venerdì 8 novembre 2024

Alcuni dati interessanti del risultato elettorale per le Presidenziali USA2024.

Ecco alcuni dati interessanti del risultato elettorale per le Presidenziali USA2024.

Oggi Donald Trump ha vinto le elezioni conquistando 312 grandi elettori contro i 226 della sua rivale Kamala Harris, la candidata democratica ha ricevuto 73,759,465 voti (48.2%) di voti popolari, cioè 8 milioni di voti in meno di Biden nel 2020, Donald Trump ha ricevuto 76,433,539 (50%), raggiungendo il massimo dei voti raccolti da un candidato repubblicano ad una elezione presidenziale aumentando di 2 milioni i voti del 2020 e ben 14 milioni di voti in più rispetto al 2016. Si può però affermare che questa volta il voto a Trump è stato meno omogeneo, lui ha intercettato crescenti porzioni dei voti delle minoranze sia ispaniche che di colore e questa volta molti giovani hanno votato per lui. Trump ha vinto anche il voto tra i cattolici. Che il suo elettorato sia cambiato è dimostrato dal voto di New York dove pur avendo perso ha preso 100mila voti in più rispetto al 2020 o dal voto della California dove Trump ha vinto diverse contee dominate ad oggi dai democratici.

Il successo di Donald Trump in queste elezioni è completato dal fatto che il partito repubblicano, forse oggi meglio chiamarlo il movimento MAGA, ha ottenuto al maggioranza si alla Camera che al Senato, quindi Donald Trump avendo il sostegno di entrambe le camere avrà mano libera nel cercare di portare a termine il suo programma elettorale.

Inoltre certamente questa volta gli eletti sono fedeli alla linea MAGA e molto meno legati alle vecchie oligarchie del partito repubblicano, davvero stravolto nella sua rappresentanza.




Facciamo un confronto con le precedenti elezioni

Nel 2008 Barack Obama ha vinto le elezioni conquistando 365 grandi elettori contro i 173 del suo rivale, John McCain e ha ricevuto più voti del candidato repubblicano, 69.498.516 (52,93%) contro 59.948.323 (45,65%).

Nel 2012 Barack Obama ha rivinto le elezioni conquistando 332 grandi elettori contro i 206 del suo rivale Mitt Romney. Il candidato democratico ha ricevuto 65.915.795 (51,06%) contro 60.933.504 (47,20%) del candidato repubblicano.

Nel 2016 Donald Trump ha vinto le elezioni conquistando 304 grandi elettori contro i 227 della sua rivale Hillary Clinton, ma la candidata democratica aveva ricevuto più voti popolari rispetto al repubblicano, 65.853.514 (48,18%) contro 62.984.828 (46,09%).

Nel 2020 Joe Biden ha vinto le elezioni conquistando 306 grandi elettori contro i 232 del suo rivale Donald Trump, Biden ottenne un numero enorme di voti popolari ma lo stesso Trump raggiunse un numero di elettori notevole, il candidato democratico aveva ricevuto, 81.283.501 (51,31%) contro 74.223.975 (46,85%) del candidato repubblicano.


mercoledì 6 novembre 2024

USA 2024 Vince nettamente Trump

 


Trump ha vinto in tutti gli stati che erano incerti ...è il 47 presidente Usa....stavolta ha vinto anche il voto popolare ha preso 3 milioni di voti in più di Harris

martedì 5 novembre 2024

USA 2024 è arrivato il momento del voto



Finalmente potremmo dire è arrivato il momento del voto negli USA e una delle più imprevedibili campagne elettorali e dai toni duri è terminata.

Questa campagna elettorale è stata caratterizzata da 2 eventi : il ritiro del candidato democratico e presidente in carica Biden, scaricato dal suo partito dopo il primo dibattito con Trump, una mossa probabilmente tardiva per porter imporre un candidato senza un vero processo democratico che passasse dalle primarie di partito. L'altro evento è stato il fallito attentato contro Trump, salvo per pochissimo.

La campagna elettorale è stata caratterizzata da toni asprissimi e a volte violenti, soprattutto da parte di Trump. Per fortuna almeno alla fine Trump ha lanciato un appello contro la violenza, speriamo che dissuada da cattive intenzioni chiunque.I temi che hanno dominato la campagna elettorale sono stati certamente l'economia dove Trump ha avuto la meglio visto la pensate crisi dei prezzi durante l'amministrazione Biden e la questione migratoria, qui Trump ha usato toni inaccettabili pur mettendo in evidenza un reale problema di ordine pubblico che certamente gli portera' molti consensi.

Harris invece dal canto suo ha dovuto rivedere alcune sue precedenti posizioni su entrambe le questioni dovendo inseguire il suo avversario, da questo punto di vista Trump ha già vinto imponendo l'agenda politica dei prossimi anni.

Un altro tema che ha diviso i candidati anche se non è risultato centrale è stata la questione dell'aborto dove intelligentemente Trump ha deciso di ribadire che dopo la sentenza della Corte Costituzionale sono i singoli stati a decidere su questo tema e quindi scaricando di ogni responsabilità l'amministrazione federale. Harris invece vorrebbe tornare a prima della sentenza imponendo una linea che consenta sempre a livello nazionale l'aborto cercan do di mobilitare su questo tema il voto femminile a suo favore. Altro tema etico è stato quello della partecipazione agli sport femminili dei transgender.

Ma questa campagna elettorale ha visto anche alcuni miliardari come protagonisti schieratisi chi con Trump chi con Harris. L'appoggio più sorprendente e che forse risulterà decisivo è stato quello dell'imprenditore Musk a favore di Trump. Scontato invece l'appoggio del modo dello spettacolo a favore della candidata democratica Harris.

A decidere come sempre le elezioni che si svolgono in un sistema federale, saranno 7-8 stati indecisi dove i candidati secondo i sondaggi sono molto vicini.

Un’altra questione che forse per la prima volta dopo tanto tempo è stata importante in questa campagna elettorale è stata la politica estera, con la Harris in netta difficoltà vista la gestione dell'amministrazione Biden sia della crisi Ucraina e che della crisi in Medioriente.



Valencia una alluvione devastante

La Spagna nella regione e nella città di Valencia è stata colpita da fortissime precipitazioni che hanno provocato una alluvione devastante che ha provocato più di 200 morti.

La maggior parte dei morti è da imputare certamente al ritardo dell'allarme dato dalla regione valenciana, molti infatti sono morti intrappolati nelle auto travolte dalle piene.

I ritardi nella gestione dell'emergenza prima e dopo hanno portato a pensanti proteste, la violenza ha colpito in particolare la macchina del premier socialista, va pero' detto che le proteste sono state enfatizzate da gruppi di estrema destra e noi ribadiamo che nulla giustifica la violenza.

La piana della città di Valencia è di origine alluvionale e purtroppo non è la prima volta che la città viene colpita da violente inondazione, come accadde nel 1957. Le opere di deviazione del fiume Tura realizzate dopo quella alluvione hanno stavolta salvato il centro storico della città che è stato comunque duramente colpita in altre zone, va sottolineato che l'espansione urbanistica della città ha purtroppo favorito il pesante bilancio dell'odierna alluvione.

La reazione del popolo spagnolo è stata encomiabile, a differenza dell'inefficienza delle amministrazioni locale e anche nazionale. Migliaia di volontari hanno raggiunto la città portando viveri e acqua e aiutando a spalare il fango e l'acqua prima che irrigidendosi potesse diventare difficilmente rimovibile.

Una grande calamità ha generata un grande moto di solidarietà.


giovedì 31 ottobre 2024

La questione migratoria al centro dello scontro governo - magistratura


I primi trasferimenti di migranti in Albania, su cui abbiamo già espresso tutti i nostri dubbi, hanno sancito l'ennesimo scontro tra governo e magistratura.

Alcuni magistrati infatti richiamandosi ad una sentenza europea che in questo caso avrebbe prevalenza sul diritto italiano visto la materia, hanno deciso di dichiarare paesi come l'Egitto paesi non sicuri e denunciare il fatto che le regole stabilite dal governo per definire alcuni paesi come sicuri siano illegittimi. I toni usati dalle motivazioni però fanno propendere per una decisione connotata da precise idee politiche che si pongono come principale obiettivo quello di contrastare l'azione del governo. Vedremo se le motivazioni giuridiche addotte da questi magistrati sono legittime, rimane il fatto che il governo ha tutto il diritto di procedere con decisioni politiche per cercare di delineare un contenimento dell'immigrazione clandestina. Sappiamo comunque che la soluzione è trovare un modo per gestire i flussi migratori invece che solo contrastarli e la decisione del governo di riaprire la programmazione di flussi migratori autorizzati va a nostro avviso nella direzione giusta.


In Liguria il giustizialismo non paga


Domenica scorsa si sono svolte le elezioni amministrative in Liguria per eleggere il nuovo Presidente della Regione.

Ha vinto il centrodestra che continua a rimanere unito, mentre il centro sinistra segnato sempre da divisioni appare debole e rissoso. Ma le elezioni liguri sono state particolari perche' arrivano a seguito di una lunghissima indagine, per alcuni anche abnorme, 3 anni di intercetazioni che hanno portato all'accusa di corruzione e finanziamento illecito per i vertici regionali. La vicenda giudiziaria molto discussa e opinabile si e' conclusa con un patteggiamento in cui la procura ha accttarto di riconoscere il finanziamento illecito del movimento del presidente della regione che per questo e' stato condannato. Insomma una conclusione molto lontana dall'impianto accusatorio e che pone serie domande sulla vicenda e sulle regole del finanziamento ai partiti.

La vittoria del centrodestra anche se di poco e con una affluenza ridotta, segna una sconfitta potremmo dire di chi vuole sfruttare le indagini giudiziarie per cambiare l'indirizzo politico e la conclusione e' che l'opposizione non puo' basarsi solo sugli scandali politici per sperare di vincere. 

A favore del centrodestra sicuremente ha giovato anche la serie di opere e di azioni amministrative che hanno fatto ripartire la regione Liguria prima bloccata da mille veti.

mercoledì 30 ottobre 2024

Orsi e lupi sono pericolosi


Era l'aprile del 2023 quando un ragazzo runner di 26 anni in Trentino è morto a seguito dell'aggressione di un orso. Da allora la discussione sulla presenza dei predato, orsi ma anche lupi sulle alpi e non solo ha interessato il nostro paese e l'opinione pubblica oscillando dalle posizioni degli animalisti a chi voleva un ripensamento delle politiche di ripopolamento di queste specie su territori abitati come il Trentino.

Gli ambientalisti che hanno avuto ampio spazio sui media che hanno ostracizzato le posizioni di chi chiedeva l'abbattimento degli animali più pericolosi, hanno sostenuto di essere la maggioranza nel paese e di avere anche il sostegno delle popolazioni locali.

Domenica scorsa è apparsa evidente a tutti che la realtà è molto diversa. In Trentino si è svolto un referendum consultivo e non vincolante su orsi e lupi che chiedeva agli abitanti se la loro presenza fosse "un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed danno per l'economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali".

Il risultato è stato netto, per 7.731 persone, il 98,58% dei votanti, la presenza di grandi carnivori in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi è pericolosa.

La vita di un uomo vale per noi sempre di più di quella di un animale e la loro presenza rappresenta un pericolo reale e le politiche di ripopolamento sono state giudicate sbagliate e si chiede che debbano essere ripensate.