Eccoli,
come previsto passata la campagna elettorale il comune di Milano rilancia la
proposta del testamento biologico, certo già alcuni segnali si erano avuti
visti gli ordini del giorno dei CDZ ma ecco la notizia “ Ieri è stata presentata
una delibera di iniziativa consiliare (firmata da Marilisa D’Amico del Pd e da
Patrizia Quartieri di Sel) che prevede la possibilità di depositare le
dichiarazioni anticipate di fine vita su temi quali i trattamenti sanitari che
si intende o meno consentire in caso di perdita di coscienza permanente ed
irreversibile, indicando anche uno o più fiduciari, ma anche sulla donazione
degli organi e la cremazione. Al registro si potranno iscrivere tutti i
residenti nel capoluogo lombardo.” Una priorità per la amministrazione molto
ideologica che guida a Milano, certo inutile vista la mancanza di una legge
nazionale a riguardo, ma preoccupante perchè si propone di rilanciare una campagna culturale e una
proposta di legge che possa poi essere adottata a livello nazionale, quindi
molto pericolosa.
Siamo ovviamente contrari, noi siamo per una cultura della vita, per la cura e l’affiancamento del paziente che insieme al medico
possa decidere una volta certa la malattia come procedere con le terapie ma
soprattutto siamo per la cura delamlato che va oltre le sole medicine. Considerare il medico un
nemico al posto che un alleato è negativo per il paziente e porterà un
peggioramento nei rapporti medico paziente che saranno sempre più legalizzati
al posto che umanizzati.
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