giovedì 18 luglio 2019

Il voto per la Predisente della Commisione UE spacca i governi di Germania e Italia

Il voto del Parlamento europeo che ha ratificato la nomina di Von der Leyen a primo presidente tedesco della Commissione Ue da 50 anni potrebbe aprire possibili tensioni e crisi nei governi di Germania e Italia. In Germania la Von der Leyen era ministro della difesa del governo Merkel, ma i socialisti della SPD tedesca andando contro anche le direttive dei socialisti europei e del loro candidato di punta Frans Timmermans hanno votato contro la Von der Leyen aprendo una grossa questione di fiducia all’interno del quarto governo Merkel. Anche in Italia il governo si è spaccato sul voto alla Von der Leyen. La Lega ha votato contro mentre il M5S ha votato a favore risultando tra l'altro decisivo coi suoi 14 voti visto che la candidatura è stata approvata dal parlamento europeo con soli 383 voti a favore (su 733 votanti), la maggioranza necessaria prevista era di 374 voti. Quindi per soli 9 voti. I contrari sono stati 327. Vedremo se questo, come è probabile avrà una ricaduta sulla scelta del commissario che dovrebbe rappresentare l'Italia nella nuova Commisione UE. Una vera rottura comunque tra i due partiti di governo che si manifesta forse pre la prima volta in un voto concreto e palese e non solo nelle solite polemiche dialettiche che alla fine non rappresentano mai veri motivi di crisi.

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