lunedì 26 maggio 2014

Trionfo di Renzi in Italia e degli euroscettici in Europa

Trionfo di Renzi (unico neo l'affluenza alle urne) ma nn c'è dubbio, Renzi ha stravinto le elezioni europee sfondando il 40% dei voti risultato storico. Ha sicuramente vinto la voglia di cambiamento e gli italiani hanno visto in Renzi l'unica speranza di realizzarlo.
Grillo non sfonda, anzi arretra, ma rimane la seconda forza, sicuramente i suoi toni hanno intimorito gli elettori, ma continua a vincere tra i giovani anche se non ha raccolto tutti i malcontenti che si sono riversati in parte anche alla Lega e sopratutto nel non voto.
Forza Italia in crisi come tutto il centro destra, NCD si ferma poco al di sopra del 4%, soglia decisiva ma sotto le aspettative. Fratelli d'Italia sotto il 4%. Un area da ricostruire a cui manca un leader capace di riunire e a cui manca un elemento di rinnovamento.
In Europa da segnalare il crollo dei socialisti in Francia, il pessimo Hollande è stato punito a favore del FN della Le Pen, nel caso francese conta molto il fattore politico interno. Il crollo dei partiti tradizionali è particolarmente evidente in Gran Bretagna dove trionfa Farage ed in parte in Spagna.
In Grecia vince Tspiras, a seguito delle politiche di austerità che hanno penalizzato la classe media e molta parte della popolazione. In Italia il suo nome era associato ad un a lista della vecchia sinistra che purtroppo ha raggiunto la soglia del 4%.
In Germania vince ma non trionfa la Merkel, avanzano sia SPD che la lista Alternative für Deutschland che è euroscettica. Nell'Europa dell'est trionfano i partiti euroscettici, dall'Ungheria con la conferma del partito di governo, alla Polonia con l'ottimo risultato del partito di Kaczynski.
Il PPE si conferma comunque primo partito in Europa, questo è un dato positivo. Ci sarà risparmiato Schulz.
Ora probabilmente il PPE dovrà allearsi con il PSE per governare il parlamento europeo.

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