giovedì 31 marzo 2016

CINA: cosa i media non ci raccontano

La Cina, uno dei paesi protagonisti dell'economia e della geopolitica mondiale è stranamente abbastanza assente dale nostre cronache.
Poco o nulla in Italia si è detto delle manifestazioni di protesta a Bruxelles anche delle associazioni industriali e di categoria, e sopratutto della discussione a livello di Unione Europea, sulla decisione di dichiarare  la CINA un'economia di mercato. Poco c'è stato spiegato di quale impatto avrebbe questa decisione, forse anche perchè clamorosamente il governo italiano era assente.

Ancora meno ci viene detto di cosa accade in CINA. Niente del nuovo corso politico cinese. Niente delle crescenti tensioni sociali, riportiamo qui di seguito alcuni dati che mostrano chiaramente che qualcosa sta accadendo a partire dal mondo del lavoro dove le proteste e gli scioperi stanno crescendo esponenzialmente.




Ma ancora più nascosto è il crescente fenomeno di crescita del cristianesimo in CINA. Come riporta Asianews in Cina si assiste ad un vero e proprio miracolo delle conversioni e dei battesimi. Si stima che la notte di Pasqua vi siano stati 20mila nuovi cattolici, e questo nonostante nell'utimo periodo le persecuzioni in alcune aree del paese (vedi la campagna di rimozione delle croci nella provincia del Zhejiang) siano aumentate e nonostante la diatripa con la cosidetta Chiesa patriottica e il Vaticano sulle nomine vescovili. Ricordiamo solo che è ancora agli arrresti Ma Daqin, il vescovo di Shanghai che il partito comunista tiene in prigione perché non vuole rinnegare il Papa.

Si stima che in un anno vi siano almeno 100mila battesimi di adulti che entrano nella Chiesa cattolica. Fra i protestanti si stima che le cifre dei battesimi annuali siano molti di più.
Il governo e il ministero degli affari religiosi guarda con grande preoccupazione la crescita dei cristiani in Cina. Si calcola che ormai il numero di cristiani nel Paese di mezzo si aggiri sui 100 milioni, un numero maggiore perfino dei membri iscritti al Partito comunista cinese (Pcc), che sono 85 milioni.

domenica 27 marzo 2016

Auguri Pasqua 2016


Le notizie che ogni giorno ci giungono ci addolorano e rischiano di schiacciarci in un’angoscia che potrebbe per taluni cadere nella disperazione, o nella tentazione di dire che il male ha vinto.
Il papa emerito Benedetto XVI ci ricordava in occasione della XXVII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ nel 2012 "il cristiano autentico non è mai disperato e triste, anche davanti alle prove più dure, la gioia cristiana non è una fuga dalla realtà, ma una forza soprannaturale per affrontare e vivere le difficoltà quotidiane. Sappiamo che Cristo crocifisso e risorto è con noi, è l’amico sempre fedele”.
Come ci ricorda la lettera ai Rm 1, 18-23a “Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi” e ancora la lettera ai Colossesi 1, 12-20, noi abbiamo una speranza che è una certezza per chi crede e che ci invita a ringraziare con gioia “il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce”. Infatti “È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati”.
Il logo dell’anno giubilare della misericordia ci ricorda il significato e l’importanza della misericordia di Dio. L’artista sloveno Rupnik in questa immagine del logo fonde insieme le due figure del buon pastore e del buon samaritano. Cristo, Gesù che ha i segni della crocifissione, ha questa evidente aureola, porta sulle spalle non la pecorella smarrita ma un uomo, un Adamo, che siamo tutti noi, che abbiamo bisogno di essere portati da Gesù. Soffermandoci sul volto delle due figure ci si accorge che hanno in comune un occhio. Noi finalmente portati così da Gesù sulle sue spalle, possiamo vedere con gli occhi di Dio. Possiamo vedere la realtà in maniera nuova, in maniera trasfigurata, con questa luce che è tutta attorno. Gesù ci fa uscire dalla disperazione, dall’angoscia del nostro vivere. E la scritta: misericordiosi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca, 6,36) ci propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre.

mercoledì 23 marzo 2016

Bruxelles colpita dal terrorismo



Più di 30 morti e 200 feriti negli attentati di oggi Bruxelles , colpito l'aeroporto Zaventem e la metropolitana con attentati rivendicati dall'Isis. Gli ordigni fatti esplodere erano carichi di chiodi e oggetti metallici per aumentare le vittime e le ferite.

Siamo solidali con le vittime e i parenti.

Alcune considerazioni vanno però fatte, perchè il Belgio è sicuramente al centro degli ultimi attacchi in Europa del fondamentalismo islamico sia per l'organizzazione e ora anche come luogo degli attentati.

Da mesi era in atto in Belgio una caccia all'uomo Salah Abdeslam ricercato perchè ultimo attentatore in fuga dopo gli attacchi di novembre a Parigi. Settimana scorsa si sono svolti due blitz delle forze speciali in due quartieri di Bruxelles tra cui l'ormai famigerato  Molenbeek e proprio qui è stato arrestato Salah. Questo sottolinea che i terroristi hanno in questi quartieri di Bruxelles appoggi consistenti tanto che si possono rifugiare rifornire e organizzare attentati in mezza Europa proprio da lì. Dovrebbe far riflettere che da 30 anni in questi quartieri predicano i whabiti e salafiti pagati dall'Arabia Saudita, in questi quartieri si è coltivata la jhad e ora si raccolgono le conseguenze.


La cattura di Salah probalmente ha accellerato attentati che erano già programmati. L'aeroporto da sempre ritenuto un obbiettivo non ha avuto una protezione adeguata, sicuramente qualcosa cambierà ancora nella sicurezza in Europa , ma è ora che su alcuni aspetti come la sicurezza l'Europa collabori di più. Va vietato che continuino a poter predicare iman fondamentalisti e le comunità islamiche devono tagliare gli appoggi a questi terroristi, lo Stato del Belgio e delle Francia, ma anche gli altri paesi, devono ripensare anche la gestione di questi quartieri in cui si sono concentrate le comunità islamiche senza nessun controllo statale.







mercoledì 16 marzo 2016

Ilary Clinton e Donald Trump vincono in Florida

Ilary Clinton e Donald Trump vincono in Florida , un po più a fatica negli altri stati. Kasic vince in Ohio dove è governatore, uno stato chiave per le elezioni anche di novembre,

La Clinton ormai è sicura della nomination democratica, per i repubblicani Trump ormai sembra impossibile da superare ma probabilmente non riuscirà a conquistare la maggioranza assoluta dei delegati e la convention di luglio proprio in Ohio potrebbe riservare sorprese, dipenderà da come Kasic e Cruz andranno nelle prossime sfide. Il grande sconfitto Rubio che ha perso in casa in Florida e si è ritirato.



Peter Fill nella storia

Peter Fill dopo aver vinto a Kitzbuehel la discesa libera a febbraio si aggiudica la coppa del mondo di discesa libera, è la prima volta per l'Italia. Fill ha sfruttato l'infotunio di Svindal proprio a Kitzbuehel  ed è stato il più costante nella stagione.


lunedì 14 marzo 2016

La Merkel la vera sconfitta del test regionale in Germania

In Germania si è votato in 3 importanti regioni. Il risultato appare complesso da decifrare ma apapre chiara la sconfitta della CDU e della Merkel con una sfondamento del partito Adf che si trova alla sua destra politica.
In Baden-Wuerttemberg vincono i Verdi  con il 30,7%, e sorpassano la Cdu al 27,3%. Seguono Afd al 14,5%, Spd al 12,7%, i Liberali all’8,1%, mentre è fuori dal parlamento la Linke (Sinistra) col 3,2%. In Renania, si afferma l’Spd con il 36%; batte la Cdu al 32%. Afd conquista il 12,6%. Seguono i Liberali al 6,1%, i Verdi al 5%, e la Linke è fuori con il 2,7%. In Sassonia-Anhalt la Cdu vince con il 30%. Afd segna un impressionante 24,2% , la Linke, tradizionalmente forte nell’est soloval 15,9%, e l’SPD che crolla al 10,6%. A rischio la soglia di ingresso per i liberali dati al 4,9%.

Il dato più clamoroso appare quindi il successo dell Adf che entra in tutti e 3 i parlamenti regionali. Altro dato interessante la quasi scomparsa della Linke.

Sorprendente la sconfitta della CDU in uno dei suoi tradizionali feudi elettorali il Baden-Wuerttemberg. Per la Merkel una giornata nera che segna una sconfitta della politica sul'immigrazione.

sabato 12 marzo 2016

La fallimentare politica estera di Obama

Il presidente Obama ha rilasciato alcune interviste in cui esprime giudizi sugli alleati e sui rapporti internazionali degli USA.
Dalle sue stesse affermazioni appare la sua fallimentare politica estera e niente lascia prevedere che migliorerà nei suoi ultimi mesi di mandato.

Obama definisce gli alleati irritanti e che approfittano delle risorse Usa e quindi pur ammettendo l'errore scarica su Gran Bretagna e Francia (che certo hanno responsabilità ma condivise con USA)  la colpa dei suoi errori in Libia. Su Iran e Arabia Saudita dice che devono convivere in una «pace fredda» ma chissà chi e come glielo fa fare e poi Obama dovrebbe spiegare come se appoggia o avvalla alternativamente le guerre dei due paesi negli stati vicini vedi Siria e Yemen.
Quasi incredibili le affermazioni di Obama sulla Russia e l'Ucraina dove ammette che l'Ucraina sarà sempre vulnerabile alla Russia «qualunque cosa facciamo» , ci si  chiede perchè allora ha istigato gli ucraini a sfidare la Russia.
Sulla crisi del mar Cinese Meridionale dove la Cina si espande militarmente prendendo il controllo e militarizzando atolli e isole contese con gli altri stati del Pacifico Obama dice che la Cina è più controllabile se cresce perchè è più pericolosa se assediata e indebolita che se ha successo.
Con queste premesse diciamo che nessuno sentirà il peso delle pressioni Usa per non fare le proprie guerre e i propri interessi. Infatti è quello che sta accadendo.

sabato 5 marzo 2016

Libia caos morte e incertezza


La Libia è nel caos, scontri tra le diverse fazioni, bombardamenti anche di paesi stranieri, morti, rapimenti sono all'ordine del giorno come dimostra il caso degli italiani sequestrati mesi fa e uccisi ieri, per fortuna due sono stati liberati.

Si parla da mesi di un azione militare Usa-Gran Bretagna , Francia e Italia con comando italiano e gli Usa spingono per intervento e hanno chiesto all'Italia 5000 uomini. Certo la situazione è complicata due governi, l’isis che sul campo conta poche migliaia di uomini ma avanza, altre fazioni e tribù migliaia di uomini divisi in tante fazioni, tanto che si parla di dividere in 3 regioni la Libia come mostrato dalla figura.
Ma la verità è che i libici non ci vogliono ma gli interessi degli stati interessati Italia e Francia in primis sono forti e legati al petrolio, la cui produzione è crollata e gli introiti per la Libia sono passati da 50 miliardi dell’era Gheddafi a 150 milioni di oggi.
Poi c’èil problema della diffusione del terrorismo in nord Africa con Egitto e Tunisia coinvolti a contenerlo. Ma i paesi arabi si dividono sulle fazioni da sostenere.
L’Italia insiste che la missione parta dopo che i libici hanno chiesto il nostro intervento, pare ragionevole ma irrealistico visto che non si metteranno mai d'accordo tra di loro i libici.
Quindi l’intervento è molto rischioso e necessita di ingenti forze e ci espone a rappresaglie. Non ci sono obbiettivi certi della missione almeno non dichiarati pubblicamente a parte limitare espansione Isis e prender e controllo dei pozzi petroliferi.
Il rischio di ripetere l’errore del  2011 creando ancora più caos esiste , si potrebbe anche decidere un obbiettivo minore come il controllo dei porti , ma lo scenario rimane comunque complesso e complicato.
Ci aspettiamo che il Governo faccia un dibattito serio in Parlamento sulla Libia anche se alcune modifiche alle gerarchie di comando dei reparti scelti lascia presagire che le operazioni saranno fatte senza voto del Parlamento.

La riforma migliore del governo : Appalti : "Basta gare al ribasso"

"Basta gare al ribasso", dice il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, presentando il nuovo codice degli appalti approvato dal consiglio dei ministri. "Ora si sceglierà l'offerta che coniuga prezzo e qualità".
Ecco questa è la riforma migliore del Governo . Infatti come ha ricordato anche il ministro Delrio, la gara al ribasso era un metodo che portava a scegliere ditte mediocri o che poi subappaltavano e che facevano poi lievitare i costi con molte varianti in corso d'opera perchè con vincita al ribasso spesso si presentavano progetti che non erano di qualità e poi si dovevano fare correzioni.
Invece il nuovo metodo di scelta sarà basato sulla qualità e sul rapporto qualità prezzi con anche la verifica della capacità e del personale tecnico delle ditte in modo da evitare il fenomeno dei subappalti. Bravo Delrio, quando ci vuole ci vuole , come critichiamo le leggi sbagliate applaudiamo quelle giuste.

mercoledì 2 marzo 2016

Supermartedì : avanti Donald Trump e Ilary Clinton


Ilary Clinton e Donald Trump hanno vinto in 7 stati che votavano le primarie nel Supermartedì.

Anche se Sanders ha vinto 4 stati la vittoria della Clinton nel sud e in Massachusset è sicuramente un punto a suo favore.

Trump in alcuni stati ha saputo superare il 50% e ha bloccato le possibilità di rimonta e vittoria di Cruz. Cruz ha comunque vinto due stati ma non ha l'appoggio del partito, è anzi forse osteggiato più di Trump. Il vero sconfitto è Rubio sempre terzo tranne in Minnesota che però è tradizionalmente democratico.
L'unica speranza per il GOP di evitare Trump candidato è che si ritirino Kasic e Carson che rubano voti a Cruz e Rubio e poi puntare ad una convantion bloccata opzione possibile se Trump non arriva con maggioranza assoluta. Per fare questo nei grandi Stati dove vincerà tutti i delegati il primo arrivato i repubblican dovranno scegliere su chi puntare. Una convention bloccata potrebbe spingere a scegliere un outsider, ma anche questa è una scelta rischiosa perchè Trump sta diventando molto popolare. Potrebbe quindi alla fine essere accettato dal partito repubblicano come dimostrano alcuni governatori che cominciano ad appoggiarlo.

In casa democratica la Clinton che deve proseguire campagna non deve pensare che trump sia facilmente battibile perchè farebbe lo stesso errore fatto dai repubblicani


Migranti situazione ormai fuori controllo

Ormai la situazione dei migranti è fuori controllo, ogni paese decide a se .  Austria e Slovenia hanno deciso di chiudere i confini e così a cascata i paesi balcanici , risultato 7000 disperati bloccati al confine tra Grecia e Macedonia, dove si sono verificati scontri. 22000 sono già bloccati in Grecia.
La Ue ha promesso aiuto alla Grecia ma non si vedono soluzioni al problema.
In Francia a Calais la polizia sgombera non senza incidenti 3500 persono dal campo profughi abusivo chiamato "la giungla" di chi cerca di passare in Gran Bretagna, il Belgio temendo che migranti si spostino nei suoi porti per tentare passaggio in Inghilterra ha reintrodotto controlli e respingimenti al confine con la Francia.
In Italia il rischio è che una volta chiusa la via balcanica ritorni a essere il paese di approdo oltre che il passaggio dall'Albania verso la Puglia per quelli bloccati in Grecia.
Insomma urge una decisione politica europea a cui seguano azioni concrete.