mercoledì 29 maggio 2019

Papa Francesco : La vita è sempre un dono


Al convegno internazionale #YestoLife Papa Francesco ha tenuto un discorso a braccio a difesa della vita ed contro la selezione eugenetica. «La vita umana è sacra e inviolabile», l’aborto «non è mai una risposta. Come sempre il Papa non usa mezzi termini per condannare l'aborto parlando ancora di sicari che colpiscono al vita nascente e ricordando che al difesa della vita non è una questione di fede ma una questione umana. Ancora una volta condanna la cultura dello scarto attaccando la pratica della selezione eugenetica tramite la diagnosi pre-natale; che addirittura spinge a rifiutare al vita solo in base ad una possibilità, nemmeno al certezza di una malattia. Secondo il Papa questa mentalità
è «espressione di una disumana mentalità eugenetica, che sottrae alle famiglie la possibilità di accogliere, abbracciare e amare i loro bambini più deboli».  «Nessun essere umano può essere mai incompatibile con la vita, né per la sua età, né per le sue condizioni di salute, né per la qualità della sua esistenza».

Molto bello il passo nel quale il Papa spiega il valore della vita come dono «Ogni bambino che si annuncia nel grembo di una donna è un dono, un dono che cambia la storia di una famiglia: di un padre e di una madre, dei nonni e dei fratellini. E questo bimbo ha bisogno di essere accolto, amato e curato. Sempre!». e sottolinea il Papa questo vale anche per quei bambini che «sono destinati a morire subito dopo il parto, o a breve distanza di tempo»,  spiega cosi questo gesto d'amore incondizionato che il papa difende e auspica   «la cura potrebbe sembrare un inutile impiego di risorse e un’ulteriore sofferenza per i genitori»: a volte sono i medici o gli stessi familiari a suggerirlo. Ma non è così: «Uno sguardo attento sa cogliere il significato autentico di questo sforzo, volto a portare a compimento l’amore di una famiglia. Prendersi cura di questi bambini aiuta, infatti, i genitori ad elaborare il lutto e a concepirlo non solo come perdita, ma come tappa di un cammino percorso insieme. Quel bambino resterà nella loro vita per sempre. Ed essi lo avranno potuto amare»,  «Tante volte, quelle poche ore in cui una mamma può cullare il suo bambino lasciano una traccia nel cuore di quella donna, che non lo dimentica mai. E lei si sente – permettetemi la parola – realizzata. Si sente mamma!».

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