giovedì 21 marzo 2019

Strage evitata alle porte di Milano

Oggi momenti di paura sulla Paullese tra Peschiera e San Donato. Un uomo, un senegalese si 47 anni, autista di un pullman ha deciso di dirottare il pullman che stava conducendo con a bordo 51 ragazzini verso Linate dove voleva compiere un gesto eclatante a suo dire per denunciare la politica sugli sbarchi del governo italiano. Ha minacciato con coltello e pistola la scolaresca. L'uomo aveva riempito il pullman di taniche di liquido infiammabile che ha acceso nel momento dell'intervento dei carabinieri. Una strage che si è evitata soltanto grazie al coraggio e alla professionalità dei carabinieri. Avvisati da uno dei ragazzini a bordo dell'autobus i carabinieri sono intervenuti prontamente speronando l'autobus e bloccandolo e quando l'uomo ha dato fuoco al pullman sono prontamente intervenuti per salvare ed estrarre i ragazzini dall'autobus e arrestando l'autista. Per fortuna la telefonata del ragazzino è stata presa subito sul serio e diverse macchine dei carabinieri sono intervenute prontamente, spiega il colonnello Luca De Marchis, intercettando il bus all'altezza di Pantigliate, ma l'autista le sperona e continua la sua corsa. Altre tre auto, a quel punto, bloccano il mezzo: l'autista si ferma e mentre due carabinieri si avvicinano al suo finestrino parlandogli, gli altri carabinieri vanno sul retro del bus e con lo sfollagente rompono i vetri. In quel momento, mentre i carabinieri aiutano tutti ad uscire, il senegalese appicca il fuoco con l'accendino che ha in mano. Un vivo ringraziamento va quindi all'arma dei carabinieri.
La cosa più sconcertante della vicenda è il fatto che quest'uomo avesse un precedente per guida in stato di ebbrezza nel 2007 e una condanna - diventata definitiva nel 2018 - a un anno con pena sospesa per violenza sessuale su minori. Com'è possibile che un tale soggetto guidi un pullman di una scolaresca? La società gestore del servizio trasporto avrebbe dovuto conoscere e pretendere di conoscere la fedina penale dei suoi autisti, ci auguriamo che i controlli dopo questo episodio siano molto più stringenti.
Bisognerebbe poi riflettere sui toni usati dalla politica sulla vicenda migranti, toni esasperati, eccessivi da entrambe le parti. Si può e si deve esprimere la propria posizione politica e anche l'opposizione a politiche che tendono ad identificare gli immigrati solo come un pericolo ma non si può eccedere per fini politici a strumentalizzare e aizzare gli animi accusando il governo di far morire gente in mare, fatto oltretutto ad essere contraddetto dai numeri e che travisa del tutto quello che l'Italia ha fatto e fa per gli immigrati.

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