venerdì 8 marzo 2019

Farmaco "gender", troppi rischi

La triptorelina, un antitumorale che tra i suoi molteplici effetti ha anche quello di bloccare gli ormoni della pubertà, potrà essere prescritto «a totale carico del Servizio sanitario nazionale» è questa l'incredibile decisione dell’Agenzia italiana del farmaco inserita nella Gazzetta ufficiale del 25 febbraio scorso. Inutili gli appelli degli esperti. Sull’uso della triptorelina i dubbi esistono eccome, il ricorso alla molecola sintetica inibisce l’ormone dello sviluppo testicolare e ovarico, bloccando di fatto l’adolescenza in attesa di 'cambiare sesso'. C’è chi ipotizza che il blocco ormonale possa finire per compromettere la definizione morfologica e funzionali di quelle parti del cervello che contribuiscono alla strutturazione dell’identità sessuale. E con quali conseguenze? Impossibile rispondere. Troppo pochi i dati. Perlomeno prima di decisioni come quella presa SERVIREBBE PIU CAUTELA.

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