Il tribunale
penale internazionale de L'Aja, in appello, ha condannato all'ergastolo Radovan
Karadzic, l'ex presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina. Karadzic
era accusato di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità
perpetrati durante l'assedio di Sarajevo, il massacro di Srebrenica e le altre
campagne di pulizia etnica contro i civili non serbi durante la guerra in
Bosnia.
Karadzic è stato
latitante dal 1996 al 2008 ed è stato protagonista della pulizia etnica e della
guerra feroce nella Bosnia Erzegovina combattuta dal 1992 al 1995 dopo che il
governo bosniaco aveva dichiarato l'indipendenza dalla Jugoslavia.
L’assedio di
Sarajevo è passato alla storia come il più lungo assedio della storia bellica
della fine del XX secolo, protrattosi dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996. Si
stima che durante l'assedio le vittime siano state più di 12mila e i feriti
oltre 50mila, l'85% dei quali tra i civili. Il massacro di Srebrenica si svolse
invece nel luglio 1995 con il vergognoso episodio dei soldati ONU destinati a
proteggere l’enclave mussulmana che rimasero inermi difronte al massacro di oltre
ottomila bosniaci musulmani massacrati dall'esercito repubblicano guidato dal
generale Ratko Mladic.
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