La Russia appare sempre più in difficile, sul piano militare si registra la ritirata da Karkiv e il timore che ora il Donbass e la stessa Crimea non sembrano più essere al sicuro tanto che molti funzionari russi in Crimea stanno facendo rientrare le famiglie in Russia.
Ma la debolezza militare dei russi, forse già 50mula morti, fa crescere anche la sua debolezza politica. Fino ad ora infatti aveva sostituito i rapporti con l’Occidente sia politici che economico con quelli con Cina e India in un loro sostanziale silenzio sulla vicenda Ucraina.
A Samarcanda in Uzbekistan in questi giorni si sono riuniti i paesi dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) che comprende Cina, Russia e tutti i paesi dell'Asia Centrale più l'India e la Turchia a cui si è ora aggiunto anche l'Iran. Il progetto è quello di creare un area geopolitica alternativa alla Nato e infatti Cina Russia e anche Turchia ultimamente hanno criticato le politiche Occidentali.
La Russia rifornisce Cina Turchia e India di petrolio a basso costo e ha progettato nuovi gasdotti verso la Cina. Putin ha dichiarato sostegno alla Cina su Taiwan ma Xi Ping non è andato oltre a dichiarazioni di sostegno a Putin ma si è detto preoccupato della situazione in Ucraina e anche Erdogan e Modi hanno chiesto a Putin di finire al più presto la guerra. Putin in difficoltà militarmente è ora debole anche politicamente. La Cina cerca di crearsi una nuova area di influenza. Intanto anche gli socntri tra Tagikistan e Kirghizistan e tra Armenia e Azerbaijan evidenziano equilibri che cambiano e potrebbero mettere ancora più in crisi la Russia.
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