giovedì 5 settembre 2019

Il nuovo governo PD- M5S

Nasce il nuovo governo PD- M5S. Un governo che vede al governo gli sconfitti di tutte le ultime elezioni quelli che gli italiani avevano sconfitto nel marzo 2018: cioè il PD. Questo risultato è dovuto al suicidio politico di Matteo Salvini che forse preso da un'euforia estiva dovuta a generosi sondaggi ha creduto di poter fare quello che voleva e invece ha perduto il governo. Il M5S ha dovuto accettare l'alleanza con l'odiato PD davvero incredibile se si pensa ha come è nato il M5S e alle sue origini.
Un governo che non promette nulla di buono ma che gode di ampio consenso internazionale grazie al voto del M5S a favore del Presidente della Commissione Europea Ursula Gertrud von der Leyen, questo è stato il vero punto di svolta che ha portato alla incrinatura dei rapporti tra M5S e Lega e ha contribuito alla caduta del governo precedente. Il primo voto che ha visto uniti PD e M5S. Dichiarazioni a favore di questo governo sono pervenute ancora prima che si formasse da esponenti politici sia della Germania che della Francia, sia da membri della commissione europea: una indebita ingerenza nella politica italiana. Certamente questo governo trova una sua legittimazione nel voto parlamentare. Preoccupa molto il fatto che il ministero del lavoro e dello sviluppo economico siano rimasti al M5S. Preoccupa la promessa di una svolta green nell'economia. Preoccupa molto per i temi etici la scelta di assegnare ad un rappresentante di LEU il ministero della Salute. Preoccupa che il ministro della giustizia sia stato confermato vista l’idea giustizialista che propone. Si è parlato di competenze e invece al ministero dell'economia viene messo un docente di Storia, la cui unica esperienza economica è l’appartenenza al Parlamento Europeo nelle commissione bilancio, il che dice che uno dei ministeri chiavi sarà super controllato dalla Ue. Le difficoltà della gestione del tema dell'immigrazione hanno invece fatto prevalere un tecnico nella scelta per il ministero dell'interno, un ruolo che a nostro avviso doveva rimanere politico, chi deve fare scelte difficili devo essere un politico ed assumersene le responsabilità. Un altro aspetto di cui si valuteranno le ricadute è un governo spostato col baricentro al sud. Il primo atto del nuovo governo è stata la designazione di Gentiloni come commissario europeo, che insieme alla scelta dei ministeri ECONOMIA, COMMISSARIO UE E AFFARI EUROPEI (tutti al PD) conferma la trazione PD nei rapporti con la UE.

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