martedì 28 febbraio 2017

I giudici a favore della maternità surrogata

La corte d'appello di Trento ha emanato una sentenza nella quale afferma che la genitorialità è indipendente dalla tecnica di fecondazione e indipendente dai legami biologici. Ha con queste motivazioni dato la patria potestà a entrambi gli uomini che hanno fatto una fecondazione eterologa con utero in affitto in Nord America. Ora tutti quelli che difendendo la legge sulle unioni civili mentendo dicevano che non sarebbe mai stata riconosciuta la maternità surrogata smettano di mentire e almeno ci risparmino l'ipocrisia . 
Dove sono il diritto del bambino e quello della madre?Dimenticati a favore degli pseudo-diritti delle coppie omosessuali.
Che dire della Rai che su Radio 1 alla trasmissione Zapping ha dato 10 minuti di tempo senza contraddittorio e senza interruzioni alla presidentessa delle famiglie arcobaleno per esaltare la sentenza e la maternità surrogata affermando che è ora di riconoscerla e questa sentenza apre a questa strada? Ma chi la pensa diversamente ha diritto di parola sulle reti e radio pubbliche?


domenica 26 febbraio 2017

I numeri degli aborti in Italia

Dal 1978 in Italia ci sono stati  5.729.709 aborti

Nel 2015 gli aborti sono stati 87639

qui vedete la tabella divisa per regioni fonti rapporto del Ministerò della sanità
riportiamo anche i dati relativi agli aborti delle minorenni e alla vendita della pillola dei 5 giorni dopo il cui effetto in caso di fecondazione avvenuta (cioè gravidanza) è quello antiannidatorio cioè altera gli ormoni femminili per non far annidare l'embrione nell'utero ed è quindi abortiva in questi casi. Oltre la pillola dei "5 giorni dopo" Ellaone è venduta in Italia la "pillola del giorno dopo" la Norlevo (400.000 vendute nel 2012) entrambe vendute senza prescrizione medica dal 2015 .




Riportiamo anche i dati del Ministero sugli aborti delle minorenni e delle donne che hanno già abortito precedentemente 






venerdì 24 febbraio 2017

Il caso dell'ospedale S.Camillo è l'ennesimo tentativo di attaccare la libertà di coscienza

Il bando riservato a medici non obiettori al San Camillo di Roma fa tornare alla ribalta dei media e dell’opinione pubblica il tema della tutela del diritto all’obiezione di coscienza per i medici che non vogliono operare l’aborto. Il presidente dell'Ordine del medici di Roma e provincia  aveva chiesto al presidente della Regione Lazio di revocare l'"atto iniquo" affermando che "Prevedere un concorso soltanto per non obiettori di coscienza - spiega - ha il significato di discriminazione di chi esercita un diritto sancito dalla bioetica e dalla deontologia medica". Il diritto all'obiezione di coscienza è il fondamento della libertà.
In Italia non ci pare ci sia la difficoltà di abortire.Ci sono 100mila aborti all'anno circa, al San Camillo di Roma in un anno sono stati praticati 2400 aborti sui 9600 di tutto il Lazio. Un quarto. La CGIL aveva già provato a mettere in dubbio il diritto all’obiezione di coscienza dei medici per via dell’alta numero di medici obiettori, ricorrendo in Europa, ma il Consiglio d’Europa, garante della  Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che nel 2016 ha emesso una risoluzione a favore dell’Italia sulla gestione dell’obiezione di coscienza all’aborto.
La regione Lazio sostiene che la decisione del S.Camillo è inerente alla tutela delle donne, noi pensiamo invece che il fine sia quello di attaccare il diritto all’obiezione di coscienza. Esiste un diritto ad essere aiutati a rimuovere le cause che portano una donna alla scelta drammatica dell'aborto. Siccome la Regione Lazio sa benissimo che circa il 40% delle donne che chiedono di abortire lo fa per motivi economici, chiediamo alla Regione Lazio quali e quanti finanziamenti sono stati destinati per aiutare direttamente queste donne al fine di evitar loro il trauma dell’aborto come prescritto dall’articolo 5 della legge 194 . Il movimento per la vita italiano e i CAV hanno dimostrato in questi 40 anni che aiutare queste donne è possibile. Nessuna donna che aiutata ha scelto liberamente di far nascere il suo bambino se ne è mai pentita.

lunedì 20 febbraio 2017

La sinistra e le scissioni inutili


Dopo un Assemblea vissuta come una tragedia piena di appelli all'unità quando tutti sapevano si sarebbero divisi, Renzi ha convocato il congresso del PD e la corrente Emiliano-Rossi-Speranza lascerà il PD come già deciso visto anche il minicongresso fatto il giorno prima. Diciamolo gli scissionisti diventeranno irrilevanti con l'illusione di un partito a sinistra "partigiano" come detto da Rossi sabato, politici che non hanno capito che il mondo cambia più velocemente di loro.
Renzi cercherà di rilanciare il PD uscito con le ossa rotte dopo 2 mesi di litigi e un assemblea in cui i capicorrente si sono accusati di tutto . Un punto in cui Franceschini e Fassino hanno ragione è che la scissione indebolirà il Governo e difficilmente le due parti andranno a elezioni insieme.
D'altronde a sinistra Pisapia ha fondato il suo Movimento che dovrebbe allearsi con Renzi e quelli ancora più a sinistra hanno sciolto SEL per fondare SI. Insomma tutti mini-partiti che saranno irrilevanti alle elezioni come i fuorisciuti del PD. 

lunedì 13 febbraio 2017

L'italia non cresce, il PD litiga e gli altri pure.



Ora la Ue lo certifica : siamo il paese della UE che cresce meno. Gli unici sotto l'1% . Ecco ora a nessuno sarà più permesso raccontare che stiamo crescendo perchè il confronto con gli altri paesi è impietoso.

Ma il governo è bloccato dalle continue discussioni interne del PD che ora continueranno fino al congresso deciso oggi da Renzi, il quale ha spiazzato le minoranze che prima lo hanno chiesto e poi lo volevano ritardare. L'unica cosa giusta detta da Bersani è che tutti pensano che il governo sia comandato dal PD, quindi di questo immobilismo se ne prenderanno le responsabilità, tra l'altro Gentiloni e Padoan erano presenti alla direzione PD di oggi.

Certo come ha detto Renzi anche le opposizioni nn godono di molta salute Berlusconi e Salvini non si appoggeranno a vicenda divisi da UE e leadership, i Cinque stelle stanno gestendo malissimo la capitale Roma con tutte le contraddizioni e divisioni che ne emergono.

Insomma come ha detto il commissario Ue Moscovici la politica italiana è una delle cause della mancata crescita e rischia di aggravare la situazione. L'altro elemento di instabilità quello delle banche sul quale il Governo Renzi e poi quello Gentiloni hanno perso 1 anno rinviato le decisioni e lasciando ancora a rischio le banche.



La Ue a 2 velocità siamo sicuri sia una buona idea per l'Italia?


La Cancelliera tedesca Merkel ha fatto una dichiarazione favorevole alla Ue a 2 velocità anche se in parte ritirata dopo l'incontro con Draghi. Ma questa idea circola da anni sopratutto nei paesi del Nord Europa , una ipotesi da sempre in campo è un UE del Nord e una del Sud. Che alcuni paesi siano favorevoli si può capire, vedi Finlandia e Olanda, come pure che siano contrari altri, vedi la Grecia. Non si capisce in base a quali valutazioni il nostro premier Gentiloni in visita a Londra abbia potuto dichiarare che può essere una positiva soluzione, senza sapere se noi saremo nella Ue di serie A o in quella di serie B.
A differenza della Gran Bretagna l'Italia non ha materie prime e neanche il Commonwealth, quindi ricadere in un gruppo con una moneta debole ci esporrebbe a tutti i pericoli delle oscillazioni delle monete e delle materie prime quindi la svalutazione che favorirebbe alcune esportazioni avrebbe anche molti aspetti negativi.

sabato 4 febbraio 2017

Parlamento : le immagini valgono più di 1000 parole

Quando si dice che le immagini valgono più di 1000 parole
……e pensare che parlava il ministro Padoan del rischio dell'Italia di essere commissariata dalla Ue per extradebito e deficit.....senatori presenti 14 !!!!!!
Questo Parlamento è assolutamente delegittimato


venerdì 3 febbraio 2017

Piaccia o no Trump fa quello che aveva annunciato

Si può pensare di Trump il peggio, il meglio, oppure opportunamente aspettare i fatti e giudicarli singolarmente. In ogni caso a Trump va riconosciuto che fin dai suoi primi atti presidenziali, anche quelli più concreti come i decreti presidenziali, sta facendo quanto aveva promesso e annunciato in campagna elettorale.
 
Trump ha suito firmato un decreto per l’uscita degli USA dal Tpp.
 
L'atto più importante forse ad oggi è aver indicato il successore di Antonin Scalia alla Corte Suprema: Neil Gorsuch. Ha scelto come promesso un giudice pro-life ma è significativo che il candidato scelto segue lo stesso approccio “originalista”, che cioè cercava di rispettare il dettato costituzionale dei padri fondatori, invece di interpretarlo secondo le sue inclinazioni, del defunto e rimpianto Scalia
Gorsuch è inoltre strenuo difensore della libertà religiosa, si è battuto contro quella parte dell'Obamacare che voleva costringere tutti i datori di lavoro, a passare “come mutua” ai dipendenti metodi per il controllo delle nascite (contraccezione, aborto, sterilizzazione).
 
Trump ha tra i suoi primi gesti, convocato le grandi aziende produttrici di automobile in America per ribadire la necessità di produrre in America le auto che poi verranno vendute sul mercato americano.
 
Trump ha firmato subito il decreto per fermare i finanziamenti federali alle ONG che sostengono e promuovo l'aborto all'estero. La misura, definita “Mexico City”, fu adottata per la prima volta nel 1984 dall’allora presidente Ronald Reagan ed è stata firmata per altro ogni presidente republicano dal 1984 ad oggi. Questa misura non riguarda il territorio statunitense, ma si applica alle agenzie che operano all’estero, prima fra tutte Planned Parenthood International.
 
Trump ha firmato due ordini esecutivi che danno il via libera alla costruzione degli oleodotti Keystone XL e Dakota Access. Entrambi i progetti erano stati bloccati da Barack Obama.
 
Trump ha firmato un ordine esecutivo che ha dato il via libera alla costruzione di un muro al confine meridionale con il Messico per prevenire “l’immigrazione illegale, il traffico di droga e di persone e gli atti di terrorismo”.
 
Per noi italiani tanta coerenza tra le promesse e i fatti e la rapidità delle scelte è davvero sorprendente, a prescindere dai contenuti.

Trump, l'immigrazione e l'ipocrisia dell'Europa

Nella vicenda generale del tema dell'immigrazione è chiaro che si scontrano due diritti, quello inalienabile delle persone di cercare delle condizioni di vita migliori per sè stessi e la propria famiglia e quello degli stati di avere dei confini, condizione indispensabile per uno stato, e dunque la possibilità diopter regolamentare i flussi migratori. Va precisato inoltre che i flussi migratori sono un fenomeno inarrestabile, si possono solo regolare. Un altro punto da sottolineare è il diritto di asilo per le persone che fuggono dalla persecuzione o dalla Guerra.

In tutta questa vicenda certamente i toni e i modi di Trump suscitano più di un dubbio, anche se nella pratica non si differenziano molto dalle azioni compiute dal suo predecessore. Era stato Obama a sospendere l'ingresso negli USA per 6 mesi agli iracheni, era stato Obama a compilare la lista dei 7 stati pericolosi ora usata da Trump per  il decreto sull’immigrazione blocca temporaneamente, per soli tre mesi, la concessione di nuovi visti ai cittadini di questi paesi: Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, Yemen. Si tratta di paesi in cui le ambasciate statunitensi non operano o operano in modo discontinuo, dove, quindi, non è possibile effettuare uno screening preventivo accurato di chi fa domanda per accedere agli Usa.
Ripetiamo non stiamo sostenendola decisione di Trump, ma almeno rimaniamo ai fatti.
Semmai ci si può chiedere come mai nella lista mancano altri paesi su cui gravano sospetti fondati di collusione con il terrorismo internazionale, quali Arabia Saudita, Qatar e Pakistan.

In tutta questa vicenda appare in ogni caso evidente l'ipocrisia dell'Europa.
L'Europa paga la Turchia per tenere sul proprio territorio i profughi siriani (più di 2 milioni). L'Europa ha gestito malissimo la questione immigrazione negli ultimi anni e con metodi alquanto discutibili: la Spagna sparava sui profughi nella sua enclave in terra Africana, la Francia respingeva i profughi provenienti dall'Italia a Ventimiglia. L'Inghilterrà ha addirittura costruito un muro a Calais, la barriera alta quattro metri e lunga un chilometro è costata al Regno Unito 2,7 milioni di euro. Sorge a poche centinaia di metri dall'ex-Giungla e serve a fermare chi cerca di introdursi nei camion per attraversare il tunnel della Manica.
Oggi Tusk, il presidente del Consiglio europeo ha affermato che "Il flusso di migranti dalla Libia all'Europa non è sostenibile. L'Europa ha dimostrato di essere in grado di chiudere le rotte di migrazione illegale, come ha fatto nel Mediterraneo Orientale. Abbiamo discusso di questo esempio: ora è tempo di chiudere la rotta dalla Libia all'Italia".