Banka Italia, Corte dei Conti e adesso anche la BCE dicono che dopo la drastica cura per stabilizzare i debiti e i bilanci europei bisogna pensare anche alla crescita.
Tutti concordi in particolare sul giudizio che intervenire solo con l’aumento delle tasse produrrà certamente recessione e che questo avrà un impatto negativo a lungo andare oltre che sull'economia anche sul gettito fiscale. Bisogna puntare anche a tagi della spesa, diciamo noi anche ad alcune dismissioni pubbliche perchè troppo stato contraddice il principio sussidiarietà e sopratuttobisogna procedere con manovre che scelgano politiche fiscali per il rilancio dell'economia e di aiuto alla famiglia. Se è gusto il rigore economico bisogna però sapere che un buon bilancio non può essere ottenuto solo con una politica di aumento notevole di tasse. Le tasse devono essere ragionevoli e proporzionate al servizio reso e in ogni caso, troppe tasse non attrarranno investimenti stranieri e le famiglie non potranno essere spremute fino al limite oltre il quale non potranno più andare avanti. Gli ultimi dati sugli stipendi italiani e la pressione fiscale parlano chiaro, il il reddito è in netto calo. E di conseguenza lo è anche il consumo. Se non si vuole che il consumo interno si fermi e i problemi sociali aumentino bisogna che il Governo decida di rilanciare alcuni settori economici. Bisogna scegliere quali settori tassare di più e quali avantaggiare, bisogna avere coraggio. Non si può continuare solo a tassare la casa, aumentare le accise della benzina e l'IVA indiscriminatamente senza fare scelte. Un politica indiscriminata di aumento delle tasse è una politica fiscale ingiusta e iniqua che colpisce il ceto medio. Bisogna sostenere il credito alle imprese, bisogna defiscalizzare gli investimenti. Se si è tappata la falla adesso è ora di di dare nuova linfa all'economia, anche Draghi ha detto che finora la BCE ha dato liquidità alle banche per rimettere in moto il credito e ha comprato i debiti nazionali ma questo non potrà essere fatto di continuo, quindi che i governi europei decidano oltre il rigore anche politiche di rilancio economico.
Blog di politica, cultura, attualità, difesa della vita, approfondimenti, opinioni a cura di Paolo e Luca - MILANO (lucapaologemini)
sabato 28 aprile 2012
Si tassano le famiglie e si agevolano le coppie di non sposati.
L’IMU una tassa che sembra complicata da pagare, colpisce il bene rifugio primario nella cultura italiana che è la prima casa, sarà un vero salasso per le famiglie e adesso si scopre anche che gli unici a beneficiare delle detrazioni saranno le coppie di fatto e i conviventi, quelle categorie che insomma di fronte allo Stato hanno deciso di assumersi meno doveri e che ora verranno premiati ulteriormente dopo che già su molte tasse e servizi a causa del loro status godono di ampi privilegi. Se può essere giusto fissare per ogni famiglia una sola residenza come prima casa e non una per ogni proprietario per evitare che questo venga pur legalmente usato per ridurre le imposte, ci chiediamo se invece sia giusto considerare all’opposto ancora valida questa norma per chi convive. La vera riforma che l’Italia aspetta da più tempo è quella fiscale, e in particolare un sostegno alla famiglia con figli, invece si continuano a colpire sempre gli stessi e a perpetuare le stesse ipocrisie. Fare una politica delle tasse indiscriminata senza avere il coraggio di decidere chi favorire cambiando il sistema, ci sembra non sia una politica lungimirante ma un accontentarsi di tappare i buchi. Unico accenno ad una nuova politica il piano famiglia proposto dal ministro Riccardi che però è ancora in una fase preparatoria . Insomma per ora il governo sembra accontentarsi di un compito da semplice ragioniere o controller e non certo all’altezza di super esperti.
giovedì 19 aprile 2012
Domande sul riscaldamento globale
Davvero non si possono mettere in discussione i dati e le teorie del riscaldamento globale? Proviamo a vedere a che punto è la discussione nel mondo scientifico e internazionale e queli sono i riscontri scientifici
Leggi il nostro articolo su Cultua Cattolica
"Il sole freddo" 1 - Domande sul riscaldamento globale
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sabato 14 aprile 2012
Non più padri, ma "donatori di seme"
Non più padri, ma "donatori di seme
La catastrofe dei valori comuni: ennesimo episodio
leggi il nostro articolo su cultura cattolica
La catastrofe dei valori comuni: ennesimo episodio
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venerdì 6 aprile 2012
Auguri Pasqua 2012
San Paolo indica in Gesù origine e compimento della fede: “Fratelli, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che da origine alla fede e la porta a compimento”(Eb 12, 1-3).
Gesù che muore in croce per noi ci permette di deporre il peso dei nostri peccati facendosene Lui carico, come dice Ungaretti in una poesia “maestro e fratello che ci sai deboli, Santo, Santo che soffri per liberare dalla morte i morti e sorreggere noi infelici vivi”.
E’ a Gesù che dobbiamo guardare sia nei momenti del bisogno sia in quelli di gioia. Nei primi troviamo in lui conforto, nei secondi dobbiamo rendere grazia e ricordarci che la vera fonte della gioia è in Lui come ci ha ricordato Benedetto XVI nel messaggio ai giovani per la XXVII Giornata Mondiale della Gioventù “In realtà le gioie autentiche, quelle piccole del quotidiano o quelle grandi della vita, trovano tutte origine in Dio, anche se non appare a prima vista, perché Dio è comunione di amore eterno, è gioia infinita che non rimane chiusa in se stessa, ma si espande in quelli che Egli ama e che lo amano”, Gesù ha uno sguardo su di noi e noi con lo stesso sguardo dobbiamo avere verso gli altri: “Lo sguardo che il credente riceve da Cristo è lo sguardo della benedizione: uno sguardo sapiente e amorevole, capace di cogliere la bellezza del mondo e di compatirne la fragilità” (SS Messa delle Palme Benedetto XVI 1 Aprile 2012)
Di fronte alla Passione di Cristo, alla violenza fatta su Lui, innocente sacrificato, non possiamo rimanere indifferenti. Come ci ricordava Giovanni Paolo II nella via crucis del 2003 “Noi ci troviamo di fronte a questa testimonianza e sappiamo che non è lecito lavarci le mani”. Cosa diciamo cosa facciamo di fronte alla morte in croce di Gesù? Nella catechesi per la Quaresima a commento della XII stazione, quella in cui Gesù muore, il Cardinale Scola ha scelto una bella poesia di Clemente Rebora “Gesù manda il gran grido. Rende lo Spirito al padre. Immenso silenzio improvviso [..] immobile tutto un istante che è eterno [..] nell’immane momento il centurione, di fronte alla croce, sgomento, dice gloriando, coi suoi: “Veramente era il Figlio di Dio”. Anche noi siamo chiamati a fare questa professione di fede.
Gesù sapeva che avrebbe creato scandalo con la sua morte e Resurrezione. “Voi tutti vi scandalizzerete di me in questa notte; infatti sta scritto: colpirò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge. Ma dopo che io sarò risuscitato, vi precederò nella Galilea” (Mt. 26, 31-32) ma disse anche ai suoi apostoli “queste cose faranno poiché non hanno conosciuto né il padre né me.” (Gv. 16,1-4) . Allora come oggi noi abbiamo una diversa attesa, vorremmo un dio diverso, San Paolo diceva “E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani.” (1 Cor. 1, 22-23).
Anche nella società di oggi c’è chi assume solo la ragione e la scienza a criterio o chi chiede a Dio dei miracoli per credere come fecero i sommi sacerdoti che chiesero a Gesù di scendere dalla croce.
Auguriamo a noi e a voi di correre con perseveranza verso Gesù Risorto, di trovare la gioia nello stargli vicino e di sapere accompagnare con amore chi ha bisogno, di lasciarci scalfire e non lavarcene le mani, di dire anche “Veramente era il Figlio di Dio”
giovedì 5 aprile 2012
Finanziamento pubblico dei partiti
In questi giorni colpisce la notizia dell’avviso di garanzia al tesoriere della Lega Nord indagato per finanziamento illecito.
Per noi rimane valido sempre il principio che c’è la presunzione di innocenza, ai leghisti va comunque ricordato che non sarebbe una novità era già accaduto all’inizio della storia della lega: appena nati erano già stati convolti e condannati per la madre di tutte le tangenti: le tangenti ENIMONT. Insomma fin dall’inizio non si erano proprio presentati nei fatti come un eccezione.
La questione morale purtroppo come si vede in queste settimane continua ad interessare tutti i partiti, destra e sinistra. Clamoroso il caso del tesoriere della Margherita. Non esiste in questo una superiorià della sinistra.
Detto che sempre le responsabilità sono personali qualche riflessione va fatta invece in merito alla leggerezza con la quale sembrano essere stati approvati i bilanci dei partiti e anche l'utilizzo dei finanziamenti pubblici. Ci chiediamo se veramente l'idea che il tesoriere di un partito possa gestire i soldi senza che i dirigenti siano al corrente possa essere plausibile. Andrebbe affrontato seriamente il problema del finanziamento dei partiti e un equilibrio nel finanziamento pubblico che ormai alla maggior parte dei cittadini risulta esagerato come anche le spese della politica in particolare in un momento in cui si chiedono grossi sacrifici ai cittadini.
Esistono vari metodi nel mondo riguardo il finanziamento dei partitti, magari sarebbe il caso di studiare anche per l'Italia un modello diverso, magari un modello simile a quello americano pur con alcune regole adatte al nostro paese.
Per noi rimane valido sempre il principio che c’è la presunzione di innocenza, ai leghisti va comunque ricordato che non sarebbe una novità era già accaduto all’inizio della storia della lega: appena nati erano già stati convolti e condannati per la madre di tutte le tangenti: le tangenti ENIMONT. Insomma fin dall’inizio non si erano proprio presentati nei fatti come un eccezione.
La questione morale purtroppo come si vede in queste settimane continua ad interessare tutti i partiti, destra e sinistra. Clamoroso il caso del tesoriere della Margherita. Non esiste in questo una superiorià della sinistra.
Detto che sempre le responsabilità sono personali qualche riflessione va fatta invece in merito alla leggerezza con la quale sembrano essere stati approvati i bilanci dei partiti e anche l'utilizzo dei finanziamenti pubblici. Ci chiediamo se veramente l'idea che il tesoriere di un partito possa gestire i soldi senza che i dirigenti siano al corrente possa essere plausibile. Andrebbe affrontato seriamente il problema del finanziamento dei partiti e un equilibrio nel finanziamento pubblico che ormai alla maggior parte dei cittadini risulta esagerato come anche le spese della politica in particolare in un momento in cui si chiedono grossi sacrifici ai cittadini.
Esistono vari metodi nel mondo riguardo il finanziamento dei partitti, magari sarebbe il caso di studiare anche per l'Italia un modello diverso, magari un modello simile a quello americano pur con alcune regole adatte al nostro paese.
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