giovedì 18 aprile 2024

Aiuto alle donne nei consultori polemica solo ideologica

 


La polemica politica di questi giorni sulla proposta di consentire alle donne che devono decidere se abortire di poter incontrare anche le associazioni pro life nei consultori é solo ideologica. Infatti innanzitutto non c’è alcun obbligo, la donna può decidere se farlo o no. Secondo aspetto é già stato previsto dalla legge 194 fin dall’inizio che si possa intervenire per cercare di rimuovere le cause che portano a fare la scelta drammatica dellaborto.

L’esperienza dei CAV mostra che l’ascolto , la vicinanza e l’aiuto materiale quando serve aiutano spesso le donne a scegliere liberamente per la vita. 

Diciamo basta a questa sinistra ideologica che non vuole nemmeno che si ascoltino e aiutino le donne in difficoltà .

mercoledì 10 aprile 2024

Ucraina serve trovare una soluzione diplomatica

Negli scorsi mesi gli ucraini si sono ritirati da Advinka ormai distrutta. Per i russi una vittoria pagata con perdite altissime ma forse in italia non si e' capito l'importanza di questa battaglia.

Per gli ucraini e' una perdita considerevole perche' questa cittadina alle porte dei Donetsk permetteva loro di colpire il capoluogo ma sopratutto dal 2014 era stata fortemente fortificata dagli ucraini quando l'avevano riconquistata , quindi era il fulcro della loro difesa nella regione di Dontesk. Infatti in questo periodo lentamente ma i russi continuano ad avanzare nella regione del Donetsk.

Inoltre le difese aeree ucraine sono concentrate soprattutto su Kiev e con i nuovi missili e bombe i russi stanno colpendo ripetutamente Odessa e Kharkiv e tutte le centrali elettriche e idroelettriche fuori della regione di Kiev mettendo a rischio la struttura energetica ucraina e distruggendo molti impianti.

Gli ucraini rispondono con attacchi a base aeree e a raffinerie in territorio russo .

La preoccupazione dell'occidente per la mancanza di mezzi e uomini degli ucraini aumenta e forse anche per questo si alzano i toni , ma forse proprio il pericolo di una nuova offensiva russa spinge alcuni a dire che ormai e' ora di trattare prima che sia peggio, anche il Papa ha chiesto a Kiev di trattare prima di perdere.

Come dice il Papa la guerra porta solo sconfitti e morti. Di sicuro questa guerra in Ucraina non vedrà vincitori ma solo sconfitti, la retorica e propaganda da entrambe le parti che evocano la guerra fino alla vittoria ricorda molto quanta accadde nella grande guerra quando nessuno era disposto ad ammettere lo stallo e la guerra si protasse inutilmente con uno spreco di vite umane fino al crollo per mancanza di mezzi di sussitenza della Germania e dell'Austria-Ungheria. La soluzione più auspicabile al momento è quella di una tregua e un cessate il fuoco consolidato e poi andranno discusse a livello internazionale la gestione dei territori occupati dalla Russia magari concedendo loro uno statuto speciale all'interno dell'Ucraina garantito da un contingente di pace e trovando un compromesso sulla Crimea. 

lunedì 8 aprile 2024

Da Milano alla Scozia l'ideologia che vuole annullare le differenze uomo - donna

A Milano la commissione di esperti del Comune che ha il compito di valutare la posa di opere d'arte in spazi pubblici ha dato parere negativo all’unanimità alla collocazione di una scultura in bronzo, realizzata da Vera Amodeo, donata dai figli dell'artista, che raffigura una donna che allatta, la scultura si intitolata "Dal latte materno veniamo".

Sorprendentemente la commissione ha così motivato come si legge nel verbale, “la scultura rappresenta valori certamente rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini, tali da scoraggiarne l’inserimento nello spazio pubblico”.

Una decisione talmente assurda e incomprensibile che persino il sindaco e l’assessore alla cultura del comune di Milano ne hanno preso le distanze. Ma noi ci domandiamo chi ha nominato questa commissione? non è forse vero che la tendenza culturale espressa dalla commissione è stata favorita da un clima culturale e politico che ha osteggiato la visione della famiglia tradizionale in questi anni a Milano sponsorizzando con decisioni e dichiarazioni una visione destrutturata e che tende a sostenere metodi alternativi come la maternità surrogata?

Nel frattempo sempre in questi giorni giunge la notizia dalla Scozia dell’approvazione di una legge che vuole, nel nome del rispetto e della tutela dei diritti LGBT, negare tra el altre cose la possibilità alle persone di indicare una persona che si dichiara transgender col suo sesso biologico. Clamorose sono state le parole della scrittrice Rowling che ha affermato che continuerà a chiamare donna e uomo le persone nate donna e uomo ed ha detto di essere disposta a farsi arrestare e ad autodenunciarsi per questo, ha scritto sui social media "La libertà di espressione e di credo è finita in Scozia se la descrizione accurata del sesso biologico" è considerata un reato penale. Anche il primo ministro conservatore Sunak ha affermato che nessuno dovrebbe essere perseguito per "aver affermato semplici fatti sulla biologia".

È proprio vero che l’ideologia per definizione vuole negare la realtà e distorcerla e allora questa teoria del gender si delinea sempre più come ideologica.

Papa Francesco proprio sulla teoria del gender pochi giorni fa ha dichiarato parlando al Convegno internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio”, che “Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l'umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda tensione”

Come scriveva GILBERT KEITH CHESTERTON “Attizzeremo i nostri fuochi per testimoniare che due più due fa quattro. Sguaineremo le nostre spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”.

La situazione nella guerra in Israele a Gaza è sempre più complicata

 

La situazione nella guerra in Israele a Gaza è sempre più complicata. La comunità internazionale e in particolare gli storici alleati di Israele gli USA hanno chiesto a Israele maggiori garanzie per la tutela dei civili e maggiori aiuti per la popolazione di fronte alla crisi umanitaria in corso. Biden e gli USA sono arrivati al punto di non ostacolare una risoluzione ONU che chiedeva il cessate il fuoco e attraverso il leader dei democratici al Campidoglio hanno espresso critiche pesanti al leader Netanyahu. Gli USA hanno inviato aiuti umanitaria nonostante la chiusura dei valichi così come l’Europa, l’Italia con la nave ospedale e portando diversi bambini in Italia sta operando per alleviare le sofferenze dei feriti.  Gli israeliani dopo l’incidente che ha colpito i volontari dell’associazione WCK che distribuivano alimenti nella Striscia di Gaza hanno dovuto ammettere le loro responsabilità per la prima volta, questo grave incidente potrebbe cambiare le cose sul campo. Infatti, le brigate militari di Israele (tranne una) sono state ritirate dal sud della Striscia e per la prima volta da sei mesi Israele ha consentito l’apertura del valico a nord della Striscia.

Le pressioni su Israele per non attaccare Rafah aumentano.

Intanto la crisi politica in Israele si aggrava e per la prima volta il governo si spacca, un alleato del governo di unità nazionale, Benny Gantz, a sorpresa ha chiesto  elezioni anticipate. Gantz nei mesi scorsi si era anche recato negli USA senza aver prima consultato Netanyahu. Le proteste popolari aumentano nelle piazze israeliane e sono giunte fin dentro il parlamento. Netanyahu oltre a perdere il sostegno degli storici alleati sta perdendo gran parte del suo consenso in Israele. Nel frattempo, Hamas con grande cinismo verso il suo popolo non concede ancora il rilascio degli ostaggi.

in questi giorni poi in modo incomprensibile l’esercito israeliano ha violato il diritto internazionale colpendo  l’ambasciata iraniana a Damasco, infatti ha distrutto una parte dell'ambasciata iraniana uccidendo tra le altre persone un generale iraniano. L'Iran ha minacciato rappresaglie contro Israele, è chiaro che ora le sedi diplomatiche di Israele rischiano di essere attaccate come rappresaglia.

Vedremo se gli errori di Netanyahu porteranno ad un aggravarsi della crisi o se il suo isolamento spingerà per almeno un cambio di strategia.

sabato 30 marzo 2024

AUGURI PASQUA 2024

 

Oggi il modo sembra dominato dalla guerra e dall’odio, non solo in Ucraina, ma in Israele e Gaza, in Sudan, in Myanmar e in tanti posti da noi dimenticati. Ma l’odio e la violenza e la sofferenza che nasce da essi sembrano assediare anche la vita delle nostre città e a volte addirittura minano i rapporti personali e familiari.

Anche Gesù nel Venerdì Santo sperimenta il dolore del peccato che è innanzitutto la lontananza da Dio «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27, 46). «Gesù ha provato l’abbandono totale, la situazione a Lui più estranea, per essere in tutto solidale con noi. L’ha fatto per me, per te, per tutti noi, lo ha fatto per dirci: “Non temere, non sei solo. Ho provato tutta la tua desolazione per essere sempre al tuo fianco”» papa Francesco, Omelia, 5-IV-2020.

Invochiamo allora Dio come nel Salmo 87 “Signore, in te mi rifugio. Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio alla mia supplica”. 

Per chi crede, Dio ci è vicino e sempre ci accompagna e ci aiuta a portare la nostra croce, come dice la lettera EPISTOLA Eb 12, 1b-3 “corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.”

Ma purtroppo anche la fede in Dio sembra più lontana dalla nostra società e questo rende più difficile avere speranza e fiducia.

L’augurio per una santa Pasqua allora è quello di porre la nostra fiducia in Dio come ha fatto Gesù sul Monte degli Ulivi. Gesù dice: “Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu” (Mc 14,36). “Nella lotta della preghiera sul Monte degli Ulivi Gesù ha sciolto la falsa contraddizione tra obbedienza e libertà e aperto la via verso la libertà. Preghiamo il Signore di introdurci in questo “sì” alla volontà di Dio, rendendoci così veramente liberi”. Benedetto XVI, Omelia, 5-IV-2012

Preghiamo Gesù salvaci dalla violenza e dal peccato.

 

LUCA e PAOLO TANDUO


mercoledì 27 marzo 2024

Egitto: la crisi economica giustamente preoccupa Italia ed Europa

L’Egitto sta vivendo una crisi economica profonda, il valore della sua moneta ha perso il 50%, l’inflazione è al 38% , le cause sono molte ma sicuramente pesa sull’Egitto la guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei prezzi del grano che l’Egitto importava da Ucraina e Russia. Un altro motivo di stress dell’economia è il calo del turismo, l’Egitto non si e’ ancora ripreso dalla crisi di presenze derivante dalla pandemia del Covid e oggi si aggiunge la mancanza dei turisti russi. C’è poi il calo drastico degli introiti del canale di Suez a causa degli attacchi degli Houti dello Yemen alle navi cargo.

Le politiche di debito del governo Al Sisi sono ormai insostenibili tanto che l’Egitto risulta il secondo paese debitore verso il Fondo Monetario dopo l’Argentina.

Va aggiunto il problema dei profughi che arrivano dal Sudan e il problema della guerra della striscia di Gaza che rischia di portare altri profughi e mettere in vera difficoltà l’Egitto che infatti fino ad ora si è detto contrario ad accettarli.

Per sollevare e sostenere l’Egitto gli Emirati Arabi hanno dato 35 miliardi di dollari e ora la missione Ue con Von der Leyen i premier belga, greco, austriaco e quello italiano Meloni, hanno dato all’Egitto un prestito di 8 miliardi, in parte in investimenti e in parte per sostenere l’Egitto a gestire i profughi, un accordo simile era stato fatto anche con la Tunisia. Il Governo Meloni rivendica il suo ruolo di rilancio dei rapporti con i paesi del Nord Africa e pure l’ex ministro della difesa Minniti ha difeso l’appoggio all’Egitto paese cruciale nel Medio Oriente per gli equilibri politici e per evitare una escalation nella crisi scatenata dall’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Non ci si può permettere che l’Egitto crolli economicamente e’ quindi giusta l’azione del governo italiano ed europeo di sostegno. Incredibilmente la leader del PD Schlein accusa il governo italiano e la Ue di fare un vergognoso accordo col dittatore Al Sisi scordando però il ruolo dell’Italia e della Ue nel Medioriente che non può essere quello di essere assente e dimenticando che l’Egitto di fronte alle crisi di Sudan e a Gaza è un alleato fondamentale.



Drammatica crisi umanitaria in SUDAN

 Dall’aprile 2023 il Sudan è dilaniato da una guerra civile che vede contrapporsi l’esercito sudanese e il gruppo paramilitare conosciuto come RSF, le "Forze di supporto rapido". La guerra partita dalla capitale Khartoum dove i capi militari delle due fazioni, si contendono il potere. La crisi è seguita al colpo di stato che ha portato alla caduta del dittatore al-Bashir . Entrambi i contendenti si sono macchiati di violenze e in particolare il RSF ha commesso atrocità nelle zone del Darfur e del sud Sudan ricco di minerali preziosi. L’RSF è appoggiato dalle milizie della Wagner russe e sfrutta l’oro di queste zone per finanziarsi. Esiste poi il tentativo di unire la zona della Libia del generale Haftar col Sudan controllato dal RSF. L’esercito sudanese controlla la costa del mar Rosso e la zona di Port Sudan. Gli scontri hanno interessato anche la regione “granaio” del Sudan e questo provocherà una forte crisi alimentare aggravando la situazione già tragica e di malnutrizione di milioni di persone e centinaia di migliaia di bambini. 

L’ONU ha dichiarato che il Sudan è oggi la nazione con milioni di sfollati che rischiano la fame, si parla di 6-8 milioni di persone sfollate di cui 2 milioni nei paesi confinanti. 

Papa Francesco ha ricordato in uno dei suoi ultimi Angelus che “Non dimentichiamo: la guerra sempre è una sconfitta, sempre. Ovunque si combatte le popolazioni sono sfinite, sono stanche della guerra, che come sempre è inutile e inconcludente, e porterà solo morte, solo distruzione, e non porterà mai la soluzione del problema. Preghiamo invece senza stancarci, perché la preghiera è efficace, e chiediamo al Signore il dono di menti e di cuori che si dedichino concretamente alla pace.” E ha lanciato un appello per il Sudan “Chiedo di nuovo alle parti belligeranti di fermare questa guerra, che fa tanto male alla gente e al futuro del Paese. Preghiamo perché si trovino presto vie di pace per costruire l’avvenire del caro Sudan”.

Un altro aspetto di questa guerra è l’abbandono totale da parte dei paesi stranieri di questo paese e quindi anche l’assenza quasi generale di immagini e notizie di questo conflitto che lo rende praticamente ignorato dall’opinione pubblica e dai mass-media : l’interesse per le popolazioni del Sudan è praticamente nullo.