sabato 24 febbraio 2018

ENI Cipro - Turchia : Ue e Italia silenti

Non ha trovato molto spazio sui media la vicenda della nave SAIPEM 12000 , nave di proprietà dell'ENI ed usata per le perforazioni ed esplorazioni sottomarine dei giacimenti di gas.

L'ENI chiamata dal governo di Cipro, che ricordiamo è parte integrante dell'UE, doveva incominciare l'esplorazione di un enorme giacimento di gas nel mare di Cipro. La Turchia, che ricordiamo occupa parte di Cipro e tale occupazione non è mai stata accettata dall'UE, ha impedito con 5 navi da guerra alla Saipem 12000 di arrivare sul luogo delle perforazioni . Infatti la Turchia rivendica come sue quella parte delle acque territoriali di Cipro.

Pur essendo un'azione illegale e militare contro un paese membro della Ue, Cipro, e contro una nave di un altro paese Ue, l'Italia,  sia la Ue che l'Italia  hanno fatto solo rimostranze diciamo di facciata.

Conclusione la nave dell'Eni ha dovuto battere in ritirata, quasi come quello che ha fatto la politica Ue e dell'Italia.

Chi farà rispettare le regole alla Turchia che nonostante queste azioni continua a chiedere col suo presidente Erdogan l'adesione alla UE?
Certo Erdogan in questo momento non è l'unica regola internazionale che viola, se pensiamo che è entrata unilateralmente con le forze armate in Siria e dopo decenni ancora occupa militarmente una parte di Cipro.

Ma il nostro Governo è più impegnato nella campagna elettorale che nella gestione degli interessi italiani, e pensare che ufficialmente Gentiloni neanche si è dimesso proprio per tutelare gli interessi nazionali.

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