sabato 10 aprile 2021

LIBIA tentativo di normalizzazione



Dopo anni tribolati da conflitti e divisioni tra etnie in Libia a inizio 2021 si è avuto un accordo tra le parti della Cirenaica e di Tripoli per eleggere un nuovo presidente in attesa delle prossime elezioni.

Finisce quindi il governo Serraj e  inizia quello di Abdul Hamid Dbeibah, nuovo premier del Governo di unità nazionale (Gnu) che traghetterà il Paese fino alle elezioni del 24 dicembre

Il nuovo premier ha coinvolto nel governo anche ex ministri dell’era di Gheddafi oltre esponenti delle due fazioni di Haftar e Serraj

Adesso il nuovo premier che sa dell’ingombrante presenza dei turchi che hanno fermato l’avanzata su Tripoli di Haftar, cerca di rilanciare I legami con l’Europa e in particolare l’Italia

Draghi ha compiuto la sua prima visita proprio a Tripoli per rilanciare gli accordi economici per lo sviluppo delle attività di ENI in Libia e il rilancio dei lavori dell’autostrada tra Egitto e Tunisia che erano stati firmati da Berlusconi con Gheddafi. Accordi ci saranno anche per il controllo dei flussi migratori e per I lavori all’aereporto di Tripoli e nel campo sanitario.

La Libia risorgerà se ripartiranno I progetti economici altrimenti sarà impantanata nelle diatribe tra le varie etnie e le mire dei vari paesi stranieri sulle sue risorse.Anche l'Unione Europea ha chiesto l'uscita di tutte le forze e mercenari straniere dalla Libia, descrivendola come una «precondizione» per un ritorno alla stabilità nel paese dilaniato dalla guerra.

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