giovedì 31 ottobre 2024

La questione migratoria al centro dello scontro governo - magistratura


I primi trasferimenti di migranti in Albania, su cui abbiamo già espresso tutti i nostri dubbi, hanno sancito l'ennesimo scontro tra governo e magistratura.

Alcuni magistrati infatti richiamandosi ad una sentenza europea che in questo caso avrebbe prevalenza sul diritto italiano visto la materia, hanno deciso di dichiarare paesi come l'Egitto paesi non sicuri e denunciare il fatto che le regole stabilite dal governo per definire alcuni paesi come sicuri siano illegittimi. I toni usati dalle motivazioni però fanno propendere per una decisione connotata da precise idee politiche che si pongono come principale obiettivo quello di contrastare l'azione del governo. Vedremo se le motivazioni giuridiche addotte da questi magistrati sono legittime, rimane il fatto che il governo ha tutto il diritto di procedere con decisioni politiche per cercare di delineare un contenimento dell'immigrazione clandestina. Sappiamo comunque che la soluzione è trovare un modo per gestire i flussi migratori invece che solo contrastarli e la decisione del governo di riaprire la programmazione di flussi migratori autorizzati va a nostro avviso nella direzione giusta.


In Liguria il giustizialismo non paga


Domenica scorsa si sono svolte le elezioni amministrative in Liguria per eleggere il nuovo Presidente della Regione.

Ha vinto il centrodestra che continua a rimanere unito, mentre il centro sinistra segnato sempre da divisioni appare debole e rissoso. Ma le elezioni liguri sono state particolari perche' arrivano a seguito di una lunghissima indagine, per alcuni anche abnorme, 3 anni di intercetazioni che hanno portato all'accusa di corruzione e finanziamento illecito per i vertici regionali. La vicenda giudiziaria molto discussa e opinabile si e' conclusa con un patteggiamento in cui la procura ha accttarto di riconoscere il finanziamento illecito del movimento del presidente della regione che per questo e' stato condannato. Insomma una conclusione molto lontana dall'impianto accusatorio e che pone serie domande sulla vicenda e sulle regole del finanziamento ai partiti.

La vittoria del centrodestra anche se di poco e con una affluenza ridotta, segna una sconfitta potremmo dire di chi vuole sfruttare le indagini giudiziarie per cambiare l'indirizzo politico e la conclusione e' che l'opposizione non puo' basarsi solo sugli scandali politici per sperare di vincere. 

A favore del centrodestra sicuremente ha giovato anche la serie di opere e di azioni amministrative che hanno fatto ripartire la regione Liguria prima bloccata da mille veti.

mercoledì 30 ottobre 2024

Orsi e lupi sono pericolosi


Era l'aprile del 2023 quando un ragazzo runner di 26 anni in Trentino è morto a seguito dell'aggressione di un orso. Da allora la discussione sulla presenza dei predato, orsi ma anche lupi sulle alpi e non solo ha interessato il nostro paese e l'opinione pubblica oscillando dalle posizioni degli animalisti a chi voleva un ripensamento delle politiche di ripopolamento di queste specie su territori abitati come il Trentino.

Gli ambientalisti che hanno avuto ampio spazio sui media che hanno ostracizzato le posizioni di chi chiedeva l'abbattimento degli animali più pericolosi, hanno sostenuto di essere la maggioranza nel paese e di avere anche il sostegno delle popolazioni locali.

Domenica scorsa è apparsa evidente a tutti che la realtà è molto diversa. In Trentino si è svolto un referendum consultivo e non vincolante su orsi e lupi che chiedeva agli abitanti se la loro presenza fosse "un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed danno per l'economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali".

Il risultato è stato netto, per 7.731 persone, il 98,58% dei votanti, la presenza di grandi carnivori in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi è pericolosa.

La vita di un uomo vale per noi sempre di più di quella di un animale e la loro presenza rappresenta un pericolo reale e le politiche di ripopolamento sono state giudicate sbagliate e si chiede che debbano essere ripensate.


martedì 15 ottobre 2024

La missione UNIFIL una missione fallimentare

La missione UNIFIL in Libano è la missione ONU creata nel 1978 e rinnovata nel 2000 a seguito del ritiro delle truppe israeliane dal Libano e poi ancora nel 2006 dopo l'intervento israeliano in Libano. Il suo stesso nome fa intuire lo scopo della missione : Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite. Il suo scopo doveva essere quindi quello di garantire una fascia di sicurezza nel sud del Libano e sostenere e garantire gli aiuti umanitari nella zona. La zona di confine tra Libano ed Israele è rimasta una zona fortemente militarizzata tanto è vero che Hezbollah ha continuato da questa regione a sparare razzi sul territorio israeliano. Un vero e proprio fallimento che andrebbe chiuso.

Nonostante il suo fallimento è comunque inaccettabile che uno stato come Israele ne attacchi le basi e pretenda il suo ritiro unilateralmente bene ha fatto il governo italiano ha lamentarsi e a ribadire che solo l’ONU può deciderne il destino. Per noi rimane una missione fallimentare e uno spreco di soldi oltre al fatto che mette in serio pericolo i soldati italiani che vi partecipano.

lunedì 14 ottobre 2024

Confindustria finalmente si cambia

Dopo la disastrosa presidenza Bonomi di Confindustria finalmente il nuovo Presidente Orsini all’Assemblea nazionale di Confindustria critica la gestione del green deal dell'Europa che rischia di distruggere il tessuto industriale per regole e tempistiche inadatte, citando il caso dell’automotive che rischia di regalare il mercato dell’auto alla Cina. 

La transizione ecologica sostiene Confindustria impone tempi stretti per la decarbonizzazione e costi altissimi per l'industria italiana ed europea. Orsini dice con chiarezza: “il Green deal è impregnato di troppi errori che mettono a rischio l'industria italiana noi riteniamo che questo non sia l'obiettivo di nessuno".

Cosi Confindustria va in sintonia con le posizioni del Governo Meloni che vuole rivedere il Green Deal e anticipare di 1 anno la verifica sella decabornizzazione del settore auto.

Confindustria plaude alla riduzione del cuneo fiscale fatta dal Governo ma chiede che diventi strutturale e chiede ai sindacati di lavorare insieme sui nuovi contratti nazionale e sulla sicurezza.

mercoledì 2 ottobre 2024

Iran attacca Israele ma è solo e debole

 L’Iran ha lanciato 200 missili contro Israele e le sue città, come già mesi fa gli effetti di questo attacco missilistico sono stati limitati grazie all’efficacia del sistema difensivo israeliano e all’aiuto degli USA. Questo attacco mostra ancora una volta la netta supremazia israeliana.



Quelli che bisognerebbe notare é poi che l’Iran è solo nessuno si è unito allo scontro contro Israele nel mondo arabo. La debolezza dell Iran appare quindi politica militare e di intelligence. 

I duri colpi messi a segno dal Mossad negli ultimi mesi colpendo ì capi di hezbollah e Hamas e anche alcuni importanti rappresentanti iraniani di collegamento con queste milizie mostrano inoltre una debolezza interna vista la permeabilità del sistema di sicurezza.

Gli USA di Biden sempre più ininfluenti dal punto di vista politico rappresentano comunque una alleato militare importante per Israele.

Dovrebbe colpire il silenzio delle piazze arabe, nessuna manifestazione a sostegno di hezbollah e dell Iran. Ancora più sorprendente quindi che le uniche manifestazioni siano in Occidente.

Questa nuova fase della guerra potrebbe portare davvero a cambiamenti in medioriente. 

Israele vuole ora creare sembra una zona cuscinetto in Libano del sud una operazione di terra rischiosa. In questo contesto appare del tutto evidente il fallimento della missione Unifil che andrebbe chiusa.

sabato 28 settembre 2024

Ucciso il capo di Hezbollah Nasrallah


L’esercito israeliano ha ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Un suo nemico storico che da sempre persegue la distruzione di Israele. Nasrallah era il capo della milizia sciita legata all'Iran. Hezbollah si era trasformata grazie ai sostegni dell'Iran e alla sua guida in un partito stato che condiziona pesantemente la vita politica e sociale in Libano, aiutando la parte sciita e ponendo in stallo le istituzioni libanesi.

L'uccisione di Nasrallah segna l'ennesima eliminazione dei capi dei movimenti antisraeliani di Hezbollah e Hamas, le cui leadership sono state praticamente azzerate.

Una dimostrazione di potenza da parte dei servizi segreti israeliani che così riscattano la sconfitta e le mancanze di un anno fa in occasione dell'attacco del 7 ottobre 2023 che causo la morte di 1700 israeliani.

Vedremo la reazione dell'Iran che però appare sempre più in difficoltà, ad ogni escalation e colpo subito l'Iran ha dimostrato fino ad ora di non poter reagire.

Per Israele un messaggio chiaro che può colpire chiunque ovunque. Vedremo se queste vittorie strategiche israeliani convinceranno i contendenti che è utile mettere fine alla guerra: ad Israele non conviene entrare in Libano dove rischia di impantanarsi e doversi poi ritirare come accadde nel 2006, Hezbollah è ormai un movimento senza leadership e potrebbe fermarsi, essendo stati uccisi nelle ultime settimane tutte le sue cariche principali. Forse per il Libano potrebbe aprirsi un nuovo percorso che potrebbe liberarlo dalle influenze iraniane e sciite.

Ricordiamo che dal 7 ottobre 2023 Hezbollah ha sparato quasi 10mila razzi su Israele e se non ci sono stati migliaia di morti è solo per la capacità del sistema antimissilistico e antiaereo di Israele. 

D’altra parte, gli attacchi al Libano colpiscono un paese già fragile politicamente ed economicamente e creano centinaia di morti tra la popolazione civile colpendo anche donne e bambini e creando migliaia di sfollati.

Questa operazione israeliana chiamata nuovo ordine potrebbe aprire scenari catastrofici o portare a ridisegnare forse in meglio il Medioriente, sicuramente è l'ennesima dimostrazione del fallimento di Biden-Harris oramai ininfluenti.