lunedì 22 settembre 2025

La vedova Kirk perdona Trump No

 Ho seguito la maggior parte degli interventi dei politi amici di Charlie Kirk alla sua commemorazione svoltasi in Arizona ieri.

Impressionante la partecipazione popolare a questo evento come le manifestazioni pacifiche e di preghiera che si sono svolte in tutto il mondo come ha sottolineato anche Donald Trump.

Molti ministri del governo USA sono intervenuti come anche ID Vance vicepresidente (molto applaudito ) e anche il Presidente Donald Trump.

Tutti gli interventi hanno sottolineato la passione che Charlie metteva nel suo agire, la sua perseveranza, la sua capacità di dialogo e il suo impegno e coraggio nella andare nei campus e confrontarsi anche con chi non condivideva la sua idea.

Tutt hanno esaltato la sua fede e il suo desiderio di servire Dio. Diceva dí se stesso che avrebbe voluto essere ricordato per il suo impegno come cristiano.

La moglie ha ricordato in particolare la sua dedizione alla famiglia e come dopo la sua morte ci siano state tantissime persone che si sono radunate per pregare e come ci siano state persone che lo hanno fatto dopo tanto tempo. Forse per la prima volta. La cerimonia ha avuto quindi sia una connotazione politica ma soprattutto religiosa.

Il momento più toccante è stata sicuramente la testimonianza della moglie che ha ricordato come non bisogna rispondere all’odio con l’odio , di seguite Gesù che ci ha aiutato e insegnato ad amare e ad amare anche i nostri nemici. Fortissimo il momento in cui la moglie ha detto di volere perdonare l’assassino di Charlie.

In questo contesto l’intervento di Donald Trump è sembrato un po’ fuori contesto perché ha puntato soprattutto sul tema punto politico, certamente Kirk come ha ricordato ha svolto un ruolo decisivo nella campagna per la sua rielezione, ma non ha risparmiato toni da battaglia e contro gli avversari politici prendendo le distanze dai toni invocati da Charlie in vita e da sua moglie poco prima nel suo intervento.

Un errore non aver colto l’occasione per fare una apertura a per unire il paese invece di sottolineare ciò che lo divide e continua a “gridare” contro gli avversari considerandoli come nemici.

In questo contesto anche il tentativo di Trump di censurare chi si dissocia dal ricordo di Kirk appare sbagliato. Kirk voleva il confronto non la censura. Certo riprovevoli sono apparse le dichiarazioni di chi non ha condannato nettamente il suo assassinio.

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