Attentati contemporanei in Francia, Tunisia, Kuwait.
Purtroppo si conferma l'attaco alla Tunisia, paese moderato, ma segnato da una larga adesione di molti giovni all'IS.
Continua la serie di attentati in Francia, a cui si aggiunge l'orrore di una decapitazione, dimostrato l'incapacità di fermare attentati operati da singole persone.
L'attentato in Kuwait si inserisce nello scontro sunniti-sciiti.
Quando il mondo prenderà sul serio la destabilizzazione del Medioriente e cercherà di risolvere le aree di crisi che alimentano il terrorismo (Siria, Iraq, Yemen, Libia)?
Blog di politica, cultura, attualità, difesa della vita, approfondimenti, opinioni a cura di Paolo e Luca - MILANO (lucapaologemini)
sabato 27 giugno 2015
lunedì 22 giugno 2015
Manifestazione 20 giugno successo incredibile che avrà conseguenze
La manifestazione del 20giugno è stato un successo incredibile che avrà conseguenze.
Ma c'è un
altro elemento che motiva il successo della manifestazione, questa volta si è
svolta senza la spinta della CEI e senza politici. Molto meglio oggi. Un
esempio di partecipazione dei laici che segna una svolta nel mondo cattolico
laico di consapevolezza della propria forza. Inoltre a parte i neocatecumenali
(comunque importantissimi) gli altri movimenti ecclesiali erano del tutto
assenti. Solo famiglie. Va dato merito anche al Movimento per la Vita di aver
partecipato e anche coraggio ai membri del comitato che hanno puntato con
successo su una partecipazione dal basso e , straordinario, in soli 18 giorni.
Ha stupito
sinceramente l'attivismo di Mons Galantino contro questa iniziativa, un conto
infatti è non condividere, un conto ostacolare o cercare di farlo, alla fine ne
esce sconfitto lui e purtroppo vista la sua carica avrà un impatto anche sulla
CEI.
Il Vaticano
invece ha appoggiato la manifestazione, lo ha fatto con l'augurio di buona
riuscita del Pontificio Consiglio della Famiglia e con il Vicariato di Roma che
senz'altro non avrebbe potuto esprimersi cosi senza un assenso del Papa.
Appaiono quindi futili e strumentali tutti i tentativi di contrapporre la
piazza al Papa che con le catechesi del mercoledì ha continuato a predicare
sulla famiglia e a sua difesa, come non ricordare poi il suo intervento contro
le “colonizzazione ideologiche” delle teorie del gender al convegno organizzato
dalla Vicariato di Roma proprio una settimana fa sempre sulla famiglia.
Un aspetto
importante è stata la sottolineatura marcata della manifestazione contro la
teoria del gender, il fatto che si tenti di introdurre nelle scuole è
gravissimo ed è forse uno degli elementi che più hanno spinto la gente in
piazza, la manifestazione permetterà di diffondere informazioni contro questa
ideologia e contro l’utero in affitto altro tema sottolineato con evidenza
dagli interventi.
Insomma
questa manifestazione potrà avere qualche ripercussione sulla Chiesa italiana e
su alcuni movimenti in particolare su CL dive la scollatura tra base e vertici
è apparsa clamorosa. Una riflessione andrà fatta sulle molte associazioni
cattoliche che non hanno né aderito né commentato questo evento, questa
manifestazione segnerà una svolta nell’associazionismo cattolico.
Sul piano
politico una così massiccia e spontanea partecipazione farà riflettere e
portare almeno qualche modifica ai disegni di legge in corso dando un po’ di
coraggio alla poche voci presenti in Parlamento a favore della famiglia.
Scandalose le dichiarazione del sottosegretario Scalfarotto e davvero sarebbe
stato opportuno un distinguo dalla Presidenza del Consiglio almeno sui toni.
Altro aspetto negativo sottolineato anche dal palco la completa assenza
dell’amministrazione capitolina che neanche ha mandato nessun rappresentante a
portare il saluto a centinaia di migliaia di italiani mentre il sindaco Marino
ha manifestato con la fascia tricolore al gay pride una settimana fa.
Più
possibilità ci sono secondo noi su modifiche che vadano ad ostacolare il
diffondersi delle teorie gender nelle scuole, mentre sulle unioni civili
nessuno farà cadere il governo ma forse qualche restrizione e correzione si può
auspicare.
giovedì 18 giugno 2015
La Corte Costituzionale apre alla selezione eugenetica
La Corte Costituzionale ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale ha autorizzato le coppie sterili ad utilizzare la diagnosi pre-impianto (Dpi), e ha consentito la selezione degli embrioni sani nel caso di coppie fertili, ma suscettibili di trasmettere al figlio una malattia ereditaria.
Ancora una volta i diritti del bambino non sono stati tenuti minimamente in conto, eppure l’articolo 1 della stessa legge 40/2004 afferma che la legge assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compresi quelli del concepito.
Sorprendono le motivazioni della sentenza .......Leggi il nostro articolo su CulturaCattolica
Ancora una volta i diritti del bambino non sono stati tenuti minimamente in conto, eppure l’articolo 1 della stessa legge 40/2004 afferma che la legge assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compresi quelli del concepito.
Sorprendono le motivazioni della sentenza .......Leggi il nostro articolo su CulturaCattolica
martedì 16 giugno 2015
L’Europa è alla prova di maturità.
Tre sono i temi in cui l’Europa è di fronte a sfide che
ne segneranno il suo futuro : la Grecia, l'immigrazione, la Russia.
Su Grecia e immigrazione
sembra esserci una spaccatura tra centro-nord Europa e sud Europa: la Grecia e
l'Italia sono accumunate sia dal problema dell'immigrazione, sono infatti i due
paesi con maggior attracchi di barconi della speranza, sia dai problemi di
bilancio legati ad un debito enorme. Poi ci sono altri paesi in cui gli aiuti e
finanziamenti internazionali hanno già dovuto supplire a gravi problemi
economici e di bilancio: Spagna, Portogallo ma a dire il vero anche l’Irlanda.
Sembra che i paesi del nord siano quelli del rigore caratterizzato anche da un po’
di egoismo mentre quelli del sud siano quelli che non sanno risolvere i
problemi. In realtà sono vere entrambe le cose, certo i paesi del nord tendono
a considerare i paesi del sud come un problema e spesso sono poco solidali ma è
anche vero anche che i paesi del sud tendono a scaricare la loro inefficienza,
a volte anche con furbizia, sui paesi del nord. Vediamo la Grecia, ha
sicuramente delle ragioni sulla durezza dell'austerity che gli è stata imposta
ma il fatto che il governo Tzipras cerchi di guadagnare tempo facendo promesse
e poi non mantenendole o cercando di ricattare l'Europa con la paura del grexit,
la rende meno credibile e indebolisce il rapporto di fiducia. Lo stesso si può
dire dell’Italia sugli immigrati, certo l'Europa ha finora poco o nulla per aiutare
l'Italia e sarebbe giusto fare una politica europea sull’immigrazione che
responsabilizzi tutti i paesi, ma la furbizia italiana di non registrare gli
immigrati, come prevedono i trattati sui confini esterni della Ue, per
spingerli a passare i confini con Francia e Austria non può che far divergere i
vari paesi invece che unirli. E’ vero infatti che immigrati giunti sulle coste
italiane vogliono in gran parte andare in nord Europa dove hanno loro parenti e
comunità, questo va detto favorirebbe anche la loro integrazione e lenirebbe il
disagio sociale dovuto allo stato di sbandamento che invece soffrono in Italia.
Insomma per superare queste prove ogni paese europeo deve ritrovare il senso di solidarietà e di comunità che oramai appare perso ma anche di rispetto delle regole. Bisogna ciò ricominciare a fidarsi uno dell’altro.
Il discorso appare diverso per il caso della crisi ucraina e dei rapporti con la Russia. L'Europa va in ordine sparso e tende ad assecondare la nuova politica espansionistica americana. Certo non bisogna sottovalutare il nuovo clima in Russia e le conseguenti paure, anche giustificate, dei paesi baltici e dell'est, ma ci chiediamo, sono gli Usa che devono decidere la politica della Ue con la Russia? Gli americani hanno interessi diversi dai nostri sarebbe ora di fare una vera politica estera europea.
Ecco in fondo è questo che manca ancora una volta è un senso di
comunità, ogni paese invece pensa a se e ai suoi interessi nazionali. Così ci
sarà sempre meno dialogo e fiducia reciproca e l'Europa sarà spinta alla crisi
da questi tre grandi problemi.
mercoledì 10 giugno 2015
Immigrazione: da emergenza senza controllo a progetto di accoglienza
In Italia è sempre all'ordine del giorno la polemica sul tema immigrazione. Certo bisogna essere ciechi per non capire che è un fenomeno imponente e che neanche si fermerà subito, causato da guerre e situazioni economiche e sociali che dal nordafrica al medioriente alla Nigeria all'Eritrea è ormai un esodo. Alcune immagini e episodi dovrebbero però far riflettere:
- il 7 giugno in un solo giorno sono stati salvati da navi di tutta Europa 4000 migranti a bordo di svariati gommoni e barche : c'è chi queste partenze le gestisce e ci guadagna, bisogna colpire la rete di mercanti di uomini. Ogni azione imporrà di risolvere il problema della Libia scatenato da un'avventura militare di Gran Bretagna e Francia e Usa.
- da alcuni paesi si potrebbe fermare l'esodo se a livello internazionale si intervenisse, vedi la dittatura in Eritrea ma anche Boko Aram in Nigeria, più complicata la situazione della Siria
- i migranti non arrivano dal mare solo in Italia, è notizia di questi giorni di migliaia di migranti nelle isole greche quindi gli italian dovrebbero pensare che non siamo gli unici che hanno questa immigrazione e noi forse dovremmo capire che bisogna decidersi a organizzare un vera accoglienza.
- gli scandali anche di Roma mostrano come sull'emergenza immigrati ci sia chi ci guadagna, serve una politica di accoglienza seria non subappaltata
- le stazioni ferroviarie di Ventimiglia Milano e Bolzano si riempono di immigrati che il Governo lascia arrivare dalla Sicilia senza prendere i dati con la speranza che passino la frontiera e siano un problema in meno, questo dovrebbe far capire anche le reazioni dei paesi europei, infatti Francia e Austria in testa stanno rimandando indietro i migranti, inoltre dovrebbe far smettere la propaganda che rimangono tutti in Italia cosa non vera.
Insomma dobbiamo organizzare strutture e e piani di accoglienza ma anche regole per i migranti.
Questo è un fenomeno che aumenterà e non si fermerà, non si può rimanere solo sull'emergenza, si chiedano all'Europa soldi e si velocizzino le pratiche per la verifica dei diritti di rifugiato. Diritti inalienabili.
Questo è un fenomeno che aumenterà e non si fermerà, non si può rimanere solo sull'emergenza, si chiedano all'Europa soldi e si velocizzino le pratiche per la verifica dei diritti di rifugiato. Diritti inalienabili.
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