Il bilancio sarà
il più grave della storia degli Stati Uniti: 2996 morti. 265 erano a bordo
degli aerei mentre 125 hanno perso la vita nell’attacco al Pentagono.
Tutte le vittime
erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono. Furono più di 90 i
paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center. La maggior
parte delle vittime erano statunitensi, seguiti da 67 britannici, 47 dominicani
e 41 indiani. Protagonisti di quel giorno furono i soccorritori: 411 di loro
morirono. Il New York City Fire Department (i vigili del fuoco di New York)
perse 341 vigili del fuoco e 2 paramedici; il New York City Police Department
(la polizia di New York) perse 23 agenti, il Port Authority Police Department
(la polizia portuale) 37. I servizi di emergenza medica privata persero altri 8
tecnici e paramedici.
Alle 8:19, ora di New York, la hostess Betty Ong del volo AA11 partito da Boston e diretto a Los Angels contatta al telefono l’American Airlines. «Credo che il nostro aereo sia stato dirottato». Alle 8:46 il volo si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center. È l’inizio degli attacchi dell’11 settembre. Alle 9:03 un secondo velivolo colpisce la Torre Sud. L’aereo United Airlines 175 si schianta tra il 77° e 85° piano. Alle 9:30 un volo American Airlines 77 partito da Washington e diretto a Los Angels, si schianta sul lato ovest del Pentagono. Alle 10:03 il volo UA-93 precipita in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania. L’obiettivo non è mai stato chiarito ma pare fosse la Casa Bianca o il Campidoglio. Nel frattempo alle 9:59 la Torre Sud era collassata su se stessa. Alle 10:28 crolla anche la Torre Nord.
I componenti del
commando furono in maggioranza sauditi (ben 15 su 19). I restanti quattro
provenienti rispettivamente dagli Emirati Arabi Uniti (2), Libano e Egitto (1
ciascuno), erano tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni.
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