sabato 30 marzo 2013

Auguri di Pasqua: Benedetto, Francesco, Sofia


Queste ultime settimane diversi avvenimenti hanno segnato il nostro cammino verso la Pasqua.
Benedetto XVI nell’ultima sua udienza ci ha ricordato che “Nel nostro cuore, nel cuore di ciascuno di voi, ci sia sempre la gioiosa certezza che il Signore ci è accanto, non ci abbandona, ci è vicino e ci avvolge con il suo amore.” E questo è quello che Gesù risorto dice ai discepoli: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20).
Papa Francesco ci ha detto: “Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore”. Siamo quindi chiamati a guardare a lui, vero Dio e vero uomo, come dice il Credo: Dio vero da Dio vero, generato e non creato, della stessa sostanza del Padre.
Parole che forse a volte recitiamo a memoria senza lasciarci stupire. Come 1700 anni fa, quando la Chiesa dopo l’editto di Costantino, definiva il Credo, così anche oggi esse ci ricordano che tutto cambia se Gesù è vero Dio oppure no. Dobbiamo sentire anche per noi il richiamo di Benedetto XVI che aprendo l’Anno della fede ha detto: “Ma dove troviamo la formula essenziale della fede? Dove troviamo le verità che ci sono state fedelmente trasmesse e che costituiscono la luce per la nostra vita quotidiana? La risposta è semplice: nel Credo”. Abbiamo bisogno di riscoprirlo altrimenti “Non è così lontano oggi il rischio di costruire, per così dire, una religione «fai-da-te»”.
L’amore di Dio continua a manifestarsi nella sua misericordia, Papa Francesco ci ha ricordato: “Avete pensato voi alla pazienza di Dio? Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono.” Papa Francesco e Papa Benedetto XVI ci hanno richiamato a non cedere al pessimismo, un cristiano non può essere triste, ci hanno ricordato entrambi la gioia che viene dalla fede.
Noi in questi giorni abbiamo un motivo in più per ringraziare il Signore. E’ infatti nata Sofia, papà Paolo e mamma Silvia rendono grazie al Signore e con loro anche lo zio Luca e i nonni. La vita è un dono bellissimo che sempre va protetto, di fronte alla bellezza di un neonato e alla gioia che porta nei cuori di chi lo attende e lo accoglie, preghiamo perché tutti siano aiutati ad accogliere la vita come un dono.
Non è facile essere fedeli al matrimonio cristiano, praticare la misericordia nella vita quotidiana, lasciare spazio alla preghiera e al silenzio interiore; non è facile opporsi pubblicamente a scelte che molti considerano ovvie, quali l’aborto in caso di gravidanza indesiderata, l’eutanasia in caso di malattie gravi, o la selezione degli embrioni per prevenire malattie ereditarie. La tentazione di metter da parte la propria fede è sempre presente e la conversione diventa una risposta a Dio che deve essere confermata più volte nella vita.” (Benedetto XVI, Udienza Generale, 13 febbraio 2013)
Chiediamo per noi e per voi in occasione della Santa Pasqua la forza di vivere e testimoniare sempre la nostra fede, nella gioia, e a non aver paura della tenerezza degli uomini e della misericordia di Dio.


http://www.culturacattolica.it/

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