venerdì 30 settembre 2022

AREA B a MILANO i ricchi contro i poveri

La giunta e il sindaco di Milano hanno deciso di non retrocedere dalla decisione di limitare l'accesso alla città per le macchine diesel EURO V.

Una vera ingiustizia sociale che colpisce i redditi medio bassi infatti.


EURO V è un insieme di Standard europei sulle emissioni inquinanti definiti nel 2008 che si applica ai veicoli stradali nuovi venduti nell'UE a partire dal 2009. La generazione successiva Euro VI è stata applicata ai veicoli stradali nuovi venduti nell'UE diventata obbligatoria dal 1 settembre 2015. Significa che a Milano le persone che hanno acquistato un auto Euro V fino al 2015, con macchine quindi anche di soli 7 anni DEVONO CAMBIARE AUTO, tenendo conto che oggi le macchine arrivano tranquillamente a 200mila km e che in questi anni abbiamo avuto forti restrizioni alla mobilità per via dell'emergenza COVID-19, significa che molte persone devono vendere autovetture ancora perfettamente funzionanti e che lo saranno presumibilmente per altri 10 anni. 

Una norma che non risolverà alcun problema ambientale, innanzitutto perchè il problema dell'inquinamento a Milano non sono le macchine, e poi perchè anche se fosse efficace applicata solo al comune di Milano non ha alcun senso.

Chi restituirà i soldi ai cittadini? Chi aiuterà gli anziani che non potranno più muoversi per fare la spesa e andare dai figli o dal dottore?

Chi risarcirà quelle aziende di lavoratori collocate fuori dal comune di Milano che dovendo accedere all'area B dovranno cambiare i mezzi della propria azienda?

Quello che stupisce francamente è l'immobilismo della società in generale che accetta tutte queste vere e proprie angherie nel silenzio.

 




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