lunedì 26 febbraio 2018

In CINA il potere di Xi Jinping sempre più incontrastato

Il Partito comunista cinese (Pcc) ha proposto ieri di cambiare la costituzione del Paese, rimuovendo il limite di due mandati per il presidente e il vice-presidente.

Fino ad ora tutti i presidenti (e segretari generali) – Jiang Zemin e Hu Jintao - si erano attenuti a questa regola. Secondo voci non confermate, il prossimo vice-presidente che affiancherà Xi sarà Wang Qishan, già capo della potente Commissione anti-corruzione, che nello scorso ottobre è decaduto per limiti di età. Wang Qishan è un forte alleato della fazione di Xi Jinping.

Xi Jinping, attuale presidente, segretario generale del Partito e capo della Commissione militare centrale inizierà il suo secondo mandato di 5 anni ufficialmente a marzo ma è evidente che questa proposta di modifica gli permetterà di essere presidente finché vorrà.
Qualche giornale che straparla sempre di Putin e di Trump riuscirà a dire che in Cina c’è una dittatura?

Ricordiamo che il Febbraio scorso sono entrate in vigore leggi restrittive della libertà di religione che tendono ad ostacolare le attività di tipo educativo e religioso delle comunità cristiane (ma non solo). L’Ufficio affari religiosi e il Dipartimento del Fronte unito hanno iniziato a chiamare tutte le parrocchie cattoliche per mettere in chiaro che d’ora in poi non si potranno tenere campi (primaverili o estivi) dove radunare i giovani per alcuni giorni di vacanza e di spiritualità. I nuovi regolamenti infatti impongono che le “scuole religiose” si possono effettuare solo in luoghi registrati e sotto il controllo dello Stato. Impongono che “i gruppi non religiosi, le scuole non confessionali, i siti di attività non religiose non devono effettuare formazione religiosa”, come pure le “accademie non religiose… non devono avere attività religiose” (art. 41). http://www.asianews.it/notizie-it/I-nuovi-regolamenti-religiosi-di-Pechino:-prime-vittime-i-giovani-43008.html
C'è il divieto ai giovani sotto i 18 anni di frequentare le messe nelle chiese cristiane, ma anche le moschee per i giovani mussulmani.

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