sabato 13 luglio 2019

Concorsi statali è ora di una riforma

Sono balzati alla cronaca Nazionale due concorsi nazionali quello di magistratura e quello dei presidi per le scuole, due dei concorsi più importanti.  Quello dei presidi già annullato anni fa ora arrivato agli orali un giudice del TAR ha deciso di annullarlo per incompatibilità di un commissario. Viene da chiedersi perchè non hanno controllato prima dell’inizio del concorso, e poi che senso ha annullare un concorso che riguarda 20000 persone e una categoria che da anni aspetta le nomine in uno dei settori più in crisi della Pubblica Amministrazione ora che l’iter era quasi concluso? Meno male il ministro dell’Istruzione ha fatto ricorso ed ora si potrà concludere lo svolgimento e l’assegnazione delle dirigenze scolastiche …ricorsi permettendo.
Il concorso della magistratura da sempre nell’occhio del ciclone per presunte irregolarità e famigerato per la difficoltà e le raccomandazioni si è arricchito negli ultimi anni degli scandali dei corsi di preparazione. Corsi tenuti da magistrati che ormai fanno come lavoro quello dei corsi in preparazione al concorso, con lauti compensi e esborsi notevoli dei candidati al concorso che sono quasi obbligati a fare I corsi preparatori. Si scopre inoltre che alcuni docenti, come quello arrestato in questi giorni, assumono anche un ruolo diciamo per lo meno discutibile se non ricattatorio verso alcune studentesse.
Insomma ci chiediamo se non esistano metodi più efficienti e meno onerosi di quelli attuali sia per lo Stato che per i candidati alla selezione dei dirigenti della Pubblica Amministrazione, tagliando magari circoli economici e di raccomandazioni al limite della legalità.

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