lunedì 15 luglio 2019

La mafia non fa felici e continua a uccidere

Strafatti di cocaina e alcol si sono lanciati a velocità su una strada in discesa e poi dentro un vicolo a Vittoria nel ragusano. Il Suv dei rampolli di mafia ha ucciso 2 bambini. Sembra non fosse la priva volta che queste folli corse accadessero, infatti dice il prefetto Filippo Dispensa, uno dei tre commissari che regge il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose: «Credo che le scorribande di questi rampolli per la strade della città abbiano uno scopo ben preciso: ribadire un certo controllo del territorio e incutere paura nella gente. Pensano di restare impuniti, ma lo Stato è presente a Vittoria e tante cose stiamo facendo per il ripristino della legalità”. Ci auguriamo una pena esemplare che ribadisca la forza dello Stato sulla mafia e segni una svolta nella tolleranza zero verso questi gesti di prevaricazione e indifferenza verso il valore della vita. Ma questa tragedia evidenzia alcuni aspetti, innanzitutto la vita niente affatto felice dei rampolli delle famiglie mafiose che fanno uso di droga e alcol. Secondo siccome queste corse d’auto non sono nuove in questi luoghi ci chiediamo perchè fino a quando non è avvenuto un fatto grave e luttuoso nessuno ha mosso un dito contro queste persone, ci chiediamo perchè chi tra le istituzioni che dovrebbero controllare il territorio è intervenuto? Si scoprono poi contorni incredibili a questa storia, il commissariato di Polizia di Vittoria è stato sequestrato oggi perchè di proprietà di un clan mafioso a cui lo Stato pagava 105.000 di affitto, il funerale di uno dei due bambini è stato gestito dalle pompe funebri di proprietà di una delle famiglie dei malavitosi che era in auto, tanto che oggi per il funerale del secondo bambino saranno le forze dell’ordine a scegliere l’agenzia di pompe funebri. Un giornalista che ha fatto i nomi delle persone a bordo del SUV è stato minacciato e ora è sotto scorta. Serve un azione forte dello Stato in un paese Vittoria che sembra fuori controllo, visto che è stato commissariato servirebbe ora il sequestro di tutti i bene di questi noti malavitosi, tutte le case tutte le auto, tutte le attività commerciali. Lo Stato deve tornare in possesso del territorio e difendere i cittadini onesti.

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