Oggi sono stati annunciati i dati relativi agli attacchi terroristici compiuti in Iraq dal 2003 al 2010. I numeri sono impressionanti : 12 mila morti per i kamikaze in Iraq, 1003 attacchi. Dovrebbero farci riflettere sulla crudeltà del terrorismo e ricordarci come per questa ideologia politica (perché questo è quello che chiamiamo fondamentalismo islamico) il valore della vita umana non conta nulla e ammazzare migliaia di civili inermi è tollerabile se serve alla propria causa. Colpisce nelle notizie rese note il numero di aspiranti kamikaze, talmente tanti da dover stilare una lista di attesa. Ci chiediamo come mai? Chi finanziava tutte queste operazioni? Un ruolo importante l’ha giocato la propaganda e l’ideologizzazione di molto “scuole” islamiche in Medioriente ma anche in Europa se è vero che molti kamikaze da qui sono partiti. Un dato che deve far riflettere ancora oggi sull’attenzione da dare al fenomeno islamista ed alla sua permeabilità nelle comunità islamiche europee, senza però cadere nell’errore di considerare pericolosi tutti gli islamici o discriminarli per la sola appartenenza religiosa.
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