lunedì 9 giugno 2025

Se il referendum sulla citadinanza diventa un caso politico


Il referendum sulla cittadinanza chiedeva di dimezzare da 10 a 5 anni il tempo di residenza legale richiesto per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri maggiorenni extra-comunitari. 

Se si guardano i numeri in Europa, l’Italia risulta tra i primi paesi in termini di concessioni di nuove cittadinanze,

i dati Eurostat mostrano che negli ultimi 10 anni infatti l'Italia è tra i primi paesi tra i 27 dell'Unione Europea per numero di stranieri naturalizzati ogni anno.

Quindi non esisteva un vero problema così urgente da richiedere un referendum, ma nonostante questo il tema come sappiamo è molto divisivo e ci sono visioni diametralmente opposte tra destra e sinistra su questo tema. Questo almeno è quello che appare ascoltando i politici.

Ma il risultato del referendum apre un caso politico, perché presumendo che la stragrande maggioranza delle persone che sono andate a votare siano di centro sinistra, si può osservare che il 35% di questo elettorato si è espresso contro questa modifica, cioè anche a sinistra, negli elettori, il tema preoccupa e questo dovrebbe illuminare la classe dirigente della sinistra che invece non sa leggere la realtà nemmeno di quello che pensa il proprio elettorato.

Questo risultato così clamoroso azzera per il momento ogni possibilità di modifica del regolamento per concedere la cittadinanza.


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