L’arrivo di un bambino porta una gioia infinita in una famiglia, immaginiamo che
sia stato cosi anche per Giuseppe e Maria, forse proprio per questo, oltre che
per mostrarsi umile, povero vicino ai poveri e quindi vicino a tutti, Gesù ha
scelto di mostrarsi al mondo come un bambino. La fede cristiana è una fede di
gioia, gli angeli invitano i pastori ad andare ad adorare il bambinello, ma per chi
ha un bambino appena nato questo invito è un invito dolce spontaneo, un moto
del cuore. Il Papa ha affermato che “per capire i segni dei tempi, un cristiano
non può pensare solo con la testa, ma anche con il cuore e con lo spirito che
ha dentro.” Gesù con la sua incarnazione ha segnato la storia in un modo
sorprendente allora come oggi, donando eguale dignità a ogni essere umano.
Noi siamo chiamati a convertirci come predicava Giovanni il Battista:
«Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!» e testimoniare questa gioia e la
fede come esorta Papa Francesco “Tutti i cristiani hanno il dovere di
trasmettere la fede con coraggio”. E vivere la fede oggi nel mondo significa
essere un po’ fuori dal coro “Il cristiano pensa secondo Dio e per questo rifiuta il
pensiero debole ed uniforme”. Buon Natale nella fede, nella gioia, nella verità.
Luca e Paolo Tanduo
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