venerdì 29 luglio 2011

La sepoltura dei bambini non ancora nati: atto di pietà dovuto


In questi giorni è scoppiata sui mass media (ma notiamo non tra la gente) una polemica su un atto di misericordia e di compassione, la sepoltura dei bambini non nati. Ci sorprende, ma fino ad un certo punto la polemica. Ci sorprende perché non è una novità infatti in Lombardia e a Novara dove è nata la benemerita associazione Difendi la Vita con Maria, avviene già da anni. MA in realtà la polemica è inevitabile e quindi non ci sorprende fino in fondo, perché sepellire i bambini non nati significa riconoscere loro una dignità di persone umane ed è questo che vuole essere impedito. Inoltre ricorderebbe alla nostra società che all’aborto ormai si è abituata che questo è un fenomeno di massa e forse vedere tante poiccole croci bianche nei nostri cimiteri ci farebbe aprire gli occhi sulla tragedia. Il fatto che dei medici o alcune loro organizzazione sindacali si oppongano è proprio ideologico, proprio loro che vedono e che sanno che altrimenti i bambini non nati andrebbero nei rifiuti speciali: la vita non e' un rifiuto anche se rifiutata. Infine un pensiero a quelle mamme che chiedono la sepoltura dei bambini non ancora nati, ripetiamo chiedono non viene imposto loro nulla, che potranno trovare conforto nel poter rendere omaggio ad una vita che per vari motivi non è potuta nascere. Il conforto della sepoltura è a livello pscologico importantissimo come ci dicono anche le tragedie frutto di cataclismi, sparizioni, o incidenti aerei ecc. Eliminare anche solo il ricordo o la traccia in verità non fa altro che aumentare la disumanità dell'aborto.

C'è bisogno di un Capitan America


Il film Capitan America ci ricorda come l'America abbia combattuto contro i totalitarismi . Il film intelligentemente identifica il male non solo con il nazismo ma con la megalomania di chi si crede di essere come Dio e vuole dominare il mondo.
Capitan America è un eroe che non vince da solo, ma con una squadra di amici. Il sentimento dell'amicizia che non cambia quando si diventa importanti o forzuti o ammirati da tutti. E' scelto come Capitan America non il bullo e il più forte ma il più giusto e il debole che è in grado, come si evince in un dialogo tra il protagonista e il dottore-scenziato, di capire i limiti del potere e di avere compassione. Una scelta che mette in evidenza anche come non basti essere forte per vincere ma serve l'intelligenza (vedi la selezione iniziale nel campo militare e l'episodio della bandiera). Ma per essere i migliori serve anche spirito di servizio e di appartenenza.

Interessante anche il ruolo giustamente attribuito al valore della propaganda nel periodo bellico che dà le origini proprio a Capitan America.

Prevale alla fine lo spirito di sacrificio e il coraggio e il non arrendersi mai come più volte riconoscono i suoi avversari a Capitan America.
Una storia quella di Capitan America che dimostra come in periodi di crisi e di necessarie scelte di coraggio servano dei simboli, degli uomini coraggiosi e giusti, degli eroi che sappiano ispirare gli ideali di libertà e giustizia. Forse anche oggi in un periodo di profonda crisi servirebbero dei nuovi eroi e forse anche oggi negli USA.

venerdì 22 luglio 2011

Abbiamo aperto un “canale” su youtube

Abbiamo aperto un “canale” su youtube dedicato alla nostra mostra con dei nostri interventi sul tema unità d’italia e cattolici ed il ruolo dei cattolici


guarda la mostra in un video che abbiamo messo su youtube
La mostra su Youtube


puoi vedere e ascoltare alcune nostre relazioni
Guarda i video di Paolo e Luca all'Urban Center

mercoledì 20 luglio 2011

Un investimento per il futuro non un costo

Ringraziamo la Regione Lombardia che in un periodo di tagli e difficoltà economiche ha deciso di mantenere fermo il suo impegno a difesa dei più deboli: le mamme in difficoltà e i bambini che devono nascere. Ha infatti deciso di investire 5 milioni di euro (1 per il 2011 e 4 per il 2012)nel progetto Nasko che da ottobre 2010 ha già finanziato 1.113 progetti di aiuto. Una visione lungimirante, un investimento sul futuro più che un costo. La grave crisi economica ha infatti alle sue origini anche un fattore demografico. Come diceva Benedetto XVI nella Cartitas in Veritate non ci può essere vero sviluppo se non si difende la vita. Prima le mamme e i bambini, avanti così. A quando provvedimenti analoghi a livello di finanziaria e di stato?

giovedì 14 luglio 2011

Fine vita, una legge opportuna

La Camera dei deputati ha approvato con ampio margine il ddl nato nel 2008 sulla scia della vicenda di Eluana Englaro. Ci sembra importante sottolineare che il voto è avvenuto a scrutinio segreto. Ha prevalso anche sugli schieramenti politici un voto trasversale di coscienza a favore della legge
Ecco i punti fondamentali, che dovrebbero convincere anche i più scettici e timorosi verso possibili ambiguità. Innanzitutto l’articolo 1 riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile e indisponibile, riconosce che la fine della vita è determinata dalle leggi vigenti e non da interpretazioni sulla qualità e inoltre vieta ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio. La legge ha mantenuto la non vincolabilità per il medico delle DAT e regolamenta in maniera chiara il consenso informato dando sicurezza dell’alleanza terapeutica tra medico e paziente. Sono stati approvati anche alcuni emendamenti migliorativi per limitare la possibilità di far valere le dichiarazioni di trattamento anticipate alle sole persone in cui si è determinata l’assenza dell’attività cerebrale che regola la coscienza.
Il nuovo comma 6 dell'articolo 3 nel testo che vieta l’interruzione dell’alimentazione e idratazione, specifica che le eccezioni a tale norma si riferiscono solo a malati in stato terminale, eliminando le ambiguità della versione precedente.
Esagerate ci sembrano le reazioni contrarie di deputati che si definiscono cattolici come Marino, Turco e Bindi che paventano referendum e sentenze di giudici che smonteranno la legge come fatto per la legge40.
Dovrebbero infine ripensare alcune loro valutazioni quelli in ambito cattolico e "pro-life" che fino ad ora hanno ostacolato questa legge visto anche le reazioni di quelli favorevoli all'eutanasia o a leggi più ambigue o aperte alle DAT.

giovedì 7 luglio 2011

A che cosa mira il bombardamento mediatico della lobby gay

Ci chiediamo: veramente possiamo continuare a non vedere la forza economica, mediatica e quindi alla fine anche politica che hanno le associazioni e la lobby gay?
Alcune notizie dal mondo messe in serie lasciano davvero esterrefatti.

Leggi un nostro articolo A che cosa mira il bombardamento mediatico della lobby gay

mercoledì 6 luglio 2011

Grande successo della mostra a Stresa

In occasione della festa liturgicca del Beato Rosmini la mostra è satta esposta nel luogo dove ha vissuto e dove è sepolto. Un grazie sentito ai padri rosminiani per questa occasione che ha visto un Grande successo della mostra a Stresa

I centri sociali luoghi dove i giovani sono protagonisti, ma in che modo?

I quattro arrestati per gli scontri in Val di Susa, sono tutti dell'area dell'antagonismo e dei centri sociali, 2 persone sono vicine al centro sociale di Bologna "Fuoriluogo", una appartiene all'area anarco insurrezionalista. l'ultimo frequenta il centro sociale «Rivolta» a Venezia e fa parte dell’area dei "Disobbedienti". Tutti già denunciati altre voltre per altri episodi di violenza. Ma cosa aspettiamo a prendere duri provvedimenti contro i facinorosi e i violenti? Ricordiamo che anche dopo gli scontri a Roma del 14 dicembre scorso non ci fu alcuna condanna e tutti gli arrestati furono rilasciati praticamente subito.
A Milano la nuova amministrazione con l'assessore Granelli parlando del Leonkavallo dice che bisogna "valorizzare la positività di un luogo dove i giovani sono protagonisti", meno male che ha ricordato che devono essere rispettate le leggi anche se si e' dimenticato di dire che solo qualche mese fa in una delle "feste" del Leonkavallo mori' un giovane per uso di droghe e alcool. Siamo sicuri che il modello dei centri sociali sia quello da valorizzare visto i risultati? Abbiamo qualche dubbio, ci sono molte altre realta' che lavorano con i giovani e che andrebbero aiutate.