lunedì 9 agosto 2021

Il green pass è sbagliato, serve solo a rilanciare vaccinazioni

Il Green pass è entrato in vigore in Italia, sarà necessario per accedere a ristoranti al chiuso, palestre, piscine e musei. Da settembre sarà obbligatorio per i docenti, per gli studenti universitari e sui trasporti di lunga percorrenza. E' chiaro che il Green pass ha come scopo, e in questo è riuscito, di rilanciare la campagna vaccinale, che vede ancora ampie porzioni della popolazione scoperte. Proprio per lo stesso motivo è assolutamente sbagliato far credere che sia un presupposto per fermare il contagio, visto che la vaccinazione ha un impatto minore sulle possibilità di cotagio mentre protegge da manifestazioni gravi della malattia. In tal senso il Presidente del Consiglio Draghi ha sbagliato ad affermare "Il Green pass è una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose".

Le modalità di applicazione appaiono arbitrarie e come al solito contraddittorie e per questo abbastanza irragionevoli: bus e metro non saranno interessati dal provvedimento; nulla è stato fatto per differenzialre gli orari di entrata a scuola rispetto a quello degli uffici nè per favorire un migliore distanziamento nelle scuole. Chi entra al ristorante deve avere il green pass ma non lo deve avere chi ci lavora, i camerieri tra l'altro non indossano nemmeno le mascherine FFP2 unico vero DPI.
Fortemente penalizzati parchi a tema, palestre e musei, e i ristoranti che non hanno spazi all'aperto.
Ma ciò che è davvero sbagliato è quello di dividere la popolazione tra buoni e cattivi, discriminare in base al green pass è sbagliato e contraddice persino alcune norme europee che fin da subito avrebbero dovuto evitare di usare uno strumento come questo.

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