lunedì 19 settembre 2022

Alluvione Marche più del Climate Change potè l'uomo

Arrivano le prime piogge autunnali e subito si hanno alluvioni morti e disastri come nelle Marche. Ovviamente le prime parole sono di cordoglio per chi ha perso un caro e per chi ha avuto distrutta la casa o l'attività economica. 

 L'alluvione delle Marche a seguito di piogge molte forti ancora una volta pone però molti interrogativi sulle cause, a parte l'eccezionalità delle piogge bisognerebbe puntare il dito molto più sugli errori umani che sul climate change. A Cantiano come riporta il sito di Repubblica "il fiume è stato deviato dal suo corso naturale e convogliato in una galleria, dopo una forzata curva verso sinistra. E' proprio in questo punto - come si può vedere - che il Burano è esondato in modo furioso riprendendosi l'alveo originario. Il torrente Bevano che attraversa Cantiano a poca distanza è invece stato tombato in più punti. Lungo tutto il centro storico il fiume è stato interrato. Anche in questo caso, a causa delle precipitazioni eccezionali, il torrente è esondato con una furia inaudita, travolgendo tutto ciò che incontrava sul suo percorso e allagando una vasta porzione del centro abitato".  A Senigallia i commercianti puntano il dito sui lavori di restauro del ponte sul Misa dove secondo loro i fianchi chiusi da paratie e la campata troppo bassa hanno fatto da muro ad acqua e fango, quella struttura secondo loro va rifatta.

Che dire poi dell'incuria nella gestione della pulizia dei corsi d'acqua. Di costruzioni in zone che andrebbero lasciate libere.

Che dire di opere di canalizzazione per evitare le alluvioni proprio sul fiume Misa, progettate da anni, già finanziate e mai realizzate?


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