venerdì 11 settembre 2020

Allarme dei pediatri: la scuola con queste regole sarà ingestibile


Partiamo con una storia che abbiamo trovato sul sito https://www.fanpage.it/milano/asili-tampone-ai-bimbi-con-raffreddore-e-intere-classi-a-casa-le-mamme-cosi-sara-il-caos/
"L'asilo è iniziato il primo settembre con tutte le precauzioni possibili, le maestra hanno fatto un lavoro pazzesco e già a giugno sapevamo come sarebbe stata l’organizzazione di tutto. Domenica, 5 gg dopo, al mattino, mia figlia non è stata bene, ma già dall’ora di pranzo stava benissimo, mangiato, dormito, saltato tutto il giorno come un grillo. Seguendo il regolamento però, ho avvisato la scuola e il lunedì l’ho tenuta a casa, per precauzione. La scuola però, mi chiede il certificato per il rientro, come da regolamento.Così chiamo la pediatra che però mi dice, cito testualmente: ‘non faccio un certificato senza avere fatto un tampone e non faccio fare il tampone ad una bambina di 3 anni che non ha assolutamente nulla, la Scuola si adegui'.
Questo è un paradosso che probabilmente metterà in empasse molte classi e molte famiglie. 
Il pericolo, come già annunciato da alcune associazioni di pediatri, è che nel pieno della stagione influenzale possa crearsi un vero e proprio blocco dell'attività scolastica: bambini costretti a casa in attesa di tampone così come i compagni di classe, tempi per avere il tampone lunghi o come mostra l'esempio certificati non rilasciati.
"Tra massimo un mese nelle scuole italiane ci sarà il caos a causa dei tamponi". Ne è sicuro il presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, Paolo Biasci, che all'AGI illustra le criticità cui stanno andando incontro pediatri di base e dirigenti scolastici. Le linee guida per la gestione dei focolai nelle scuole messo a punto da Iss, ministero della Salute e ministero dell'Istruzione, prevedono che in caso di febbre o di sintomi compatibili con il Covid-19, i genitori non debbano mandare i bambini a scuola. E se il minore si assenta per più di tre giorni per la riammissione a scuola è necessario un certificato che il pediatra potrà compilare solo a fronte del responso del tampone" "Tra qualche settimana si svuoteranno le classi sia per numero di contagiati che di sospetti", spiega Biasci. La procedura è chiara: il medico fa richiesta di tampone al dipartimento di prevenzione (la Asl), la domanda viene recepita e presa in carico, a quel punto il genitore viene chiamato per un appuntamento, il tampone viene eseguito e poi bisogna attendere la risposta. Se le richieste di tamponi sono tante, il bambino resta a casa una settimana, 10 giorni. Magari, nel frattempo, il raffreddore è passato ma dobbiamo comunque attendere". E nel frattempo il bambino perde giorni di scuola e i genitori mancano da lavoro. ( https://www.agi.it/cronaca/news/2020-09-07/scuola-pediatri-raffreddori-tamponi-aule-vuote-9592381/ )

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