venerdì 8 marzo 2019

La crisi del PD è lontanissima dall'essere risolta

Il Partito Democratico ha "festeggiato" il rito delle primarie, e sembra tutto ringalluzzito. Celebrano il successo partecipativo, scordandosi che la partecipazione alle primarie è sempre in discesa ed è dimezzata rispetta alla prima volta che proposero questo strumento per scegliere il loro leader.

Anche sul nuovo leader del PD ci pare opportuno fare qualche considerazione, Rappresenta un modo vecchio e ancora ideologico di interpretare la sinistra, basta ricordare come ha governato la regione Lazio ed inoltre da quanto scritto da parte di Adinolfi risulterebbe che abbia come titolo di studio solo la terza media. Nessuno vuole giudicare una persona dal suo titolo di studio, ma forse l'Italia meriterebbe qualcosa di meglio. Ovviamente invece la sinistra si pone sempre col suo atteggiamento da superiorità morale e quindi questa questione è elusa del tutto.

In merito alla sua reale forza nel partito vedremo, ma le lotte interne al PD non sono certo cancellate da queste primarie. Il ritorno di Letta e la compresenza con Renzi ricordano a tutti quanto i personalismi contano ancora in questo partito.

Va ricordato infine che nonostante la stampa abbia sottolineato nelle ultime elezioni amministrative il calo elettorale del M5S, i veri sconfitti sono quelli del PD che hanno perso tutte le amministrative in Regioni che governavano da 5 anni. Per fortuna la gente ha capito che la loro proposta di governo è fallimentare. La crisi del PD quindi è lontanissima dall'essere risolta.

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