Sicuramente un politico molto amato ma anche molto
odiato. La sua figura, da cui deriva anche la definizione di Iron Lady, è stata
contraddistinta dalla determinazione delle sue scelte nonostante le difficoltà.
Ha saputo rinnovare una Gran Bretagna in crisi dopo la decolonizzazzione, ha
saputo ridurre significativamente le ingerenze e influenze dei sindacati
consentendo, non senza traumi e durissimi scontri e costi sociali, un
rinnovamento della società inglese e del suo sistema produttivo. Ha dovuto fare
scelte impopolari ma ha scelto, una qualità che oggi nella politica è piuttosto
rara.
Certamente il suo modello iperliberista se aveva lo scopo
di combattere il comunismo e l’ipersindacalizzazione, ha avuto anche degli
effetti negativi, puntando spesso troppo sull'individualismo e senza occuparsi
dei costi sociali delle riforme.
In politica estera gli va dato il merito di aver contribuito
a far cadere la dittature in Argentina con la guerra delle Falkland, ma non
possiamo scordare gli errori commessi nella gestione della crisi nord
irlandese, ha esasperato la lotta all'Ira in Irlanda del nord andando a
ledere i diritti delle persone con leggi speciali discutibili. Il suo nomignolo
Lady di ferro glielo diedero i russi che capirono bene la sua capacità di
opporsi al comunismo anche culturalmente oltre che politicamnete. Si ricorderà
di lei anche l'antieurepismo.
Ecco alcune sue frasi celebri che probabilmente
rappresentano bene lo stile con cui ha operato e la sua determinazione.
"La società non esiste: esistono individui, uomini,
donne e famiglie". (1987)
"Abbiamo dovuto combattere il nemico fuori dalle
Falklands. Ma dobbiamo essere sempre vigili sul nemico che è all'interno che è
molto più difficile da combattere e molto più pericoloso per la libertà".
(Durante lo sciopero dei minatori negli anni 1984-1985).
"Non mi dà alcun fastidio se i miei ministri
parlano, purchè facciano quello che dico io". (1980)
Per una donna che conosce i problemi del portare avanti
una casa è sicuramente più semplice portare avanti un Paese" (1979, l'anno
in cui è diventata primo ministro).
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