mercoledì 9 novembre 2011

La crisi politica e i mercati

Oggi la borsa italiana e lo spread Bpt-Bund segnano picchi negativi imprevedibili e i tassi di interesse per i BTP hanno superato la fatidica cifra del 7% abbondantemente. Certo pesa il fatto di aver rinviato le dimissioni da parte del Governo, e' sembrato probabilmente che si volesse tirare alla lunga e che non si riuscisse a fare in pochi giorni quello che non si è fatto in 3 mesi sopratutto perchè non c'è nessuna maggioranza visibile.

La prova è che il presidente ha dovuto assicurare che entro una settimana Berlusconi si dimetterà, ci sembra che sia grave che la nostra politica debba cosi' dipendere fortemente da poteri esterni, la decisone di approvare la finanziaria/legge di stabilità prima delle consultazioni è stata provvidenziale perché nessun altro governo attualmente possa trovare una maggioranza in questo Parlamento per imporre le misure richieste, questa spinta dei mercati porterà a farla in pochi giorni invece che qualche settimana.

E' però vero che Berlusconi andando alla conta ha tolto ogni possibilità di trattativa con l'UDC, e questo potrebbe pesare anche sul futuro del PDL che non ha avuto il coraggio di imporsi sul suo leader, Napolitano spingerà per un governo allargato, se Berlusconi continuerà a chiedere solo elezioni rischia di spaccare il PDL in cui una parte vuole un governo di transizione e in questo caso di certo non sarà un leader del PDL a guidarlo.

La giornata di oggi mette in evidenza ancora una volta se ce n’era bisogno che è in corso un attacco all’Italia che non è riferito solo alla sua economia ma è anche politico. In Grecia è stato imposto l’ex Vice Presidente della BCE, ipotesi che sta già forse tramontando, oggi in Italia il rischio è un governo tecnico dettato dall'Europa il cui programma sia tasse e patrimoniale che certo farebbe molto piacere ai soliti noti ma non andrebbe a vantaggio degli italiani.

Certo le elezioni subito come fatte in Portogallo e Irlanda potrebbero dare chiarezza, ma sicuramente per il centrodestra potrebbe essere drammatico dal punto di vista elettorale, ma questo Parlamento cosi' frammentato farà molta fatica, se riesce, a trovare accordi su riforme a lungo termine.

L'Italia non e' l'unico paese ad avere problemi economici, anche la Francia ad esempio ha i suoi guai, ma certamente l'Italia deve decidersi a fare riforme e a smettere di ragionare per corporazioni che continuano a bloccare tutto, dobbiamo sapere che tutti dovremo fare dei sacrifici.

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