Dopo anni tribolati da conflitti e divisioni tra etnie in Libia a inizio 2021 si è avuto un accordo tra le parti della Cirenaica e di Tripoli per eleggere un nuovo presidente in attesa delle prossime elezioni.
Finisce quindi
il governo Serraj e inizia quello di Abdul Hamid Dbeibah, nuovo premier
del Governo di unità nazionale (Gnu) che traghetterà il Paese fino alle
elezioni del 24 dicembre
Il nuovo
premier ha coinvolto nel governo anche ex ministri dell’era di Gheddafi oltre
esponenti delle due fazioni di Haftar e Serraj
Adesso il
nuovo premier che sa dell’ingombrante presenza dei turchi che hanno fermato
l’avanzata su Tripoli di Haftar, cerca di rilanciare I legami con l’Europa e in
particolare l’Italia
Draghi ha
compiuto la sua prima visita proprio a Tripoli per rilanciare gli accordi
economici per lo sviluppo delle attività di ENI in Libia e il rilancio dei
lavori dell’autostrada tra Egitto e Tunisia che erano stati firmati da
Berlusconi con Gheddafi. Accordi ci saranno anche per il controllo dei flussi migratori
e per I lavori all’aereporto di Tripoli e nel campo sanitario.
La Libia
risorgerà se ripartiranno I progetti economici altrimenti sarà impantanata
nelle diatribe tra le varie etnie e le mire dei vari paesi stranieri sulle sue
risorse.Anche l'Unione Europea ha chiesto l'uscita di tutte le forze e
mercenari straniere dalla Libia, descrivendola come una
«precondizione» per un ritorno alla stabilità nel paese dilaniato dalla
guerra.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.