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lunedì 28 ottobre 2019
Morto al-Baghdadi capo dell'ISIS
Il capo dell'ISIS, Abu Bakr al-Baghdadi, è morto sabato sera facendosi saltare in aria durante un raid delle forze speciali Usa nell'ultima enclave dominata dai terroristi, nella provincia di Idlib, nel nord della Siria.
al-Baghdadi protagonista dell'ascesa dell'ISIS in Siria e Iraq dove aveva proclamato lo stato islamico nella moschea di Mosul, aveva caratterizzato il suo potere con la ferocia e la malvagità: eccidi, violenze gratuite, decapitazioni, massacri delle popolazioni iazide e l'esodo forzato dei cristiani della piana di Ninive. Una volta conquistato un ampia fetta di territorio e mostrato al mondo al sua forza l'ISIS aveva incominciato ad attrarre migliaia di giovani mussulmani da tutto il mondo, molti dall'Europa. La Turchia aveva consentito il passaggio attraverso al sua frontiera di questi candidati e fatto traffici (specie del petrolio) con lo stato islamico. L'ISIS si era poi resa protagonista di terribili attentati in Europa: Francia, Inghilterra, Spagna e Germania.
Appare quindi tutto tranne che una coincidenza che la localizzazione e l'uccisione di al-Baghdadi sia avvenuta dopo che l'amministrazione USA abbia dato il via libera alla Turchia per l'operazione di attacco alle milizie curde nel nord della Siria. E guarda caso l'operazione delle forze speciali è avvenuta a pochi giorni dagli accordi tra Turchia e Russia.
Insomma tutte sembra lasciar pensare che una volta trovata una "soluzione" politica e militare che assecondasse i piani tuchi per il nord della Siria in cambio la Turchia abbia consegnato al-Baghdadi agli USA.
Trump ha festeggiato il successo politico e militare ringraziando tutti gli attori principali della guerra in Siria: Russia, Turchia, Siria, Iraq e persino i curdi. Trump può vantare un successo strepitoso a un anno dalle prossime presidenziali, ricordiamo che uno dei punti che aveva caratterizzato la scorsa campagna elettorale era proprio quella di porre fine all'ISIS e abbandonare la Siria riportando a casa i soldati USA.
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