martedì 21 gennaio 2025

Trump e il gender

 


Trump guerra e pace

 




Referendum su Autonomia differenziata bocciato autogoal della sinistra


 La Consulta ha bocciato l’ammissibilità del referendum per la legge sull’autonomia differenziato, il motivo «l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari. Ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore». Incredibile errore della sinistra che nella formazione rimandava ad una sentenze della corte costituzionale che aveva bocciato 7 punti della legge, il test del quesito referendario richiedeva quindi essere a conoscenza e aver compreso questa sentenza e giustamente è stato ritenuto non chiaro e praticamente impossibile per la gente ordinaria priva di una specifica conoscenza in materia. Così la sinistra potrà votare per abrogare la propria legge del job acts e non potrà farlo sull’autonomia, e anche in futura non potrà ripresentare il quesito sulla stessa legge ma solo su eventuali parte emendate da ora in avanti. Un autogoal incredibile.

DONALD TRUMP è il 47esimo presidente USA il discorso


Donald Trump ha giurato ed è ufficialmente il 47esimo presidente USA. Nel suo discorso di insediamento Trump ha ribadito i punti chiave del suo programma. Riportiamo alcuni dei punti toccati da Trump che ha promesso una nuova età dell’oro per gli USA. Un punto fondamentale è la lotta all’immigrazione irregolare con l’annuncio dello stato di emergenza nel confine sud e lo schieramento dell’esercito al confine e l’annuncio di numerosi rimpatri, questo un punto da tenere sotto attenzione per capire i modi e a chi sarà rivolto, ci auguriamo che tutto avvenga nel rispetto dei diritti umani.

A tal proposito ha dichiarato una dura repressione alle gang di immigrati e ai cartelli della droga che ha detto di voler inserire nelle liste dei movimenti terroristici, vedremo cosa significherà, se vorrà dire che perseguirà con leggi speciali queste organizzazioni sia in USA che al di fuori dei confini, magari anche con sanzioni economiche alle persone ad essi legati ed azioni militari all’estero mirate.

Un passaggio importante del discorso di Trump è stato dedicato all’economia con l’annuncio poi seguito dalla firma dei primi provvedimenti che lo hanno confermato, dell’abrogazioni delle leggi green del governo di Biden, il via libera all’uso dei combustibili di origine fossile, alle trivellazioni (Trump ha ripetutamente promesso di "trivellare, tesoro, trivellare"),per aumentare autonomia energetica e diminuire inflazione, e come ha detto esplicitamente la possibilità per ciascuno di comprare l’auto che preferisce, col chiaro rifermento alla salvaguardia del settore manufatturiero dell’automobile americana.

Un altro passaggio importante è stato dedicato all’attenzione al sistema sanitario e dell’istruzione e poi all’affermazione che nessuno verrà più perseguito per le sue idee, basta alla cultura “woke”, l’amministrazione Trump, ha detto, riconoscerà poi solo 2 generi, quello maschile e quello femminile, affermazione importante per contrastare l’ideologia gender oramai presente nelle scuole, nello sport, e nelle aziende che ricevono finanziamenti dalle agenzie finanziarie solo se sostengono corsi di inclusione.

Un passaggio del suo discorso è stato dedicato ai dazi e al canale di Panama dove appare chiaro che chiede condizioni di favore per le navi americane a scapito di quelle cinesi. Come sappiamo il trasporto marittimo è ancora quello decisivo nel commercio mondiale.

Importante infine l'affermazione col la quale ha detto che vuole essere ricordato come un pacificatore e quindi che non entrerà in nessuna guerra e cercherà di porre fine a quelle attualmente in corso: "Misureremo il nostro successo non solo in base alle battaglie che vinceremo, ma anche in base alle guerre che concluderemo e, cosa forse più importante, alle guerre in cui non entreremo mai".

Il suo ringraziamento a tutte le minoranze etniche in USA è apparso poi un messaggio per cercare di riunificare anche il paese internamente.

USA : un errore perdonare chi si è macchiato di atti di violenza


Tra le varie disposizioni che ha firmato durante il suo primo giorno da presidente, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che libera e perdona tutti i partecipanti all’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Era una decisione che la sua base gli aveva richiesto ma nei mesi scorsi c’erano state rassicurazioni e dichiarazioni che avevano fatto pensare e sperare che sarebbero state escluse le persone che si erano macchiate di atti di violenza e in particolare quelli contro le forse di polizia. Purtroppo, non è stato così e Trump ha concesso la massima clemenza ponendo fine a tutte le azioni penali, liberando tutti dalla prigione e graziando circa il 98% dei rivoltosi condannati. Secondo noi è stato un errore non distinguere caso per caso, un brutto segnale graziare e giustificare chi si è macchiato di atti di violenza.

sabato 18 gennaio 2025

Le BigTech diventano oligarchia pericolosa solo se non sostengono i democratici

 


In prossimità dell’insediamento di Trump, molto si parla delle aziende bigtech americane, con il clamoroso caso di Meta (Facebook ma non solo) che ha ammesso censure guidate dalla politica negli anni dell’amministrazione Biden e che ora ha deciso di eliminare i filtri che limitavano le informazioni. Ma la svolta non riguardo solo questo, ha fatto notizia la decisione di eliminare la commissione DEI quella per la difesa della diversità e dell’inclusione, che negli Usa sono normalmente presenti all’interno delle aziende e che sono diventate potenti strumenti per propinare ideologie, emblematica la decisione dell’azienda Meta che ha deciso dopo la chiusura della DEI di togliere gli assorbenti dai bagni maschili.

Insomma, le BigTech sembrano ora sposare il cambio di posizionamento della politica USA e vogliano anche aumentare il loro peso politico come mostrano personaggi come Elon Mask e Zuckerberg ma anche Bezos che ha comprato il Washington post. Biden nel suo ultimo discorso ha messo in guardia da una nuova oligarchia ma è stato proprio il partito democratico a dare spazio senza regole e queste BigTech e a sfruttarle per divulgare le sue idee liberal e imporle, come mai nessuno si lamentava del loro peso politico e il loro sostegno alle amministrazioni democratiche? Come mai nessuno si lamentava della loro manipolazione dell’informazione a favore del potere democratico, clamoroso fu il caso delle accuse al figlio di Biden durante la campagna elettorale 2020 o della bufala mediatica sul Russiagate durante la prima amministrazione Biden. Cosa dire di quanto avvenuto durante il COVID dove furono censurate le notizie sulle complicanze e sui dubbi legati ai vaccini? Dove erano quando il potere culturale di Hollywood sposava e sosteneva quasi unanimemente la campagna elettorale della Harrisa e in questi anni ha fatto da megafono alle politiche liberal sui temi etici della amministrazione Biden o della allora amministrazione Obama. Guarda casa solo ora col ritorno di Trump una parte del mondo di Hollywood si è espresso contro la “cultura woke”, termine usato come richiamo a stare svegli rispetto alle ingiustizie civili, sociali, razziali ma che è diventato un vero strumento di propaganda liberal e di imposizione tra l’altro della teoria del gender e che non ammette opinioni discordanti, imponendo persino tematiche e contesti nelle produzioni cinematografiche e non solo.

Perché solo ora l’influenza delle BigTech o del mondo della cultura rappresentano un pericolo? In realta' e' vero che il tema merita attenzione e ha possibili ripercussioni anche politiche ma lo e' sempre stato, non solo ora.

Vedremo come nel nuovo mandato Trump si comporterà rispetto a questi temi. Intanto subito dovrà affrontare il problema del social cinese Tik Tok a cui la Corte Suprema ha imposto al vendita o la chiusura, chiaro che questo social sia usato anche dal governo cinese e potrebbe aumentare i problemi nella guerra commerciale tra Cina e Usa.

Il governo lavora mentre la politica si perde in discussioni marginali

In Italia la politica continua a litigare su rinnovo del terzo mandato per le cariche amministrative e su altre discussioni che non interessano alla gente, la sinistra attacca il governo sulle leggi di sicurezza senza criticare manifestazioni violente che hanno il solo scopo di attaccare la polizia mentre continuano ad esserci notizie di violenze e aggressioni nelle città italiane diventate oramai insicure. I partiti di governo e anche quelli di opposizione litigano sulle candidature delle prossime regionali e di Milano, a proposito qui per ora nessun nome degno di valorizzare la città e risolvere i suoi problemi è ancora stato proposto. Poco si parla delle difficolta’ dell’economia, delle infrastrutture da incrementare o rinnovare (come mostrano anche i recenti problemi alla rete ferroviaria).

Il governo nel frattempo ha varato una discreta manovra economica che tende ad aiutare le classi meno abbienti, fino ad ora il PNRR ha aiutato l’economia ma finita questa fase e difronte alla recente crisi a servirebbe un rilancio di una politica industriale. Ancora una volta emerge poi il problema del costo dell’energia in Italia che aggrava la situazione per imprese e cittadini, positivo in questo senso il viaggio della Meloni negli Emirati Arabi Uniti dove Italia, l'Albania ed Emirati Arabi Uniti hanno firmato un accordo di cooperazione in materia di energia pulita che sarà prodotta in Albania e poi trasferita anche all’Italia attraverso un cavo sottomarino che attraversa il Mare Adriatico. La Meloni ha lodato questo accordo definendolo un modo pragmatico per abbandonare i combustibili fossili in un momento in cui il fabbisogno energetico è in aumento a causa della domanda di tecnologie generate dall'intelligenza artificiale.

La California colpita dagli incendi e dalla cattiva amministrazione

La California è stata duramente colpita da enormi incendi nell’area di Los Angeles, interi quartieri non esistono più, tutti completamente bruciati.

Certo la siccità e il vento hanno contribuito all’espandersi degli incendi ma molte critiche si possono fare alla politica della sindaca di Los Angeles e del Governatore della California che non hanno fatto manutenzione alla rete elettrica causa dell’espandersi degli incendi a causa della cauta dei cavi. Anche i tagli agli organici del corpo dei pompieri hanno inciso se pensiamo che alcune strutture si sono salvate per l’interventi di pompieri privati. Elemento decisivo è stata poi la pessima gestione del territorio e delle risorse idriche: molti idranti erano senz’acqua. Le immagini di Malibu e delle ville bruciate degli attori di Hollywood hanno fatto il giro del mondo ma poco hanno fatto notizia le grandi conseguenze sulla gente normale che ha perso tutto. Per fortuna c’è stata una grande mobilitazione di solidarietà che ha portato donazioni ma anche grandi quantità di generi di prima necessità’ per la popolazione colpita. Le compagni di assicurazione di fronte alla completa distruzione di migliaia di case rischiano di fallire, visti i valori immobiliari nell’area e i proprietari di casa anche coi rimborsi non riusciranno a ripagare la ricostruzione perché’ le polizze non coprono comunque tutti i danni.

Una catastrofe ampliata da negligenze e che avrà conseguenze enormi sulla vita di molta gente e probabilmente anche sulla politica della California.

mercoledì 15 gennaio 2025

Tregua a Gaza Finalmente



Dopo migliaia di morti, più di un anno di guerra, finalmente Hamas ed Israele con la mediazione USA e del Qatar hanno raggiunto un accordo per una tregua e forse anche un piano in più fasi per porre fine alla guerra (sarà comunque difficile) e trovare una soluzione per il dopo guerra per amministrare Gaza.  L’accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi prevede che verranno liberati donne e minori israeliani, poi i soldati e in cambio degli ostaggi rilasciati  (33 a quanto pare) saranno liberati oltre 1.000 prigionieri palestinesi. La sproporzione non deve impressionare perché anche in assalto Israele pur di riportare a casa gli ostaggi ha rilasciato un numero sproporzionato di palestinesi.

La tregua è finalmente una buona notizia, alla tregua ha sicuramente contribuito il cambio politico e militare in Medioriente con la caduta di Hezbollah, Assas in Siria e il prossimo arrivo alla presidenza USA d Trump oltre che alla decapitazione dei leader di Hamas che fino ad oggi hanno ritenuto di poter sacrificare il proprio popolo per raggiungere i loro obiettivi politici e militari.

In merito al ruolo della nuova amministrazione Trump va ricordato che un uomo del nuovo governo ha partecipato ai colloqui di pace e secondo autorevoli fonti israeliane come il Times of Israel, sarebbe stato proprio lui con la pressione voluta da Trump ha forzare il governo israeliano ad accettare la tregua, il primo ministro israeliano non si aspettava di trovarsi di fronte un Trump così deciso a chiudere le ostilità nella Striscia. Ma Trump ha anche minacciato con forza Hamas se non avessero rilasciato gli ostaggi israeliani.  l'inviato entrante per il Medio Oriente Steve Witkoff ha portato a una svolta nei negoziati sugli ostaggi.

giovedì 9 gennaio 2025

Cade il governo in Canada per Trump una vittoria

 In Canada dopo 10 anni finisce il governo liberale di Trudeau. La crisi economica segnata da una forte inflazione, le premesse di una intensa conflittualità commerciale con gli USA di Trump e l’opposizione interna alla ennesima legge liberticida proposta dal governo Trudeau contro chi si esprimeva al di fuori di un linguaggio politicamente corretto. 

Da questo punto di vista Trudeau aveva già esagerato evocando leggi speciali contro cui protestava contro il green pass durante emergenza covid. La Corte federale si era già espressa contro il provvedimento dichiarando che con il pretesto dello “stato di emergenza”, siano stati violati i diritti fondamentali su cui dovrebbero basarsi i sistemi democratici, tra cui quello di espressione, di opinione e di manifestazione del dissenso.

Insomma non rimpiangeremo Trudeau che si era anche contraddistinto per politiche ideologiche a favore dei gruppi Lgbt.

Per Trump subito una vittoria ancora prima di cominciare, già da settimane aveva evocato un cambio di governo in Canada.

Il Libano ad una svolta politica

 Dopo due anni di stallo finalmente il Libano ha un nuovo presidente è il generale joseph Aouj capo delle forze armate ; un fatto politico di assoluta rilevanza che segna forse la fine anche del potere politico di Hezbollah sul Libano visto che era stato proprio il partito islamico a bloccare le elezioni del presidente da due anni. Dunque una vera svolta che potrebbe significare per il Libano anche l’inizio di una nuova fase di ripresa sociale ed economica ; inoltre il fatto che il nuovo presidente sia il capo dell’esercito offre una garanzia a Israele e forse anche agli Stati Uniti del fatto che la zona del sud del Libano verrà realmente liberata dall’ingombrante presenza delle milizie di hezbollah e questo potrebbe essere una premessa per una pace duratura . Proprio in questi giorni l’esercito israeliano si sta ritirando con l’arrivo dell’esercito regolare libanese.

Il fatto che tra pochi giorni inizierà la presidenza Trimp potrebbe aver accelerato e favorito questa svolta.

Viaggio in USA e liberazione Sala successi del governo

 Per Giorgia Meloni inizio d’anno è stato segnato dal suo viaggio negli Stati Uniti con il colloquio riservato con Trump in Florida , una opportunità avuta fino ad ora solo da Orbán per i leader europei. Questo incontro segna evidentemente un rapporto privilegiato tra la nuova amministrazione USA e il governo italiano che rappresenta un punto di vantaggio per Giorgia Meloni e sicuramente ha rappresentato anche una tappa importante del lavoro diplomatico per liberare la giornalista Sala un successo innegabile della diplomazia e del ruolo internazionale di Giorgia Meloni .