lunedì 11 luglio 2022

SRILANKA LA CRISI ECONOMICA SFOCIA IN RIVOLTA

 Lo Sri Lanka, con una popolazione di 22 milioni di abitanti e un debito estero di quasi 50 miliardi di euro, sta vivendo una grave crisi economica da mesi caratterizzata da carenza di carburante, aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e una carenza di farmaci. 

Secondo quanto riportata da Asianews "la crisi economica nel Paese ha colpito tutte le categorie di lavoratori, dai 3 milioni di lavoratori autonomi a quelli delle piccole e medie imprese (Pmi) che svolgono un ruolo fondamentale nell’economia nazionale [...] sono diversi i settori sempre più in difficoltà, in particolare quelli legati al turismo. I proprietari di hotel e ristoranti stanno affrontando problemi su più fronti, dall’acquisto di carburante ai prodotti alimentari essenziali, tra cui verdura e pesce, il cui prezzo è salito alle stelle. Per sostituire il gas molti sono passati alla legna da ardere".

Interessante che Asianews sottolinei come "Ad aprile 2021 il governo dello Sri Lanka guidato dal presidente Gotabaya Rajapaksa aveva imposto il divieto all’importazione di fertilizzanti chimici a favore dell’agricoltura biologica e biodinamica. Ma la decisione, che ha colto gli agricoltori impreparati, ha causato la perdita di interi raccolti, la conseguente perdita di reddito per gli agricoltori e la crisi alimentare".

La crisi economica è alla fine sfociata in crisi politica.

Il 9 luglio migliaia di persone hanno occupato il palazzo presidenziale, la President’s House chiedendo le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa, anche la residenza del primo ministro Ranil Wickremesinghe è stata assaltata e

Secondo alcune fonti citate da Asianews "Secondo alcune fonti politiche di alto livello, Rajapaksa - di cui non si conosce l'esatta ubicazione - aveva confermato che avrebbe terminato la sua presidenza il 13 luglio, permettendo così a Wickremesinghe o a un nuovo leader di prestare giuramento. I più importanti partiti politici del Paese, tra cui il Samagi Jana Balawegaya (Sjb), principale schieramento all’opposizione, lo Sri Lanka Freedom Party (Slfp) e il gruppo indipendente dello Slpp si sono incontrati ieri: hanno proposto la nomina del deputato Dullas Alahapperuma a presidente e del leader dell'opposizione Sajith Premadasa a primo ministro di un potenziale governo di unità nazionale che dovrebbe traghettare il Paese fuori dall'attuale crisi. Altri deputati hanno avanzato il nome di Dhammika Perera per la carica di presidente. [...] Il premier ha avuto ieri sera un incontro con i partiti politici e, secondo fonti informate, egli avrebbe una maggioranza di circa 115 seggi in Parlamento. Per questo motivo diversi parlamentari gli hanno chiesto di non dimettersi e assumere la presidenza, così da non lasciare la crisi economica "a metà", soprattutto ora che erano in corso i colloqui con il Fondo monetario internazionale. Gli esperti hanno spiegato ad AsiaNews che se Wickremesinghe continuerà a mantenere l’incarico, dovrebbe prestare giuramento come presidente questa settimana, dopo le dimissioni di Rajapaksa. Il premier si dovrà concentrare sulla conclusione di un accordo con l'Fmi e sul ripristino di "un qualche tipo di normalità economica".

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