Sempre più anticipazioni ci vengono date dai mass-media in merito ai provvedimenti che il governo Monti dovrebbe annunciare il prossimo lunedì 5 dicembre.
Non entriamo nel merito, perché bisogna esprimersi solo di fronte a notizie certe e dettagliate e non alle voci, per esempio le parti sociali già protestano prima ancora della presentazione della manovra. Speriamo che a differenza del Governo precedente non ci siamo continui annunci e smentite.
Ci sorge però un sincero dubbio. Qualsiasi manovra ci si appresti a proporre sarà davvero utile e risolutiva per contribuire a salvare l’Italia e insieme ad essa l’area euro?
Non rischiamo tra 15 giorni di trovarci di fronte a nuove pesanti richieste che colpirebbero in maniera significativa ancora tutti noi?
Noi pensiamo che forse prima di decidere cosa possiamo e dobbiamo fare per contribuire a migliorare il deficit italiano e rilanciare lo sviluppo del paese dovremmo aspettare le decisioni che a livello europeo dovranno essere prese per stabilizzare l’area euro.
A cosa servirebbe infatti una manovra da 20 miliardi di euro in Italia se poi fallisse l’euro? Proprio a niente. Ieri il presidente della Banca d'Inghilterra ha affermato che si stanno preparando ad un nuovo scenario che parta dalla fine dell'area euro, già nelle scorse settimane secondo alcuni giornali le banche stanno prendendo in considerazione il cosiddetto piano B che prevede due differenti aree euro. Ci chiediamo se questo accadrà vorrà dire che e' un processo già avviato da tempo, nulla nasce dal caso. Quindi sarebbe bene sapere cosa si vuole fare dell'Europa e su questo punto dovrebbe esserci una dichiarazione più precisa anche del Governo Monti. Infatti in un nuovo scenario europeo probabilmente l'Italia userebbe la leva monetaria, cioè svaluteremmo, come abbiamo già fatto nel ‘92 . Allora per esempio l'aumento dell'IVA, già di per sé inflattivo e recessivo come strumento finanziario, forse non sarebbe proprio utile.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.