Sale
la tensione tra Cina e Taiwan e quindi con gli USA dopo la visita della Pelosi,
presa solo come pretesto dalla Cina per riaffermare le sue volontà belliciste
verso Taiwan. E' chiaro oramai a tutti che il progetto della Cina verso Taiwan
non è più quello di una riunificazione pacifica anche perchè Taiwan rivendica
sempre più la sua autonomia ed è stata molto segnata dalla vicenda di Honk-Kong
dove il modello di annessione alla fine ha neutralizzato ogni libertà
democratica.
Va
ricordato che Taiwan ha un ruolo importantissimo nell'economia mondiale sia
nel commercio marittimo che nellla produzione dei chip (circa il 70% della produzione mondiale). Nancy
Pelosi non a caso ha incontrato anche Mark Liu, il presidente di Tsmc, ovvero
il più grande produttore di semiconduttori del mondo. Commentando al
crisi proprio Liu ha detto parole chiare “La fornitura di chip è un business
fondamentale a Taiwan, ma se dovesse scoppiare una guerra, probabilmente il
chip non è la cosa più importante di cui dovremmo preoccuparci. Questa
eventuale invasione rappresenterebbe la distruzione dell’ordine mondiale basato
sulle regole. Il panorama geopolitico cambierebbe totalmente”.
Le
manovre cinesi probabilmente hanno lo scopo di mostrare la loro forza militare
e la loro determinazione ma non andranno oltre.
La visita della Pelosi cade in un momento particolare della politica cinese, a novembre ci sarà infatti il congresso del PCC che dovrebbe riconfermare il presidente Xi Jinping che non può certo mostrarsi debole verso le provocazione USA e vede in fatto di politica interna il problema di una bassa crescita economica e la gestione dell'emergenza Covid con la disastrosa politica "Zero-Covid". Come mostra la posizione di Biden e la stessa politica americana degli ultimi anni, per gli USA il meglio sarebbe mantenere un basso profilo e lo status quo, non è detto però che coincida con le ambizioni di Xi Jinping che ha investito molto sia sul piano politico che militare sulla riunificazione di Taiwan alla Cina a prescindere dalla visita della Pelosi.
Il problema piuttosto potrebbe essere una politica troppo indecisa degli USA a difesa di Taiwan che possa dare l'impressione alla Cina di poter tentare l'impensabile.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.