25 esimo posto. Inoltre molte sono le inchieste su
sprechi e appalti sugli acquisti del materiale medico di protezione durante la
gestione Arcuri senza contare i 400 milioni buttati per i banchi a rotelle.
Non stupisce
quindi che la prima decisione del nuovo commissario sia stata l'abbandono del
progetto delle primule e l'individuazione di strutture già disponibili su tutto
il territorio nazionale per la campagna di vaccinazione di massa.
Il Governo
ha anche chiesto all'Europa con il premier Draghi di fare pressione alle case
farmaceutiche perchè rispettino gli accordi, anche se c’è da dire che anche a
livello europeo le proteste sono molte a causa delle secretazione dei contratti
e delle clausole e della scarsezza dei vaccini tanto che alcuni paesi europei
tra cui Austria Danimarca e Ungheria e repubblica Ceca si stanno orientando a
fare contratti diretti con Israele e Russia per avere vaccini e la Germania sta
spingendo per fare approvare dall'EMA il vaccino russo Sputnik ed è in via di
approvazione anche quello monodose Johnson&Johnson.
Sulla
questione vaccini l’Europa ha completamente fallito, soprattutto se si pensa al
Regno Unito dove già 30milioni di persone sono state vaccinate. L’attuale
tendenza di diveris paesi di procedere autonomamente ne certifica il fallimento
totale.
E’
importante segnalare un progetto finalmente strategico e non emergenziale su
iniziativa del ministro Giancarlo Giorgetti che ha indetto una riunione con il
presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, quello dell'Aifa Giorgio
Palù, il sottosegretario con delega ai Servizi Franco Gabrielli e il nuovo
commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, si appresta a progettare
la produzione in Italia dei vaccini a partire dall'autunno prossimo convertendo
a tal fine alcuni impianti di industrie farmaceutiche in Italia. I commenti
positivi e i tempi di 6 mesi promessi da Farmindustria fanno capire che
finalmente si stanno pensando progetti che possono farci cambiare modo di
operare che varranno per i prossimi anni.
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