Il caso dei due marò italiani è emblematico del fallimento
del governo Monti, prima viene annunciato che non verrà mantenuto il patto di
farli rientrare in India, un grave errore che lede a nostra credibilità, poi viene
praticamente eliminato il diritto agli spostamenti del nostro ambasciatore
violando tutte le convenzioni internazionali, infine si rimando in India in
prigione i nostri soldati dopo aver perso sia la faccia sia i favori
dell'opinione pubblica indiana che certo peserà sul processo.
Il ministro degli esteri si dimette in parlamento
all'insaputa del premier e del capo dello stato, il ministro della difesa e
Monti si schierano contro di lui richiamando il valore della collegialità del governo
che ha contraddistinto le decisioni prese sulla vicenda. La figuraccia
internazionale è massima. Il ministro Terzi se proprio voleva dissentire, avrebbe
dovuto dimettersi già mesi fa, per la sciagurata gestione di questo caso. Ancora
oggi non si sa perchè l'armatore ha fatto entrare nel porto di Kochi la nave e
chi ha dato l'ordine ai marò di sbarcare, chi pagherà per questo disastro diplomatico?
Sicuramente i due marò, gli unici che hanno difeso con onore il loro ruolo e
dato esempio di serietà, sicuramente ne esce a pezzi la nostra reputazione, come
anche il ruolo delle missioni internazionali e qui ci chiediamo perchè ONU e Ue
e Nato non dicano niente riguardo alle azioni dell'India. Certo prima o poi
bisognerà anche sapere dove e come andarono veramente le cose sulla nave Alexi,
chi sparò? chi diede l'ordine di sparare? dove avvenne lo scontro a fuoco? era
un atto di pirateria? insomma tante domande nessuna risposta. Una sola certezza
la nostra credibilità a picco e la vita delle famiglie dei marò stravolta.
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