mercoledì 31 luglio 2024

Israele risponde ad attacchi uccidendo leader HAMAS e Hezbollah

 


Mentre continuano I combattimenti nella striscia di Gaza dove gli attacchi di Israele continuano a mietere vittime tra i civili, non si place il fronte nord dove Hezbollah continua a lanciare decine di razzi ogni giorno. L’ultimo attacco ad un villaggio sulle alture del Golan ha colpito un campetto di calcio e una area giochi uccidendo 11 bambini tutti del popolo dei drusi.

Israele ha risposto bombardando un quartiere di Beirut colpendo il palazzo dove risiedeva Fuad Shukr, numero due delle milizie di Hassan Nasrallah. Il bersaglio dell'Idf che ha rivendicato l’attacco era responsabile delle azioni verso Israele e in passato aveva partecipato all’attentato di Beirut del 1983 contro i marines americani.

Il fronte nord sta logorando Israele, la situazione attuale vede 80 mila civili sfollati dal Nord del paese a causa degli scontri al confine israelo-libanese una situazione difficile da tollerare per qualsiasi stato ed economicamente impattante su Israele. 

La continua tensione ovviamente sembra andar bene sia agli Hezbollah che hai suoi alleati iraniani che tentano di logorare lo stato d’Israele. Il governo Netanyahu potrebbe trarre vantaggio da una crisi in Libano per alleviare l’evidente empasse nella Striscia di Gaza.

Israele oggi nel tentativo di mettere in difficoltà Hamas ha ucciso il suo capo politico con un missile teleguidato che ha Teheran ha ucciso Ismail Haniyeh, il numero 1 di HAMAS.

Ismail Haniyeh era a Teheran per partecipare all’insediamento del nuovo presidente iraniano mostrando al mondo cosi ancora una volta il forte legame tra il regime iraniano e l’organizzazione terroristica di Hamas. Le reazioni politiche dell’Iran e dei paesi arabi sono state molte dure, vedremo quale tipo di reazione deciderà di fare l’Iran che però già nei mesi scorsi ha mostrato di non poter colpire efficacemente direttamente Israele.

lunedì 22 luglio 2024

Biden si ritira


 Il Presidente in carica Biden ha annunciato il suo ritiro dalla corsa per le elezioni presidenziali.

Una notizia attesa da settimane dopo il disastroso dibattito TV con lo sfidante Trump dove era apparso impacciato e in netta difficoltà.

D’altronde che le condizioni di salute e lucidità del presidente fossero un problema era chiaro fin dall’inizio della campagna elettorale, stupisce che il partito democratico abbia puntato tutto su Biden blindando di fatto le primarie, ora appare evidente il problema del criterio da usare per scegliere il nuovo candidato. Biden nella sua lettera in cui annuncia il suo ritiro annuncia anche il suo appoggio alla sua vice Kamala Harris che però appare un candidato debole che in questi anni non si è distinta x alcuna battaglia politica.

Certamente la scelta di Kamala Harris risolverebbe il problema di contributi elettorali che in questo caso potrebbero essere mantenuti visto che la Harris fa parte del ticket elettorale per cui sono stati donati.

C’è però un problema di credibilità e trasparenza nella sua scelta, infatti ovviamente non è il risultato di un processo elettorale e non è nemmeno possibile rifare le primarie. Spetterà quindi alla convention del partito democratico ad agosto legittimare la sua candidatura o scegliere la strada di una convention aperta in cui chiunque possa chiedere i voti dei delegati per ottenere la nomination, cosa che non accade dal 1968 e che rischia comunque di lacerare il partito.

sabato 20 luglio 2024

Von der Leyen é stata confermata Presidente


 Von der Leyen é stata confermata Presidente della commissione europea dal voto a maggioranza del Parlamento europeo, purtroppo siccome il gruppo Ecr di cui fa parte anche il partito della Meloni, ha votato contro ne beneficeranno soprattutto i Verdi (europei), i cui voti a favore di von der Leyen sono invece risultati determinanti per la sua riconferma. Nel programma della nuova commissione é già stata annunciata la conferma del puano gree per p'Europa infatti.

La Meloni che era stata uno dei pochi leader europei ad uscire vincitrice dalle urne deve così incassare una chiara sconfitta politica, infatti il suo voto contrario è sicuramente stato determinato dal fatto che le sue richieste non sono state accettate. Questa situazione rischia di metterla ai margini nel governo dell’Europa e di ritorcersi contro.

domenica 14 luglio 2024

Attentato a Trump

 


La campagna elettorale negli USA per scegliere a novembre il nuovo presidente viene sconvolta dall’attentato a Donal Trump. Mentre stava tenendo un comizio in Pennsylvania é stato colpito da un colpo di fucile all’orecchio. Pochi centimetri avrebbero significato la sua morte certa e una dramma potenzialmente devastante per un paese già molto polarizzato e diviso.

Per fortuna si é salvato. Purtroppo c’è stato un partecipante al comizio ucciso e due persone risultano ferite gravemente. L’attentatore è stato ucciso.

Biden giustamente ha subito condannato ogni violenza politica e chiamato Trump per porgergli la sua vicinanza. 

Vedremo come reagirà la campagna elettorale di Trump. Proprio domani si aprirà la convention del partito repubblicano che formalizzerà la scelta di Trump come candidato ufficiale. A questo punto le sue parole saranno ancora più importanti, vedremo se saprà tenere bassi i toni e favorire un clima più sereno.

Di fronte alle incertezze fisiche delle ultime settimane di Biden a cui é seguito un dibattito all’interno del partito democratico sull’opportunità di sostituire Biden come candidato, ha certamente colpito la reazione di Trump che si è subìto rialzato dopo il ferimento incitando a combattere dando così un messaggio che rafforza la sua immagine come leader, questo senz’altro galvanizzerà ancora di più la sua base elettorale.

Questo attentato se Trump resisterà alla tentazione di infiammare i toni lo favorirà certamente. Certamente rafforzerà la sensazione per i suoi elettori di un deep state che lo vuole eliminare è una visione complottista già evocata contro i giudici che lo hanno messo sotto inchiesta.

lunedì 8 luglio 2024

Elezioni in Francia Le Pen sconfitta

 


Le elezioni politiche anticipate in Francia hanno avuto un esito che per chi conosce il sistema elettorale francese poteva apparire scontato: infatti al secondo turno il sistema di desistenza tra macroniano e sinistra ha bloccato il successo della Le Pen e del suo partito in termini di seggi, nonostante il successo al primo turno infatti risulta solo terzo.

Vince quindi il fronte popolare che vede l’alleanza tra socialisti (incredibilmente rinati) il partito di estrema sinistra di Mechelon e Verdi. 

Successo di Macron che oltre a bloccare avanzata Le Pen recupera e in termini di seggi arriva secondo.

Ora Macron , che si è preso del tempo per commentare i risultati , cercherà di dividere i partiti del cartello elettorale di sinistra, che politicamente sono uniti solo da dover sconfiggere la Le Pen e cercherà di fare un governo di coalizione che escluda Mechelon.

Elezioni in Iran con sorprese


 Le elezioni presidenziali in Iran resesi necessarie dopo la morte del presidente nell’incidente aereo che ha coinvolto il suo elicottero hanno avuto un esito inatteso.

Nonostante la bassa partecipazione al voto che denota la sempre più forte disaffezione dell’elettorato per un sistema dominato dall’apparato del regime, ad imporsi a sorpresa é stato l’ex ministro della salute Pezeshkianf che subito ha aperto al dialogo con tutti i paesi dando forse la speranza che qualcosa possa cambiare.“Tenderemo le mani dell'amicizia a tutti” ha dichiarato 

Elezioni Gran Bretagna perdono i tory


 Nelle elezioni in Gran Bretagna perdono nettamente i tory. La gestione del dopo brevità, della pandemia, i vari scandali, le divisioni interne che hanno portato a continui cambi di premier e la decadenza della qualità della vita percepita da molti hanno così interrotto 14 anni di potere. Il risultato peggiore dei tory dalla loro fondazione. Il premier Sunak si è subito dimesso. 

Vittoria netta per i laburisti che non aumentano i loro voti ma fanno il pieno di seggi grazie al crollo dei tory.

Vedremo ora se Stamer saprà gestire questa vittoria senza mettere in allarme gli ambienti finanziari.



Lodevole del sistema elettorale inglese che subito il giorno dopo Lele si sia subito insediato il nuovo primo ministro, inimmaginabile in Italia dove bisogna attendere mesi per elezioni dei presidenti delle camere convocazioni al Quirinale ecc ecc