La Germania inizia il 2012 con un record. L'Ufficio federale di statistica ha comunicato che nel 2011 il numero degli occupati tedeschi ha sfondato per la prima volta la soglia dei 41 milioni, toccando quota 41,04 milioni, il dato più alto mai registrato finora. Si tratta di un aumento di 535.000 unità o, in termini percentuali, dell'1,3% rispetto al 2010. L'istituto economico RWI di Essen prevede che nel 2012 gli occupati saliranno ancora.
Sorge spontanea la domanda di come sia stato possibile in un anno di crisi per l’Europa raggiungere tale risultato.
Quali provvedimenti sono stati adottati? E’ stato permesso alle aziende in difficoltà di licenziare, questo ha permesso alle aziende in crescita di trovare personale specializzato sul mercato del lavoro e quindi una ridistribuzione dell’occupazione verso i punti di efficienza senza far fallire altre aziende. Hanno ridotto il periodo in cui veniva concesso il sussidio di disoccupazione incentivando cosi migliaia di lavoratori a cercare lavoro invece di restare inattivi garantiti da un alto sussidio. Con buona pace della Camusso e della Bindi che continuano a difendere solo chi il posto ce l’ha già.
Ricordiamo poi come in Germania il lavoro sia tassato meno che in Italia. Certamente poi l’occupazione tedesca è stata favorita in questi anni da una capacità di esportazione notevolmente aumentata da quando è stato introdotto l’euro, ma anche da una programmazione e una strategia nei paesi BRIC molto più forte della nostra.
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