venerdì 26 febbraio 2016

DDL Cirinnà #CIRICORDEREMO


Alcune premesse in merito all’approvazione del DDL Cirinnà le cui modifiche non impediscono e non risolvono i nodi piu importanti e i problemi antropologici. Come recita il comunicato congiunto di diverse associazioni cattoliche, “rispetto al testo originario del DDL Cirinnà, l’unica modifica di rilievo riguarda l’adozione del figlio del partner, che resta tuttavia affidata alla discrezionalità dei giudici, con l’aggravante di riproporla e forse allargarne le maglie in un nuovo provvedimento specifico sull’adozione. Permane la totale equiparazione giuridica e financo terminologica tra matrimonio e unioni omosessuali con il puntiglioso richiamo a tutte le norme del codice civile che riguardano la famiglia e alla vita “familiare” della coppia omosessuale. Le sovrapposizioni riguardano il rito con i testimoni, la lettura degli stessi articoli del codice civile, il cognome unico, il comune indirizzo familiare, la presunzione di comunione dei beni, la quota di legittima nell'eredità, la pensione di reversibilità negata peraltro alle stabili convivenze eterosessuali con figli, le cause di impedimento”.

Alcune cose sono apparse sproporzionate e sinceramente scandalose come l’unanime sostegno mediatico in favore del DDL. L’utilizzo poi di una mozione di fiducia ha impedito qualsiasi discussione parlamentare negando nei fatti sui singoli articoli la libertà di opinione e imponendo una disciplina di partito in questa materia : semplicemente inaccettabile.

La responsabilità di questa legge è di RENZI e di ALFANO, di VERDINI che ha assicurato il raggiungimento della maggioranza assoluta al Senato che altrimenti non sarebbe stata raggiunta. Il M5S è uscito dall’aula per non rischiare di affossare la legge. Nel PD ha prevalso come sempre la disciplina di partito anche per i Cattolici Democratici.

Ha colpito anche il sostanziale silenzio dei Vescovi a parte Bagnasco lasciato colpevolmente solo.

E’ utile ricordare i pochi senatori capaci di far prevaler la propria coscienza sulla disciplina di partito tra gli altri: FORMIGONI, SACCONI, GIOVANARDI E QUAGLIARIELLO.

Ricordiamo infine che FI e Lega hanno votato contro.

#CIRICORDEREMO  

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