Il
PD dopo Marini ha bruciato anche la candidatura di Prodi a cui sono mancati 100
voti del PD al quarto scrutinio. Il PD ha scelto una candidatura che divide il
paese impedendo ogni tipo di conciliazione nazionale in un momento di profonda
crisi del sistema Italia. Lo ha fatto per compattarsi ma Prodi è stato clamorosamente
bocciato dalle faide in corso nel PD. Un partito ormai senza alcun controllo e
che quindi probabilmente non potrà che proporre una candidato esterno al suo
partito cercando i voti di Scelta Civica e del PDL.
Mario
Monti sottolineando giustamente che Bersani pensa più all’unità e ai problemi
del suo partito che a quelli del paese, ha proposta come candidata al Quirinale
il ministro dell’Interno Cancellieri. Ci sembra un ottima scelta, una
servitrice dello Stato che in tante occasioni ha dimostrato le sue capacità e
potrebbe essere una garanzia per tutti.
Grillo se non fosse ancora chiaro punta
solo allo sfascio del sistema partitico ovviamente non voterà né Prodi né
Cancellieri. Grillo ha come obiettivo la fine del PD e poi l’esclusione di Berlusconi. Berlusconi in maniera astuta
uscendo dall’aula ha compattato i voti di Scelta civica e messo in evidenza
ancor di più le divisioni del PD.
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