Le notizie che ogni giorno ci giungono ci addolorano e rischiano di schiacciarci in un’angoscia che potrebbe per taluni cadere nella disperazione, o nella tentazione di dire che il male ha vinto.
Il papa emerito Benedetto XVI ci ricordava in occasione della XXVII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ nel 2012 "il cristiano autentico non è mai disperato e triste, anche davanti alle prove più dure, la gioia cristiana non è una fuga dalla realtà, ma una forza soprannaturale per affrontare e vivere le difficoltà quotidiane. Sappiamo che Cristo crocifisso e risorto è con noi, è l’amico sempre fedele”.
Come ci ricorda la lettera ai Rm 1, 18-23a “Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi” e ancora la lettera ai Colossesi 1, 12-20, noi abbiamo una speranza che è una certezza per chi crede e che ci invita a ringraziare con gioia “il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce”. Infatti “È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati”.
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