La situazione in
Ucraina rischia di esplodere in un conflitto maggiore di quello strisciante
iniziato 7 anni fa e ha già causato 15000
morti.
La Presidenza
Biden ha iniziato subito con parole e attacchi
diplomatici alla Russia di Putin e subito sono ripartite gli scontri nella
regione del DonBass e al confine tra Russia e Ucraina.
Biden era
vicepresidente quando gli Usa sponsorizzarono il cambio di potere a
Kiew spingendendo l'Ucraina verso la Ue e perfino la Nato, ingerenze a cui la Russia rispose con
l'occupazione della Crimea e la guerra nel Donbass,
regione a maggioranza filorussa.
Passata la
Presidenza Trump, ritorna quindi
l'escalation che ha già portato la Russia a spostare truppe carri armati e
forze aere e Navali nel mar Nero e al confine con L'Ucraina. Gli Usa
e la Nato hanno organizzato una manovra
militare nell'est Europa e una esercitazione navale sulle coste della Romania. Gli Usa stanno inviando navi da Guerra nel Mar
nero e la Russia ha risposto con manovre navali della flotta di Sebastopoli e
spostando addirittura tramite i fiumi navi dal mar Caspio.
L'Ucraina ammassa truppe verso il DonBass.
Una minima scintilla può far esplodere un conflitto grave le
cui vittime saranno certamente gli sfortunati ucraini usati come pedine per un
gioco geopolitica molto rischioso.
Biden ha chiesto in incontro in un paese terzo con Putin ma
dopo averlo definito Killer bisogna vedere se ci sono le condizioni per farlo.
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