sabato 27 settembre 2014

Quanto costa la fecondazione eterologa? Quante cose non sappiamo?

Quanto costa la fecondazione eterologa? Le Regioni hanno riconosciuto che una fecondazione eterologa con seme da donatore e inseminazione intrauterina (la pratica più semplice) vale 1.500 euro, quella con seme da donatore ma in vitro 3.500 e quella con ovociti in vitro 4.000, tutte le regioni tranne la Lombardia sosterranno gran parte delle spese, chiedendo a chi richiede l’eterologa solo un ticket tra i 400 e i 600 euro. La Regione Lomardia ha invece deciso che non sosterrà i costi che saranno quindi tutti a carico della coppia. Ci sembra una decisione corretta non essendo farmaci salvavita e non essendo riconosciuta l’eterologa dallo Stato come livello essenziale di assistenza.

Interessante notare come la Regione Lombardia ha limitato l’accesso all’eterologa solo alle coppie sterili, mentre c’è chi chiedeva di estenderle anche alle coppie portatrici di malattie genetiche o sessualmente trasmissibili, con l’implicita richiesta quindi di selezionare i nascituri.

Nel frattempo crescono i dubbi sull’applicabilità dell’eterologa, «Non ci sono donatori», questo è l’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla responsabile del centro di fisiopatologia della riproduzione dell’ospedale San Martino di Genova, la dott.ssa Anselmini, che in un intervista al Secolo XIX e riportata anche dal Corriere della Sera, http://www.corriere.it/salute/14_settembre_25/eterologa-tecnoscienza-non-sostituisca-l-etica-ff752576-44b5-11e4-a9f2-f9125b43127e.shtml, evidenzia le difficoltà per una donna a donare ovociti «È necessaria una stimolazione ormonale che si ottiene con due iniezioni sottocutanee al giorno per dodici giorni. Deve venire in reparto almeno cinque volte per fare un’ecografia, oltre a un prelievo del sangue. Quando è il momento giusto viene sottoposta al prelievo di ovociti, con una breve anestesia generale e quindi un ricovero in day hospital di almeno una mezza giornata». E’ chiaro che il termine donazione è solo un espediente lessicale visto che sarà necessario importare ovociti dall’estereo dove vengono pagati.

Un'altra delle tante realtà sottaciute in questa vicenda, come il dovere di concedere al figlio di poter conoscere i genitori biologici, in Inghilterra dove l’eterologa è praticata da anni, dal 2005 l’anonimato del “donatore” è stato abolito, perché non se ne parla?

Perché la legge italiana oggi concede il diritto di conoscere il genitore biologico anche ai figli nati fuori dal matrimonio e dovrebbe discriminare i figli nati dall’eterologa?

giovedì 25 settembre 2014

Se la stampa e Obama fanno autocritica: contro il terrorismo non si è fatto abbastanza


Finalmente anche la stampa italiana, alcuni giornali internazionali lo scrivevano da mesi, critica e dichiara fallimentare la politica estera di Barack Obama, forse è finita questa incredibile luna di miele tra la stampa e Obama che gli ha permesso di fare e disfare senza quasi alcuna opposizione. Gli ha consentito di lasciar fare in Nord Africa e in Medio Oriente, qui addirittura rinunciando a quel ruolo di mediatore che aveva sempre contraddistinto la politica americana, o abbandonare l’Iraq e la Siria al loro destino facendo precipitare la situazione, magari finanziando chi poi si è rivelato il peggior nemico. Ma Obama ha avuto soprattutto una linea non chiara e contraddittoria. Lo stesso Barak Obama ha fatto d’altronde autocritica nel suo discorso all’ONU dicendo che contro il terrorismo non si è fatto abbastanza. Meglio tardi che mai ma quanti errori.

Ora una denuncia chiara contro il terrore e l’orrore dell’ISIS. Giusto coinvolgere anche i paesi arabi, per ora solo i sunniti, e non far apparire la guerra come uno scontro tra USA e Islam o peggio tra occidente e islam. Anche il Vaticano attraverso le parole del Segretario di Stato Parolin afferma: "Rischio escalation ma la strage va fermata". Inanto contnuano ad arrivare notizie di orrori commessi in Iraq ma non solo, come dimostra il barbaro assassinio dell'ostaggio francese Hervè Gourdel. Continuano poi le violenze sulle ragazze e donne rapite e quelle contro i cristiani e gli sciiti. Non sorprende cosi la dura condanna dell’ISIS da parte dell’Iran.
 
E' chiaro comunque a tutti che serve avere  anche una soluzione politica, quella militare non è risolutiva. Bisogna sapere cosa si vuole costruire dopo aver risolto la crisi e bisogna tagliere ogni forma di appoggio politico ed economico a queste frange armate.

venerdì 12 settembre 2014

Ebola, vergognosa indifferenza

Cosa sta accadendo in Liberia e Sierra Leone ai malati di Ebola? Lasciati morire per strada perché negli ospedali non c’è più posto, leggi quasi marziali che impongo una quarantena ai villaggi e costringono la gente a rimanere chiusa in casa per evitare contagi. I paesi africani sono stati abbandonati a sé stessi, pochi aiuti, nessun investimento, nessuna mobilitazione per creare strutture assistenziali e mediche seppur provvisorie che possano dare almeno un sollievo e un po di calore umano a questi,malati. Dove sono le ONG? dove sono gli ospedali da campo utilizzati spesso anche dagli eserciti che potrebbero essere velocemente attivi? Dove sono i famosi superpaperoni che si dicono grandi benefattori, perché hanno fondazioni milionarie per la “salute riproduttiva” o per evitare l’estinzione delle specie protette? Neanche un centesimo per i malati di ebola, dimenticati e con la speranza che muoiano in fretta e senza contagiare altri. E noi preoccupati a guardarci il nostro ombellico cominceremo ad interessarcene solo se avremo il primo caso in Italia, magari iniziando a gridare contro il pericolo immigrazione o all’untore.

Incredibili dichiarazioni di Salvini sulla Corea del Nord

Questo link sarebbe da mandare a Salvini!....che recentemente ha paragonato la Corea del Nord (una delle dittature piu terriibili) alla Svizzera. Incrediili le sue dichiarazioni, su un paese doe il totalitarismonon ha alcun rispetto della vita umana.
 
http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_settembre_10/coree-confronto-scene-vita-quotidiana-seul-pyongyang-9b00b490-38f6-11e4-ba01-a3638c813bce.shtml


Il padano comunista Salvini che tanto ha apprezzato la mancanza di playstation, auto e telefonini farebbe meglio a non mandare più inutili tweet …almeno comincerebbe a sentirsi in Corea del Nord

giovedì 11 settembre 2014

11 settembre...sono passati 13 anni ma siamo ancora in guerra


Sono passati 13 anni da quell tragico 11 settembre del 2001, un giorno che ha cambiato la storia.
Quasi a sorpresa, per la maggior parte delle persone comuni, un gruppo di terroristi colpiva New York e gli Stati Uniti.
Un pericolo tutt’altro che sconosciuto quello del terrorismo islamico, visto che servirono poche ore per individuare i responsabili di quel terribile gesto.
All’ 11 settembre seguì la guerra in Afghanistan e poi la gerra in Iraq e una serie di attentati in tutto il mondo e una serie di guerre ancora in corso nell’area mediorientale.
Colpisce come dopo 13 anni non si siano ancora risolti alcuni scenari, quello dell’Afghanistan o dell’Iraq, dove non si è stati in grado di avere un approccio anche costruttivo, almeno non nella misura commisurata agli sforzi messi in campo, per aiutare le popolazioni civili. Appare chiaro, come la crisi irachena mostra, che la guerra non risolve i problemi, anzi a volte destabilizza e ne provaca peggiori di quelli che vuole risolvere. Per costriure la pace bisogna costruire uno sviluppo, riconciliare, perdonare, fare giustizia, rispettare i diritti umani fondamentali.
Tutti obiettivi che via via sono stati disattesi. Come disatteso è la battaglia contro il terrorismo nel mondo, con errori gravissimi degli stati del golfo che hanno creduto di sfruttare gli estremismi per difendere la proprio politica e stabilire aree di influenza. Si aggiunga poi una guerra tra sciiti e sunniti per la prevalenza sul mondo islamico e la pessima gestione delle primavere arabe. Gravissimi gli errori dell’Occidente che ad un certo punto si è disinteressato di quanto accadeva, pensando che non lo riguardasse più, il ritiro da Iraq e quello programamto dall’afghanistan assomigliano piu ad una fuga che ad una decisione costruttiva. Ora che il terrorismo in Siria e in Iraq ma anche in Nigeria e Somalia e in Libia punta ad un cambio di strategia con la conquista di interi stati , Obama, assente completamente dalla politica internazinale e mediorientale in particolore, tentato per tutto il suo mandato da un isolazionismo impossibile in un mondo globalizzato, annuncia una nuovo guerra.

C'è chi ogni riforma è sbagliata

Lettera publicata su Avvenire 11 Settembre 2014
con la risposta del direttore

Scuola, giustizia (e non solo): via veti
Sì, ma attenti a dire «meritocrazia»


Caro direttore,
in Italia due ambiti negli ultimi venti anni sono stati al centro delle polemiche politiche e di tentativi di riforma: la giustizia e la scuola. Ed ecco in questo autunno si torna proprio a parlare di scuola e di giustizia. E qualunque sia la proposta di riforma, da qualsiasi parte politica arrivi, qualsiasi orientamento in termini di contenuto abbia, due gruppi si sono sempre opposti: i sindacati degli insegnanti e l’associazione nazionale magistrati, cioè il "sindacato" delle toghe. Ma perché queste due categorie avrebbero (e hanno effettivamente avuto) diritto di veto, sino a bloccare due degli ambiti più importanti della "crisi" dell’Italia? La magistratura e la scuola hanno bisogno di riforme a partire dalla gestione dell’organico e dalla meritocrazia fino ad arrivare alle regole per le carriere, dai diritti delle famiglie a decidere liberamente per l’educazione dei figli a quelli dei cittadini di avere un processo in tempi giusti.
Luca e Paolo Tanduo

Con questa lettera, cari amici, andate rapidamente al punto, mettendo il dito su un nervo scoperto, anzi su due. Condivido lo spirito che vi anima e le vostre conclusioni, ma con un… emendamento. So che le parole possono assumere significati più belli (o più brutti) di quelli originari, eppure faccio sempre fatica a parlare di «meritocrazia», che significa letteralmente "potere di quelli che hanno merito". Credo che in ogni settore la valorizzazione di coloro che sono bravi a fare il proprio mestiere (anche nella scuola, anche in magistratura) sia naturale e saggio e, dunque, indispensabile. Ma associare il merito al potere mi dà uno sgradevole brivido, soprattutto se penso alla società imperfetta eppure infettata dall’ideologia del "perfettismo" nella quale oggi viviamo. Sarà difficile, difficilissimo riformare un vocabolario ormai in voga, ma per vaccinarci è forse utile andare, appunto, alle origini, ricordando la genesi di quel termine. Lo coniò, unendo una parola inglese e una greca, il sociologo britannico Michael Young nel 1958 (l’anno in cui sono nato, e per me è sempre stato un motivo in più per non dimenticare questa storia…). Era già nel titolo di un saggio polemico – The rise of Meritocracy, "L’avvento della Meritocrazia" – nel quale ragionava di una società governata da persone dal quoziente intellettivo altissimo e da queste portata alla rovina... Noi cristiani sappiamo e non dovremmo mai dimenticare che i talenti non vanno sprecati né sotterrati, ma soprattutto non possono "produrre" solo per noi stessi. Giusto premiare chi ben fa (è anche il meccanismo base del consenso democratico, o – meglio – dovrebbe esserlo), ma senza orientare le risorse pubbliche soltanto in questa direzione. Sul tema, a più voci e sensibilità, ragioniamo da tempo sulle nostre pagine. E sono certo che l’attualità ci sospingerà a farlo ancora.

giovedì 4 settembre 2014

Eterologa ma dove sono i diritti del bambino?

Le Regioni hanno emanato delle regole per la fecondazione eterologa, età fertile della donna fissata a 43 anni come limite massimo per accedere alla fecondazione eterologa in maniera gratuita, certo perchè la paga la Regione cioè tutti noi.
Inoltre il donatore , "cosidetto" diciamo noi, potrà avere la massimo 10 figli, ma se una coppia che ha fatto la fecondazione eterologa vuole farne un altra può richiedere lo stesso donatore. Inoltre il colore della pelle del nascituro deve essere uguale a quello dei genitori richiedenti la fecondazione eterologa, il colore dei capelli e il gruppo sanguigno devono essere dello stesso fenotipo, insomma sembra si stia parlando di una ricetta o la scelta di un prodotto, da catalogo.
Ma se il desiderio che spinge la richiesta di eterologa è quello di avere un bambino, non dovrebbero accoglierlo indipendentemente dal colore della pelle e dei capelli? Quanta ipocrisia! Ma è chiaro che i diritti del figlio non ci sono, al centro ci sono solo i desideri degli adulti. I bambini avranno la possibilità dopo i 25 anni di avere informazioni sul donatore naturalmente solo se questo acconsente.
Appare poi chiaro come dietro queste pratiche ci siano affari economici che non consentono di rinviarne l'inizio nei propri centri, c'è da chiedersi se la decisione di rinviare le norme al Parlamento da parte del Governo sia stata corretta, visto che a decidere ora sono le Regioni.

martedì 2 settembre 2014

Per non dimenticare BESLAN

10 anni fa la strage di Beslan

uno dei più orrendi attentati della storia del terrorismo

anche se le dinamiche non sono mai state chiarite di certo la scelta degli attentatori di prendere in ostaggio la scuola e minarla fu terribile

ancora più terribile il trattamento ai bambini e l'esplosione della palestra della scuola e la battaglia che ne segui

L'attacco dei terroristi ceceni costò la vita a 186 bambini e 145 adulti