Ma come tante polemiche sulla campagna pubblicitaria del fertility day (davvero mal gestita) ma anche volutamente e ideologicamente criticata per i contenuti e poi nessuno dice nulal per sulla campagna pubblicitaria della CGIL ?
In realtà diamo merito ad Avvenire che ne parla con enfasi
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/FERTILIT-L'ABORTO-LA-VIA-ALTERNATIVA---3.aspx
come conclude l'ottimo articolo ci sentiamo anche noi di pore la domanda...Per la Cgil, sembra non essere il lavoro a doversi piegare alla gravidanza, ma è il grembo delle donne che deve adattarsi alla produzione. Chiamando tutto questo libertà? È questa l’alternativa culturale agli sforzi per combattere il dolore dell’infertilità?
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