giovedì 8 settembre 2011

La manovra finanziaria: finalmente alla fine ma nessuna scelta vera

Dopo un mese di continui cambiamenti finalmente si è arrivati ad una parola almeno certa sulla legge finanziaria.
Ci sembra di dire che se i saldi sono stati rinforzati invece quello che manca e' assolutamente la fantasia .Tra luglio e settembre sono state alzate le accise della benzina, l'IVA, l'IRPEF. Ma possibile che nessuno capisca che con aumento dell'IVA si alzerà l'inflazione? che questo colpirà l'economia ma sopratutto le famiglie indipendentemente dal reddito? Perché non si sceglie mai chi favorire e chi no? Potevano essere aumentate le tasse sui superalcolici, sulle sigarette, sulle barche, sui mangimi per gli animali domestici, le discoteche, la TV a pagamento , insomma tutto ciò che non è di primaria importanza. E chi protesta cosa fa? Sa proporre solo di tassare i patrimoni come se la casa non fosse già sufficientemente tassata, oppure si oppone a tutto a priori. Forse si farà una legge costituzionale per abolire le provincie, troppo tardi però, e della riforma delle pensioni quasi nulla, a favore dei giovani e delle famiglie nemmeno. Incentivi per qualche settore neanche l'ombra. Tasse sulle industrie energetiche che si ripercuoteranno sui consumatori, nessuna liberalizzazione, nessuna idea né da una parte politica né dall'altra, un detto diceva “nessuna nuova, buona nuova” invece noi diciamo nessuna nuova nessun cambiamento ed un futuro incerto. Se la fiducia è uno dei parametri dello sviluppo in Italia, se ne sta perdendo la traccia. Tolte le feste patronali non possiamo nemmeno affidarci ai santi.

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